Sollazziamo un poco gli astanti a quest'ora tarda
Ieri, partendo da una percorrenza totale di poco meno di 2.300 km, ho avuto occasione di fare un giro di circa 420 km. Grosso modo 200 km di autostrada o superstrada veloce, 60 km di fondovalle in falsopiano e 160 di montagna con due valichi: circa 1.700 metri di dislivello complessivo in salita (ma partivo già da quota 300) e 800 in discesa all'andata, specularmente al rientro (prendendo i rilevamenti sempre a 300 m.s.l.m.). Ho approfittato per fare alcune verifiche.
Male.
Non raggiunge la velocità massima dichiarata (192), facendo molta fatica a toccare a stento i 180: si muove con sufficienza fino ai 150, fatica un po' per i 160, poi diventa un’agonia. La trasmissione sembra reggere male questi valori, perché dopo diventa rumorosa nei transitori (rumore di catena sferragliante). Consumi bestiali a queste velocità, fino a 3 km/litro. Nelle salite non sopporta la guida allegra (peggio in modalità automatica, un filino meno peggio in manuale) ed anche il sorpasso di un camper diventa un problema. Altra cosa su cui devo indagare, oltre i 160 km/h il cofano motore inizia a vibrare ai bordi come se fosse parzialmente aperto, e la cosa non mi piace per niente.
Bene.
Estremamente confortevole (angolazione del poggiatesta a parte), molto più del vecchio 318d: non so se accreditare il miglioramento alla diversa taratura del telaio (sul 318d avevo comunque sospensioni nuove nell’ultimo anno e mezzo) o all’alimentazione a benzina, che indubbiamente genera minore rombosità. IN ogni caso la passeggera ha patito poco nulla le curve, che le erano molto fastidiose con lo scaldawurst, al punto che dovevo rallenatre, mentre qui sono andato come volevo. Interessante come consumi se lo si lascia “scorrere”: il rientro l’ho fatto con guida rilassata (ma non piano) ed ho staccato (valori da cdb) un 7,6 litri/100 km contro i 10,4 litri/100 km dell’andata (che, corretti con lo scarto medio finora riscontrato, diventano rispettivamente 8,00 e 10,9 litri/100 km). Per lunga esperienza su quella tratta, 1 litro scarso è accreditabile alla differenza altimetrica netta tra andata e ritorno, ma 2 litri abbondanti sono dovuti al diverso stile di guida adottato al rientro, in cui tra l'altro ho pure tenuto una media più elevata (circa 88 km/h contro 84 km7h in movimento)
Varie più e meno.
Ero molto dubbioso sulle gomme (Geolandar G91F marchiati M+S, senza snowflake) un po' per alcuni comportamenti imprevisti nell’uso quotidiano sotto la pioggia ed un po' per pessima pubblicità di altri utenti. Ho trovato parecchia pioggia con temperature tra 10°C e 3°C (ho preso anche neve, ma non attaccava), ma, nonostante le attese negative, queste Yokohama si sono comportate in modo quantomeno decoroso, e non c’era sempre buon asfalto. Devo riprovarle con asfalto bagnato e temperature superiori, purtroppo non ne ho mai l'occasione. Il layout del computer di bordo si conferma progettato da un incompetente ubriaco, e pure l’impostazione dei flussi d’aria è stata ideata da un minus habens. Sedili un po’ stretti (ok devo dimagrire
), angolatura del poggiatesta migliorabile (è rogolabile, ma si concilia male con l'angolo dello schienale che va bene a me). Criticabile l’inserimento del retronebbia subordinato a quello dei fendinebbia. Migliorabile la taratura dell’accensione automatica dei fari in condizioni di giornate “scure” come quella di ieri. Con la pioggia le retrocamere sono poco fruibili e si sente la mancanza dei sensori di parcheggio. Gradevole la luminosità del grande tetto in cristallo, soprattutto in giornate di maltempo.
Sintesi a 2.700 km
Il calesse non ha nessunissima ambizione velocistica, sotto questo profilo va considerato una utilitaria di segmento B. Per carità, quando è lanciato, mantiene bene la velocità - anche in salita - consumando pure poco, ma se c’è traffico bisogna dimenticare qualsiasi velleità di lasciarsi le code alle spalle, specie in salita: è molto lento nello scatto, anzi, non ne ha proprio, punto. Il Lineatronic sotto questo profilo non aiuta per nulla: mi pare un’ottima trasmissione per sterrati e fondi difficili, ma non sopporta un uso non dico sportivo, che è ridicolo su questo motore, ma almeno “sportiveggiante”. In salita va usato tassativamente in manuale, pure in discesa è utile e vantaggioso usarlo con le palette, sia per risparmiare i freni, sia perché il freno motore applicato alle 4 ruote stabilizza il veicolo (difatti all'andata l'ho strapazzato in automstico, al rientro sono andato per lo più di paddles). In città è comodo e agile, ma consuma uno sproposito; nelle statali scorrevoli, a patto di adottare una guida rilassata, è confortevole, veloce e pure sorprendentemente parco nei consumi; in autostrada il modo migliore di portarlo è tenerlo, a seconda del traffico tra i 120 ed i 140 effettivi il più costanti possibili (ma non con il cruise, meglio manualmente). E' perfettamente a proprio agio su fondi dissestati e difficili, totalmente a disagio laddove ci sia bisogno di camminare allegramente e superare spesso. Risponde completamente e molto bene ad una serie di mie esigenze operative, ma è gravemente deficitario per altre. Quanto lo terrò? Ho già fatto in passato l'errore di innamorami o incaponirmi a tenere un'auto, smenandoci poi sopra un fracasso di soldi a vuoto. Direi che mi fisso una scadenza a circa 48 mesi (stimo 65-70 mila km) per fare il punto valore residuo – permuta etc., nel frattempo penso a come gestire al meglio il discorso pneumatici per questa durata. Di base ho in mente i canoni N/BT che ho versato tra gennaio e marzo, ancora attuali, che vedono €430/28 gg per una Golf o equivalente. Togliendoci bollo e assicurazione, siamo a 370 euro ogni 4 settimane: quando vedrò che la svalutazione+manutenzioni+gomme dell'attuale ferro si attesta verso i 300/350 euro mensili (a 4 anni dall'acquisto?), lo liquido e lo cambio con una nuova, quale che sia, ovviamente tra quelle che mi attizzano almeno un po', ma sicuramente cercando tra le occasioni migliori che ci saranno in quel momento.