Rieccomi qua, a quasi 6 mesi dall’acquisto, con il contachilometri che ha superato quota 8.000 e dopo 2.000 km tondi tondi percorsi in montagna durante le vacanze estive.
Cerco di fare il punto in modo obiettivo, ma ovviamente non poche delle mie impressioni andranno tarate in considerazione del fatto che con questo ferro ho fatto un downgrade di segmento e categoria.
Partiamo dall’aspetto che più mi aveva perplesso e che in parte continua ad infastidirmi, ovvero il rapporto prestazioni/consumi e l’argomento inevitabilmente connesso ovvero il Lineartronic. A partire dai 6.000 km circa ho notato un piccolo miglioramento nelle prestazioni (forse meglio dire una riduzione della “flemma” del mezzo
), che si evidenzia ancora di più se utilizzo la 100 ottani. Pensavo fosse solo un effetto placebo, ma ho provato più volte alternando i pieni e in effetti con la 98-100 il motore è come fosse più pronto, soprattutto in basso. Consumi invariati a parità di percorso e media di velocità tra la 95 e la 98-100: a questo proposito segnalo che nei giri in montagna, con dislivelli complessivi di circa 2.000 metri in salita e altrettanti in discesa ad ogni giro (di 150-200 km complessivi) e medie di velocità attorno ai 50 km/h (traffico) il calesse ha chiesto 8 litri per 100 km misurati da pieno a pieno (su due pieni). Non me ne lamento affatto visti i 1.560 kg di massa a libretto, il 4wd permanente, il 2 litri aspirato iniezione indiretta ed Euro 6 ed il Cvt. Per capirci, è lo stesso consumo in pari condizioni del mio vecchio il 318i Touring E46 my 2002 2.0i Valvetronic, 2wd manuale, Euro 3 e con 150 kg in meno di peso; con il 318d E91 LCI my 2009 ero a 6 litri scarsi /100km. Dove soffre come consumi è nei percorsi brevi con partenza a freddo, a causa di un arricchimento esagerato dell’alimentazione, probabilmente per scaldare prima il catalizzatore; in città con le continue ripartenze, perché si somma l’assorbimento del convertitore di coppia a quello del Cvt; in autostrada – ma questo è ovvio – a causa dell’aerodinamica da armadio 4 stagioni. A proposito di autostrada, all’andata (circa 100 km autostradali e 60 statali per lo più di collina e poco di montagna, da 0 a 1.250 mslm) ho tirato di più vedendo un bel 10,8 litri/100km sul cdb (11,3 reali), al rientro invece sono andato tranquillo causa veicoli lenti nella parte montuosa – collinare ed in autostrada ho messo il cruise a 135 (e per fortuna, perché i policemen avevano piazzato a tradimento uno scatolo blu nel punto in cui solitamente si mette giù tutto …): il cdb mi ha restituito uno stupefacente 6,4 litri/100 km (6,7 reali), mai fatti con il 318i sulla medesima tratta, notevole davvero.
Quindi come consumo extraurbano non mi lamento più, vediamo come si comporterà ora in città.
Sul discorso “prestazioni”, il Lineartronic è realmente molto strano: se in certe condizioni lo tengo sui 2.000-2.500 giri, l’equivalente del kickdown funziona e “scala” bene, consentendomi anche una seconda e più decisa “scalata” quando va verso i 3.500-4.000 giri (ritraendo il piede e dando subito giù di nuovo; se invece sto già da un po’ attorno ai 3.500 giri circa, alla mia richiesta con il pedale mi fa uno sberleffo e devo intervenire con i paddles. Altre volte invece l’esempio di cui sopra non funziona e se a 2.000-2.500 giri schiaccio il gas per almeno i fatidici due terzi non accade nulla. A questo comportamento si aggiungono le differenze di reazione a seconda che tenga la mappa standard “I” o quella “S”. All’atto pratico, quando salgo su un passo (la situazione peggiore per questi powertrain), se ho campo libero riesco a farla scorrere molto bene andando anche parecchio veloce, addirittura da dover rallentare; se invece c’è traffico lento e/o il solito fenomeno che frena prima di un tornante in salita, lì inizio a pèorconare contro quel mona di progettista che ha deciso di limitarsi a soli 150 cv, quando 20 cv in più ci sarebbero stati tutti (è lo stesso motore da 200 cv della Toyobaru ...). Traducendo, con il vecchio naftone (ma anche con l’ancora più vecchio E46) appena vedevo un po’ di spazio libero scalavo, mettevo la freccia, due lampeggi di fari per svegliare l’intontito di turno e passavo via, qui devo programmare per tempo il tutto e tenermi parecchio spazio di sicurezza in più. In ogni caso, posso superare molto di meno di prima. In discesa, invece, i paddles sono una benedizione perché mi consentono di regolare il freno motore in modo ottimale. Ho notato che l’ECU non adotta una strategia piena di cut-off, ma lascia sempre un po’ alimentati gli iniettori: l’unico motivo che mi viene in mente per questo strano comportamento è qualche necessità di raffreddamento canne e/o di mantenimento temperatura del cat.
Per altro non posso dire che sia lenta: con traffico scarso alla fine le medie sono le stesse del gasolone, perché con il calesse riesco a fare le curve ad una velocità più alta senza infastidire le due passeggere. Da solo sarebbe ovviamente un’altra questione.
Quindi: sì, il concetto di spunto e accelerazione è del tutto estraneo a questo ferro, ma al tempo stesso non ti aumenta i tempi di viaggio. Sono abbastanza convinto che non ho finito di conoscerlo e che ci vorrà del tempo.
Di sicuro, se un paio di mesi fa ero talmente sconfortato dalle prestazioni da pensare ad una sanguinosa permuta immediata già a settembre, ora mi sono deciso a dargli 3-4 anni per tentare di redimersi (ok, sto facendo di necessità virtù ...
)
Come corpo vettura, il comfort di viaggio è davvero notevole, superiore al precedente 3 Touring, con una sola eccezione, se devo usare il clima (per fortuna lo inserisco poco). L’impianto è indecente sia per capacità refrigerante sia per le regolazioni di distribuzione dell’aria (impossibile avere getti sul parabrezza e contemporaneamente in viso), quello della Bravo my 1999 era migliore. E’ appena sufficiente giusto se fuori ci sono non più 30-33 gradi, poi va in crisi. In accelerazione piena e mi pare anche ad "alte" velocità la centralina stacca il compressore, probabilmente perché per risparmiare hanno messo su qualche cesso di fondo di magazzino altamente inefficiente (incide sui consumi quasi 1 litro/100km
) Tra l’altro mancano le bocchette posteriori che ci saranno sulla 5° serie, la SK. Bocciato senza appello. Ottima e gradevole invece la luminosità garantita dalle ampie finestrature e da tetto panoramico, che per altro è rimasto quasi sempre aperto dato che genera ben poco rumore aerodinamico.
La visibilità è ottima, molto utili le due videocamere, ma avrei gradito anche i sensori posteriori. Secondo me la retrocamera è complementare ai sensori, non li sostituisce. In ogni caso gli ingombri posteriori sono facilmente percepibili grazie alla forma squadrata.
Molto buona la maneggevolezza e manovrabilità del veicolo e abbastanza soddisfacente lo sterzo. Talora, in manovra da fermo o a bassissima velocità, percepisco come una lieve incertezza/assenza nello sterzo, non saprei come descriverla, penso sia dovuta alla logica dell’elettroguida. Su strada, lo sterzo non è una lama, ma nemmeno il mezzo ha da esserlo. Valida la posizione di guida e la presa sul volante nonché la dimensione e lo spessore della corona: nel complesso lo promuovo. Esemplare, soprattutto per un mezzo con 22 cm di clearance, il comportamento in curva e di assoluto pregio il lavoro del ponte posteriore con gli steli a gas. Dovrebbe esser un riferimento anche per tanti veicolo “normali” e senza l’handicap dell’altezza. Mi aveva colpito, e peccato non aver fatto una fotina, l’assetto delle ruote su un piano inclinato in senso trasversale, con una ruota posteriore quasi del tutto compressa e l’altra estesa al limite dello sfioramento da terra: ad occhio erano entrambe diritte, come se fosse una DS con le idropneumatiche. Da applausi, e su queste cose sono come una vecchia comare bisbetica. Ecco, giusto per non tessere troppe lodi, da mandare in Gulag chi ha deliberato le Yokohama Geolandar G91F: la tenuta laterale in curva sul bagnato è da gomma cinese low cost, letteralmente pericolose. Appena sufficienti in frenata su asciutto, stranamente accettabili in frenata e trazione su bagnato e su fondi non asfaltati (ho avuto modo di fare solo pochi km su sterrati). Adottare queste indegne coperture vuol dire mandare in vacca l’ottimo lavoro fatto dai telaisti. Adesso valuteremo delle scarpe idonee all’inverno o forse delle quattro stagioni.
Fari biled direi discreti, assolutamente non all’altezza delle installazioni anche solo bixeno della Triade di 5-10 anni fa, ma tutto sommato onesti (per fare un confronto non sono peggio dei bixeno su Stelvio e Jeep, e consideriamo che la resa luminosa dei Led è inferiore agli Xeno come ci spiegava Fede). Nella valutazione ho tenuto conto dell’apprezzabile funzione SRH, l'orientamento latarele collegato allo sterzo, che ho trovato molto utile e ben tarato. Tergi automatico talvolta incerto, ma è vizio comune a tanti produttori. In condizioni normali, funziona piuttosto bene: sempre sul punto, ho molto gradito la possibilità di scegliere l’intermittenza o la battuta continua sul tergilunotto posteriore. L’impianto multimediale è letteralmente da buttare nel cesso con la sola eccezione del comparto Bluetooth – vivavoce, che funziona benissimo. Audio meno che mediocre, logica menù e schermate “folcloristica” ad essere gentili, gestione Usb penosa: basta una onesta VW Polo (!!!) per fare il giro di chiglia a questo impianto demmerda. Bocciato senza esame di riparazione. Lo stesso dicasi per i menù del computer di bordo, che sarebbe pure quasi completo. L’Eyesight fa il suo, non è ovviamente al livello di un impianto Radar né tantomeno di un Lidar, come tutti gli impianti a base ottica non offre il massimo dell’affidabilità, è bene fare finta che non ci sia: diciamo “onesto”. Rivestimenti, selleria e maniglie mi lasciano indeciso: le stoffe dei sedili scaldano e fanno sudare parecchio anche senza considerare la fascia in sky (che mi pare leggerino, speriamo che duri), ma sembrano attirare poca polvere e lasciarsi pulire facilmente; la moquette del pavimento appare di modesta fattura e resistenza, vedremo; i sovratappeti originali sono proprio cheap; la portiera anteriore passeggero presenta una specie di piccolo incavo portaoggetti che può trarre in inganno, se lo si afferra per chiudere la porta anziché usare l'apposita barra (che è ben solida) il rivestimento rischia di staccarsi; le tasche anteriori sembrano fatte di carta tanto sono sottili e flessibili, anche qui speriamo bene.
Ci sono poi tante contraddizioni: ad esempio si rimane piacevolmente stupiti dalla presenza delle luci anti fango sotto le portiere anteriori ed al contrario meravigliati dall’assenza dell’illuminazione del cassetto portaoggetti; si apprezza l’illuminazione notturna a led gialli del vano davanti al cambio e della parte anteriore dell’abitacolo e poi tocca commutare a mano il retrovisore in posizione notturna e cercare al buio nel vano porta oggetti sotto il bracciolo; gli schienali posteriori sono parzialmente reclinabili all’indietro per conciliare il riposo ai passeggeri e sono ribaltabili in avanti con una levetta dal baule, ma manca il vano per il carico passante; il sedile lato guida ha le regolazioni elettriche, ma quello passeggero non è regolabile in altezza e nemmeno reclinabile in avanti. In compenso le cinture anteriori sono regolabili in altezza e gli appoggiatesta anche in inclinazione. Da bocciare il sistema TPMS adottato: se il produttore opta per il tipo attivo, dovrebbe prevedere almeno 8 posizioni nella memoria ID per il treno invernale, l’auto apprendimento e la visualizzazione dei valori puntuali, altrimenti millemila volte meglio come fa VW che mantiene il più semplice sistema passivo, non certo meno affidabile, ma sicuramente meno oneroso per il cliente.
Scusate la lunga pippata