Codice della strada
Pubblicata il 11/10/2007
E poi si lamentano dei fischi della gente. Il fatto è che i nostri governanti fanno davvero di tutto per attirarsi critiche, a volte insulti, quasi sempre disprezzo (ci stupiremo se qualcuno prima o poi inizierà a lanciar monetine?).
Prendi il ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, per esempio. Non contento di essere passato alla storia come colui che tassò l'intassabile, cioè la notte (per non parlare del balzello sull'aria condizionata) il nostro ineffabile professore (perché tale è, l'ingegner Bianchi, docente prima e rettore poi all'università di Reggio Calabria) ne ha combinata un'altra delle sue: una patente bis per chi vuole guidare le auto più veloci.
Testuale: "per le auto veloci pensiamo a un vero e proprio corso di guida con un esame, magari in pista. Oggi lo organizzano le case costruttrici ed è facoltativo, noi vorremmo renderlo obbligatorio" (dichiarazione a "Il Secolo XIX" del 10 ottobre 2007).
E bravo il nostro ministro. Un esame bis per le auto veloci… Eppure ci sembrava di ricordare che in Italia fossero in vigore limiti di velocità piuttosto severi, per tutti (per tre anni, addirittura, i neopatentati non possono superare i 100 km/h in autostrada) e per tutte le macchine, veloci e non veloci. Eravamo convinti che non si potesse andare veloci, né con la Matiz né con la Murciélago. A meno che il ministro non intendesse dire che per andare veloce bisogna saper guidare molto bene. E, quindi, che dopo avere imparato a guidare bene si può andare veloci.
Delle due l'una. O il ministro pensa di abolire i limiti di velocità per consentire a chi sa guidare bene di andare veloce oppure ha detto una fesseria: davvero pensa che per andare a 130 km/h in autostrada ci voglia un "vero e proprio corso di guida con un esame"? A meno che, a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre, non si tratti del solito riflesso condizionato dirigista tipico della sinistra comunista (Bianchi è di area Pdci): nulla il cittadino può fare senza l'autorizzazione specifica dell'illuminato governante.
Senza considerare (e in questo caso, ancora di più a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre) che la patente bis potrebbe anche diventare un sistema per spillare altri soldi agli automobilisti: la normale autoscuola per guidare in città e fuori città e un corso di guida "speciale" per "andare veloci". A 130 km/h in autostrada dopo tre anni dal conseguimento della patente "normale". Semplicemente geniale! Tranquilli, è solo una proposta (per ora). O forse uno scherzetto di Halloween con 20 giorni d'anticipo.
fonte 4R.
Octaneeeeee...........dove sei?????
