paolocabri ha scritto:
Parzialmente vero.
Una gomma di diametro 15" ha un'impronta a terra inferiore ad una 20" di uguale larghezza.
se la massa dell'auto è uguale e la pressione è uguale, l'impronta a terra sarà uguale.
Da quello che so io:
diametro di rotolamento: più aumenta più si riduce in teoria la resistenza di rotolamento ("in teoria" nel senso che operativamente si ha una differenza assolutamente risibile) e aumenta il comfort (di quest'ultima cosa non ricordo esattamente il perché, ma dovrebbe essere giusta

)
larghezza del battistrada: in realtà a parità di tutto il resto e contro ogni evidenza apparente, più aumenta e più la resistenza al rotolamento
CALA per una questione che non ricordo ma che ha a che fare con la forma dell'impronta. Anche questo è comunque un contributo risibile e alla fine aerodinamica e peso di una ruota larga finiscono per contare molto di più in negativo.
rapporto d'aspetto (larghezza/spalla): aumenta la tenuta di strada (la pressione si distribuisce meglio e dato che il coefficiente di attrito delle gomme non è neanche lontanamente costante la tenuta aumenta), cala il comfort, ecc, è comunque solo un valore nominale dato che l'A/R effettivo dipende anche dal canale del cerchio. Una volta gli A/R aggressivi di oggi non si utilizzavano, direi perché 1) le auto erano più leggere quindi il comfort era già di per sé compromesso dalla questione delle masse non sospese, 2) secondo me più banalmente non c'era la tecnologia per farli robusti, considerando che la loro spalla è molto più sollecitata. Mi ricordo ancora i P6000 non così tanti anni fa...la MERDA più MERDA mai vista, spalle
crepate dopo 30000 km...
cerchio grosso/piccolo: a parità di diametro di rotolamento, un cerchio più grosso significa ovviamente una gomma più ribassara (A/R) più favorevole, ma pure masse volaniche maggiori, che billy ci creda o no. La gran parte della massa "che conta" (cioè che fa momento d'inerzia) in un cerchio e poi in tutta la ruota, è quella del canale, e più il canale si sposta verso l'esterno, più il momento d'inerzia aumenta, anche nell'ipotesi di massa inferiore. Sto dicendo che un gruppo ruota con cerchio da 20", di diametro complessivo 650 mm e di 15 kg di peso, probabilmente accelera più a fatica di un gruppo ruota con cerchio da 15", di diametro complessivo 650 mm e ipotetici 18 kg di peso. Poi dipende...
considerazione meno tecnica e più personale riguardo alle misure dei pneumatici del passato: trattasi a mio avviso più che altro di una questione psicologica, dato che si trattava di auto rumorose, che vibravano, sbattevano ecc ecc molto più delle attuali, e che quando le si guida oggi ci si imbatte perlopiù in rottami scassati con sospensioni, ammo e gomme distrutti. Quando si incontra in pista una clio o una saxo della vecchia scuola, si vede bene che tengono eccome e girano forte, anche senza semislick né assetti chissà quanto duri. Questa storia delle gomme è sopravvalutata: l'auto deve avere le gomme giuste per il suo progetto, dopodiché sono un fattore tra cento e se il progetto è buono l'auto gira, se no, no.
quindi il 195/55 R20 serve a consumare poco ad alta velocità costanti (diametro rotolamento alto e aerodinamica migliore), tenere la strada in maniera vagamente decente (A/R onesto) e avere una estetica che faccia scena, mentre delle prestazioni in accelerazione e dei consumi in regime di forti carichi inerziali (città) ce ne freghiamo, tanto come sempre i cicli non li vedono (questo lo dico io ma a pensar male...).