Leon83 ha scritto:
Se la precedente ha venduto in quel mercato, forse il mercato la apprezza.
Altrimenti facciano una Stelvio o una Grecale, bella per tutti, ma di cui ne vendono 5.
L’ Atlas secondo me dimostra in modo abbastanza chiaro come funzioni il mercato statunitense e perché Volkswagen abbia così tanti problemi a ottenere una presenza significativa. La prima generazione della Touareg fu sviluppata con principalmente il mercato americano in testa e fu un flop mostruoso. Il prezzo era molto superiore ai concorrenti, era troppo piccola ed aveva grossi problemi di affidabilità. la Atlas tecnicamente è una golf perché è basata sulla piattaforma MQB A (quindi meno di una Passat), non ha nessuna particolarità tecnica, anzi rispetto ai prodotti offerti sul mercato europeo sconta una forte riduzione dei costi tramite il “decontenting”. Però ha dei portabicchieri giganti. Nonostante la pessima fama dovuta al diesel gate la Atlas è riuscita a vendere sempre più di 100.000 unità all’anno, per una casa come Volkswagen che a stento arriva a 300.000 unità localmente è stato un ottimo risultato.
Il segreto del successo delle diverse case giapponesi negli Stati Uniti è stato quello di americanizzararsi, se è vero che i primissimi modelli lanciati su quel mercato erano utilitarie e compatte già offerte sul mercato giapponese, a partire dagli anni 70 Toyota e Honda iniziarono a sviluppare modelli esclusivamente per gli Yankees. Volkswagen durante lo sviluppo dei modelli prendeva in considerazione le richieste di americani però poi non teneva conto della necessità di ridurre i prezzi di listino.
Come già più volte nella propria storia Wolfsburg ha deciso che è necessario conquistare una grossa fetta del mercato americano (circa il 10%), non si rendono conto delle difficoltà e della necessità di investire massicciamente. L’idea di Diess era di resuscitare il marchio Scout con pick-up e SUV di grosse dimensioni elettrici, pura follia dato che la penetrazione dei veicoli elettrici rimane bassa e che Volkswagen non ha mai avuto alcuna presenza in segmenti dominati dalle big 3.
Dovrebbero secondo me focalizzarsi sui segmenti core e migliorare soprattutto l’affidabilità. La Taos ( la nostra Seat Ateca) aveva avuto un buon inizio commerciale, però poi è stata nominata come la seconda auto più inaffidabile di tutto il mercato americano. Non è proprio un bel risultato.