Maxetto ha scritto:
DiGiNeX ha scritto:
modus72 ha scritto:
I motori merdosi della delta merda erano quelli che a carburatore andavano molto bene (avuto il 1.4 sulla Tipo, proprio niente da dire) ma che poi dovettero esser catalizzati, e lì fu un dramma. Fiat, Renault e PSA puntavano sulle miscele magre ma vennero battuti in sede europea dai tedeschi che invece caldeggiavano il cat e le miscele stechiometriche per l'abbattimento delle emissioni, visto che i crucchi già facevano motori del genere per gli usa ed erano quindi pronti. Italiani e francesi dovettero quindi convertire a miscele più ricche motori fatti per girare magri, con il risultato di vendere solo motori merdosi sino all'arrivo delle generazioni pensate per il kat. Basti pensare al 1.6 8v delle Tipo/Delta2 monoiniettore spompo che cambiò letteralmente faccia una volta dotato di una nuova testata a 16v... tanto merdoso era l'8valvole, tanto buono era invece il torque 1.6 delle Bravo/Brava.
Io ho tutt'ora una Lancia Dedra Restyling 1.6 8v 90 cavalli. NON ho MAI guidato una macchina al tempo stesso così lenta e assetata.
Tolto che la macchina è una merda in toto (frena male, va dritta in curva, il posto di guida è lo sgabello di un bar, fa un casino della Madonna; va da 0 a 100 in 14 secondi e di media non riesco a fare meglio di 6-7 al litro (che è lo stesso consumo della E 3.2 in urbano; però direi che è un po' una macchina diversa

).
Ma il 90 cv era almeno multipoint,quel della Delta aveva 75 cv con un solo iniettore.
modus72 ha scritto:
Senza, com'è ovvio che sia.
Quindi era l'impianto di alimentazione a fare schifo.
No, era un pò tutto il motore a fare schifo; tutto il motore, pistoni, testata, valvole, flussi, aspirazione e scarico erano progettati per le miscele magre, e va da sè che costringere quei motori a funzionare con miscele stechiometriche, più grasse, comportasse delle limitazioni. Per esempio, miscele magre volevano alte turbolenze in camera per avere combustioni uniformi, ma le alte turbolenze implicano alte perdite di pompaggio; nei motori non kat queste perdite venivano compensate dalle miscele magre che impiegavano poca benzina e quindi il tutto tornava, ma se lo stesso motore veniva invece carburato grasso, chiaramente i vantaggi venivano ridimensionati. Il problema è che i catalizzatori volevano per forza miscele stechiometriche, e quindi non c'era modo di far lavorare altrimenti quei vecchi motori.Infatti son durati poi poco in quella configurazione.
La battaglia in sede europea era fra chi pensava di ridurre l'inquinamento con le miscele magre (riducevano CO, CO2 e gli HC ma se ne fottevano altamente dei NOx) ovvero italiani, francesi ed i "tedeschi" di Ford, contro Volvo e gli altri tedeschi VW, BMW, Mb con dietro Bosch che invece puntavano sul catalizzatore, iniezione elettronica e sonde lambda (sonda della quale Bosch aveva il monopolio). Questo secondo gruppo già allora esportava parecchi modelli negli USA, patria dove il catalizzatore trivalente era diffuso già da anni e per il quale erano già stati sviluppati motori e tecnologie. Caldeggiavano quindi l'adozione dei cat pure in Europa perchè a loro la cosa sarebbe costata molto di meno, essendo già pronti. Gli altri invece, oltre a dover rifare il parco motori, dovevano anche implementare sistemi di iniezione e depurazione quando speravano di cavarsela per un pò di anni con i carburatori, cosa che avrebbe ridotto i costi di produzione e quindi aumentato i margini.
Storia industriale...