Per totale par condicio, va anche detto che la tecnologia dei filtri anti-particolato si è evoluta con il tempo. Non che sia stata stravolta radicalmente, eh; ma è certamente stata affinata per venire incontro alle note problematiche.
Tra gli interventi che sono stati eseguiti, nella fattispecie le maglie della trappola per il particolato sono state riprogettate; e, cosa più importante, il FAP/DPF è stato spostato il più vicino possibile al collettore di scarico così da raggiungere più facilmente un'alta temperatura.
Le primissime auto dotate di FAP hanno sofferto molto il fatto che i motori fossero propulsori a gasolio già esistenti i quali erano poi stati modificati per installare un filtro anti-particolato. Un esempio banale è rappresentato dalla mia E280, dove il motore OM648 era originariamente nato per essere "libero" ma è poi stato dotato sul finale del FAP. E infatti sulla E280 il filtro viene SEMPRE e COMUNQUE rigenerato attivamente: ANCHE se si viaggia in autostrada. Adesso è un po' che non uso quell'auto per lunghe trasferte; ma ricordo nitidamente quando a 130 fissi vedevo i consumi di gasolio diventare (per circa 15 minuti) quelli di un Wartsila 14 cilindri con tanto di irregolarità di funzionamento frutto delle post-iniezioni.
Adesso, tutto il giocattolino è stato studiato meglio e (soprattutto) è stato integrato meglio: è infatti sufficiente percorrere pochissimi chilometri di superstrada/autostrada affinché le temperature all'interno dello scarico raggiungano alti livelli e prenda avvio il processo di rigenerazione passiva (che come dice il termine, non richiede né post-iniezioni né particolari barbatrucchi da parte dell'ECU).
Infine, i motori Diesel più moderni sono stati progettati per svuotare precocemente il FAP/DPF e NON aspettare che sia completamente "ripieno" per triggerare l'eventuale rigenerazione attiva, monitorando lo stile di guida dell'utente e "prevedendo" il tipo di percorso che il conducente imbocca. Tutto questo vuol dire che oggigiorno devono fallire (per spegnimento anzitempo, ad esempio) molte più rigenerazioni attive rispetto a quante dovessero fallirne in passato perché si verifichi un ingolfamento del FAP/DPF talmente critico da richiedere un intervento di manutenzione in officina.
Ultimo ma non meno importante, ça va sans dire che se si usa un motore Diesel con FAP/DPF (anche moderno) solo e soltanto in città, si sta effettivamente giocando alla roulette russa; ma un breve tragitto di superstrada potrebbe essere sufficiente a svuotare il FAP/DPF.

(Per par condicio pt. 2, in realtà poi andrebbe aperto anche un capitolo relativamente all'EGR e alle sue implicazioni nell'uso cittadino; ma sono stato già troppo logorroico

)