Leon83 ha scritto:
mjazz ha scritto:
Oh, poi magari i bauscia pieni di danè hanno raddoppiato i mezzi, quindi quando uno si scarica lo portano in autoparco e ne prendono un altro... E con le automediche forse le esigenze sono meno stringenti... ma se parliamo di ambulanze, ciaone: se ti capitano eventi come il terremoto dell'Emilia o qualunque evento che ti costringa a CORRERE senza fermarti per giornate intere, cosa fai? Prolunga?
Credo sia dai tempi del covid che le auto mediche su Milano hanno nel loro organico diverse id3. Per ora non si è sentito di alcun imprevisto anche tra gli addetti ai lavori.
L'automedica "zompa" sulle chiamate gravi, solitamente stabilizza il paziente che poi viene caricato dall'ambulanza e trasportato in PS, diverse volte senza accompagnamento del medico, quindi il mezzo si libera, e in caso di maxiemergenze si reca sul posto e poi rimane lì, fermo. Percorre quindi mediamente poca strada e rimane sommariamente in ambito urbano...L'ambulanza fa invece un mestiere diverso, fa la spola, quindi fa un sacco di strada e può capitare di uscire dalla postazione alla mattina per rientrarvi alla sera, dopo centinaia di km. E, se capitano eventi eccezionali, può capitare che il mezzo stia fuori per giorni, con cambio equipaggio sul posto, facendo spola tra i luoghi dell'intervento ed i PS. Durante il Covid, per l'appunto, mi ricordo che giravamo incessantemente per Bologna e poi, a volte, ti chiamava la centrale chiedendo "andreste vuoti a Piacenza a prendere uno da portare qua, andatura allegra?" Come la gestisci con un mezzo a pile, considerando che la regola per gli ambulanzieri di queste parti è di rifare il pieno al furgone appena la lancetta scende sotto alla metà, proprio per essere sempre pronti ad emergenze prolungate limitando la necessità di fermi macchina nei momenti caldi?
Infatti parlavo di automediche (che a Milano erano vecchie Altea e Forester), che fanno tragitti "ridotti".
Per le ambulanze è un altro discorso e non metto becco.