daimlerchrysler ha scritto:
Ragazzi non è un problema di calandre, è ben altro. Un marchio ha una sua identità, dei suoi prodotti storici e una clientela affezionata che si rivolge a quel marchio per determinati valori. Appuriamo che la Lancia deegli anni 50-60 che conquistava la borghesia italiana è morta e sepolta. Diamo per scontato che la lancia degli anni 80 con la trazione integrale e i trionfi nei rally è scomparsa anche quella. Cos' è il marchio Lancia oggi?. All'80% è legato ad una piccola Ypsilon snob nella presentazione ma non nei contenuti che tira a campare con un' infinità di promozioni e versioni speciali. Può non piacere ma adesso è questa la realtà. Tra pochi mesi Lancia avrà un nuova immagine: sarà la versione europea con minime modifiche della Chrysler. Chrysler non è premium nè semipremium neanche negli Stati Uniti. Chrysler vende minivan a prezzi di saldo (ormai hanno prezzi più bassi di Kia) , grandi berline con tecnologia mercedes (sicuramente valide) e pessime auto medie. Probabilmente negli anni la gamma migliorerà ma le decisioni sullo sviluppo saranno prese sempre in America e si terrà di poco conto quello che pensano gli italiani dato che il 70% dello sviluppo delle prossime lancia (solo la ypsilon esclusa) avverrà nella centrale Chrysler. Io mi rendo conto che questa politica è figlia del fatto che nè Chrysler nè Fiat hanno i soldi per investire però non andranno molto lontani con questa strategia. Già alfa ormai è decotta, Lancia è in coma irreversibile e Fiat in europa nel 2011 potrebbe esser sorpassata da Bmw e Mercedes. Agli inizi del 2000 anche Vw era in crisi pesante (non rischiava la bancarotta ma andava male) e non aveva grandi risorse. Dopo 10 anni adesso sfida apertamente Toyota. Renault ad inizio anni '90 rischiava la bancarotta ed adesso è il quarto gruppo mondiale con più di 6 milioni di auto. Entrambi i gruppi non hanno affatto seguito la strategia di Marchionne.
Sono completamente d'accordo. Vuoi raccontarci la strategia VW per risollevarsi? E vuoi parlare anche di Audi? Anche la Porsche - ma non nella stessa misura - ad un certo punto non se la passava benissimo, poi hanno ripreso a concentrarsi sulla 911... (io non sono così informato, penso che siano storie interessanti ed immagino tu le conosca)
La cosa che mi fa male, da italiano, è sentire solo frasi come la tua (non ora, scritta da te, sia chiaro):
"Può non piacere ma adesso è questa la realtà." non accompagnate da un piano, un sogno, uno slancio di desiderio di salvare qualcosa. In Italia si hanno le risorse per competere, ma l'Italia sta ugualmente sprofondando. Non vedo - dall'estero - un segnale positivo che mi faccia sperare in un futuro migliore per la mia patria. Capisco che manchino i fondi, ma leggo di "vendere Ferrari", "Vendere Alfa Romeo", "vendere Fiat Industrial". Possibile che non esista nemmeno la volontà di provare a risalire la china?
Oppure mi sbaglio?
_________________
Come si corre a Indy? Semplice: acceleri, vai diritto e prendi la prima a sinistra. Ripeti tutto 799 volte e hai vinto.
