fritz287 ha scritto:
L'Alfetta comunque è una delle auto in assoluto che mi son divertito di più a guidare, prima o poi me ne prenderò una

Mah, guarda, della prima Alfetta (appena uscita, naturalmente era la berlina 1800 da 122 cv) ho un ricordo vago, se non che l'accelerazione mi sembrò bestiale : ma avevo 15 anni, e non avendo la patente mi fecero fare un breve giro in una zona isolata dove non c'era nessuno.
Ebbi occasione di riguidarla su strada vari anni dopo (lo zio che l'aveva la tenne a lungo, facendo se ben ricordo sui 280.000 km) ma nel frattempo lui ci aveva messo l'impianto a gas, era vecchiotta e... non mi fece più quell'impressione.
Ebbi invece modo di guidare spesso un'Alfetta GT, un po' più recente (era del '78 ) che però era una 1600 : anche quella aveva il gas

ma, quando l'avevo in mano io, andavo in genere a benzina.
Andava bene, sì : non aveva però più quella bella accelerazione fuori dal comune propria della prima Alfetta 1800 - o almeno a me così pareva, ma ammetto che in questo caso i miei ricordi potrebbero essere distorti - ma soprattutto aveva un cambio lentissimo, che soffriva in maniera atroce - credo - di essere posto in posizione transaxle, col differenziale : fatto sta che, a cambiar le marce un po' rapidamente - come da mia abitudine - ogni cambiata era una grattata : un incubo. Dovevi per forza farlo lentamente : e questo ai miei occhi comprometteva molto il piacere di guidarla su qualsiasi strada non autostrada.
Se anche l'Alfetta "originale" berlina avesse un cambio così lento, non me lo ricordo... ma quel coupé era un'angoscia.
Mi piaceva di più, allora, guidare la Giulia (anni '60-'70) di cui per un paio d'anni ebbi anche in mano un esemplare (una 1300 TI del 1968, sempre a gas

e con una manutenzione poco scrupolosa) che finì la sua esistenza proprio nelle mie mani a soli 106.000 km, quando le valvole, consumate dal gas e non controllate quanto sarebbe stato necessario, cedettero e l'auto fu da rottamare.
Prescindendo dai problemi di quell'esemplare, che erano proprio e solo dovuti ad incuria, la Giulia era bella da guidare : era quello che voi avreste definito un'auto "ignorante", con un assetto troppo morbido e un po' fluttuante, ma molto dipendeva da chi la guidava : aveva una pedaliera imperniata "alla rovescia" adatta per chi sapeva fare il punta-tacco, un cambio magnifico e motori potenti, dal rombo mitico e dalla mitica rabbiosità (e consumo) quando si sfruttava il 2° corpo dei carburatori : all'epoca, la differenza con i motori Fiat (lasciamo stare Bmw e straniere in genere, che allora pochi avevano) era molto evidente.
Se vuoi un'auto d'epoca, perciò, penso che quella ti piacerebbe più di un'Alfetta...
Un mio cugino, a Campobasso, si è ricomprato l'Alfa 1750 berlina che era di suo padre (intendo non una simile ma proprio quello stesso esemplare, che ancora circolava : è una vettura del 1969, bianca, che io ricordo bene nuova, con suo padre tutto orgoglioso che la faceva vedere a tutti... ma non ebbi mai la possibilità di guidarla) e la sta, senza fretta, risistemando : con qualche difficoltà per rimettere a posto la carrozzeria, causa non tanto facile reperibilità dei ricambi. La 1750 è quella da cui presero il motore per l'Alfetta, non invece la telaistica che era tutta diversa ; a me all'epoca piaceva assai in versione GT.
Quando l'avrà rimessa a posto gli chiederò di provarla e casomai riporterò qui le mie impressioni ; sperando che non ci metta troppo tempo.
Lucio