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MessaggioInviato: ven set 30, 2011 12:26 pm 
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ottima analisi e finalmente qualcuno che sottolinea che fabbrica italia è una pagliacciata, che è bravo a chidere ma non a dare.

un pagliaccio, che altrove avrebbero già preso a calci.

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MessaggioInviato: lun ott 03, 2011 10:10 am 
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Fiat, Mirafiori produrrà un suv Jeep
Marchionne: da gennaio fuori da Confindustria
Annuncio svolta sul futuro dello stabilimento torinese che pareva destinato a produrre una city car. L'Ad scrive a Marcegaglia per comunicare l'addio all'associazione delle imprese a partire dal 2012: "Cara Emma, lo scenario è cambiato"
TORINO - La Fiat produrrà a Mirafiori un suv a a marchio Jeep. L'installazione degli impianti produttivi inizierà nel 2012, il primo prodotto uscirà dalla fabbrica dalla seconda metà del 2013. In una lettera inviata a Emma Marcegaglia, inoltre, l'amministratore delegato Sergio Marchionne ha comunicato che Fiat Spa e Fiat industrial usciranno da Confindustria dal 1° gennaio 2012.

LA LETTERA A MARCEGAGLIA 1

Fiat conferma l'intenzione di installare nello stabilimento di Mirafiori la versione più aggiornata di una delle tre principali architetture sulla quale saranno prodotti diversi modelli dei vari marchi. L'installazione degli impianti produttivi inizierà l'anno prossimo, mentre l'inizio della produzione del primo modello, un suv a marchio Jeep, è previsto per la seconda metà del 2013.

Questo è un passo importante nei nostri piani di rinnovo del sistema produttivo in Italia collegato all'andamento dei mercati e all'ampliamento della rete distributiva resa possibile dall'integrazione con il gruppo Chrysler", ha commentato Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat e Chrysler group. "Questa architettura avanzata ci permetterà di disporre delle più aggiornate piattaforme per lo sviluppo dei nostri marchi e, ancora più importante, di beneficiare a pieno della completa offerta di motori e trasmissioni di Fiat e Chrysler". La produzione dell'Alfa Romeo Mito, incluse nuove versioni e aggiornamenti, viene confermata per lo stabilimento di Mirafiori.

Inoltre, dall'inizio del 2013, la Fiat produrrà in Italia, nello stabilimento di Pratola Serra (Avellino), un nuovo motore benzina turbo a iniezione diretta per l'Alfa Romeo. Il nuovo propulsore 4 cilindri, che sarà predisposto per applicazioni trasversali e longitudinali, con una cilindrata di 1,8 litri, una potenza massima fino a 300 CV e, afferma una nota dell'azienda, "diventerà il nuovo riferimento prestazionale della sua categoria". "Questo è un passo fondamentale nel nostro impegno per riposizionare il marchio Alfa Romeo per la distribuzione a livello globale. L'introduzione del marchio nel mercato USA a partire dal 2013 rimane il nostro obiettivo primario", ha commentato Harald J. Wester, Chief Technology Officer di Fiat e responsabile dei marchi Alfa Romeo e Maserati.


Da repubblica.it
Notizie piuttosto succose, Fiat e Fiat industrial escono da Confindustria nel 2012 e ciò implica che ci saranno nuovi scontri con i sindacati. A Mirafiori verrà prodotto solo il suv jeep e qui arrivano 2 pessime notizie. In primis il suv jeep nella migliore delle ipotesi arriverà a circa 100.000 unità, troppo poche per saturare Mirafiori e se è vero che gran parte dei componenti sarà prodotta negli states come più volte vociferato in Italia in pratica la monteranno solamente. Tagli occupazionali pesanti a Mirafiori saranno inevitabili.
In secondo luogo viene posticipato nuovamente a data da destinarsi il suv alfa e sembra logico che vogliano disfarsi del merchio, senza prodotti fino al 2014 il marchio non sopravviverà. Cmq ogni volta che Maglionne taglia qualche cosa l'alfa è sempre la prima vittima, deve proprio amarlo il marchio con il biscione :piangi2 .
Una notizia positiva riguarda l'impianto di Pratola Serra dove verrà prodotto un nuovo motore a benzina 1.8.


Qualche ora fa avevo postato un articolo di repubblica e per completare aggiungo questo di automotive news che dà qualche dettaglio in più.

Fiat will build a 'baby' Jeep and Fiat derivative in Italy
Production of Jeep Patriot/Compass replacement remains in the U.S.


TURIN – Fiat will build a "baby" Jeep in Italy to sell in Europe and possibly also the United States, two company sources told Automotive News Europe.

The Jeep will be smaller than the brand's current entry SUVs, the Patriot and Compass. The model will be produced in Fiat's home plant of Mirafiori in Turin, alongside a similar vehicle for Fiat brand that will replace the Sedici and an Alfa Romeo subcompact car for sale in Europe and North America.

Fiat had initially planned to build in Mirafiori the replacement for the Jeep Compass and Patriot and an Alfa SUV that would have shared systems and components with the Jeep model.

The change of strategy implies that the single model to replace the Patriot and Compass and its Alfa sibling will be manufactured in the United States. Jeep currently builds the Patriot and Compass in Belvidere, Illinois.


Fiat declined to give details on which models will be built in Mirafiori as part of a refurbishment of the factory, but the automaker is developing smaller models to meet an increasing demand downsized vehicles, especially in Europe.

In a statement issued on Monday, Fiat, which controls 53.5 percent of Chrysler Group, said it will remodel Mirafiori to build the most updated version of one of its three main architectures on which different nameplates for its various brands will be produced.

Development of the manufacturing infrastructure will begin in 2012 and production of the first nameplate, a Jeep SUV, is expected in the second half of 2013, it said.

The architecture to be installed in Mirafiori is internally called SUSW. It is a wider, U.S.-compliant version of Fiat's European Small architecture, which will debut next spring on two small minivans that Fiat will produce in Serbia to replace the Idea and Multipla models.

Fiat's group executive council made the production decisions for Mirafiori at meetings on Friday and Saturday, reversing a plan first announced in December 2010 to install in Mirafiori the bigger CUSW architecture.

CUSW is a wider, U.S. compliant version of Fiat's European Compact architecture that debuted last year on the Alfa Giulietta compact hatchback.

The first model to use the CUSW architecture will be a Dodge compact sedan that will replace the Caliber and will be unveiled in January at the Detroit auto show.

Mirafiori currently builds the Alfa MiTo 3-door subcompact, as well as the Fiat Idea and Lancia Musa small minivans.

Fiat-Chrysler CEO Sergio Marchionne said in a statement that refurbishing Mirafiori "is an important step in our plans to re-industrialize our Italian manufacturing backbone in view of current market developments and the increased distribution reach provided by Chrysler Group."

He added: "This leading-edge architecture will allow us to provide the most updated platforms for the development of our brands, and more importantly, will allow us to access the full powertrain offerings of both Fiat and Chrysler."

In pratica Fiat a Mirafiori non produrrebbe l'erede della Compass ma un suv più piccolo (il b suv, un suv sui 4,10 metri su pianale punto) e forse una sua versione derivata col marchio Fiat. La futura compass verrà prodotta negli states dove Maglionne è costretto a dure trattative con i sindacati. Secondo bloomberg Maglionne non vuole assolutamente concedere all'uaw gli aumenti che ford e Gm hanno già dato e per convincere i sindacalisti ha spostato la produzione del suv jeep dall'italia agli usa.


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MessaggioInviato: lun ott 03, 2011 11:24 am 
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daimlerchrysler ha scritto:
Inoltre, dall'inizio del 2013, la Fiat produrrà in Italia, nello stabilimento di Pratola Serra (Avellino), un nuovo motore benzina turbo a iniezione diretta per l'Alfa Romeo. Il nuovo propulsore 4 cilindri, che sarà predisposto per applicazioni trasversali e longitudinali, con una cilindrata di 1,8 litri, una potenza massima fino a 300 CV.


Secondo autoblog sarà interamente in alluminio ed euro6


daimlerchrysler ha scritto:
viene posticipato nuovamente a data da destinarsi il suv alfa e sembra logico che vogliano disfarsi del merchio, senza prodotti fino al 2014 il marchio non sopravviverà. Cmq ogni volta che Maglionne taglia qualche cosa l'alfa è sempre la prima vittima, deve proprio amarlo il marchio con il biscione :piangi2 .
Una notizia positiva riguarda l'impianto di Pratola Serra dove verrà prodotto un nuovo motore a benzina 1.8.


Probabilmente il motore per Alfa sarà si in alluminio etc, ma di derivazione VW-Audi :piangi2


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MessaggioInviato: lun ott 03, 2011 11:46 am 
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Le ultime decisioni mostrano chiaramente che la Fiat non crede proprio nell'alfa, poi non so se riusciranno a venderla o meno.


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MessaggioInviato: lun ott 03, 2011 12:36 pm 
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Ho sentito che il suv Alfa verrà prodotto nell'Illinois....boh.


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MessaggioInviato: lun ott 03, 2011 12:59 pm 
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Teknos ha scritto:
Ho sentito che il suv Alfa verrà prodotto nell'Illinois....boh.



Se verra' prodotto (se mille volte) lo sara ' negli usa. Fiat ha rotto per l'ennesima volta i patti. Solo a dicembre c' e' stato il referendum per produrre i 2 suv e gia' allora mi sembro' un azzardo. Fiat prometteva 280.000 unita' all'anno, un numero enorme che solo colossi come vw, gm e Toyota possono garantire. Adesso si propina qualcosa di nuovo ancora piu' rischioso dato che una piccola jeep forse non verra' venduta negli usa. Per l'alfa suv bisogna aspettare l'accordo tra uaw e Chrysler. I media americani sono sicuri che la nuova Compass verra' prodotta a Belvidere Ohio, con buona pace degli operai di Mirafiori.


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MessaggioInviato: lun ott 03, 2011 1:28 pm 
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Ma scusa...del C suv Alfa oggi che cè?

Il design è pronto? lo stabilimento è già stato deciso ufficialmente?


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MessaggioInviato: lun ott 03, 2011 1:38 pm 
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Teknos ha scritto:
Ma scusa...del C suv Alfa oggi che cè?

Il design è pronto? lo stabilimento è già stato deciso ufficialmente?


Lo stabilimento no e il design non è ancora terminato, rispetto alla versione jeep con cui condivide molto è in ritardo.
Verso la metà di ottobre dovrebbe esserci l'accordo tra Uaw e Chrysler e per allora sapremo se Giulia e alfa c-suv saranno prodotte negli usa.


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MessaggioInviato: lun ott 03, 2011 2:01 pm 
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Tutto questo a due mesi dal 2012, complimenti.


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MessaggioInviato: lun ott 03, 2011 2:15 pm 
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io sinceramente non so...

ogni tanto ho il dubbio che siano a ns disposizione molte, moltissime informazioni su Fiat, perchè italiana, mentre per gli altri ci sia meno attenzione, e quindi ci arrivino meno info (giustamente). Quindi spero che tutti sti casini, ripensamenti, gestione improbabile delle risorse, stabilimenti... timeline completamente campate per aria... ci siano per tutti.

se così non fosse, invece, mi chiedo se in fiat abbiano perso il lume (o se lo facciano apposta).

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MessaggioInviato: lun ott 03, 2011 2:22 pm 
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Ma sicuramente questi ''casini'' capitano a tutti, ma in misura molto minore.

Infatti, nonostante tutto, sfornano modelli nuovi in continuazione e quelli importanti non vengono rimandati di anno in anno.


Ultima modifica di Teknos il lun ott 03, 2011 2:25 pm, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: lun ott 03, 2011 2:38 pm 
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Teknos ha scritto:
Tutto questo a due mesi dal 2012, complimenti.



Fiat e' piuttosto nota per i suoi ritardi nell' introdurre nuovi modelli, niente di nuovo. :angelo



Marchionne ha poi aggiunto che sono ancora in corso le valutazioni sul Suv a marchio Alfa Romeo:  "Stiamo cercando di vedere se farlo o non farlo. Se si fa, si fa a Mirafiori".

Virgolettato di Maglionne.


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MessaggioInviato: lun ott 03, 2011 2:40 pm 
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ah bhè.. se è un virgolettato di maglionne.. :ridi

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ok non lo fanno.

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MessaggioInviato: lun ott 03, 2011 3:35 pm 
Azzecca poco con Mirafiori ma la velina del Lingotto riporta questo nuovo 1.8 benzina in grado, dicono, di raggiungere i 300cv... Doppio variatore di fase, blocco in alluminio,.... per le Alfa del domani, montaggio trasversale e longitudinale.
Ma il 1.8 tbi lo rottamano di già?
Eppoi, 166cv litro per un benzina di serie??


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MessaggioInviato: mer ott 26, 2011 8:38 am 
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Trapelano nuove informazioni sul piano industriale del Gruppo Fiat e in particolare sul futuro di alcuni degli stabilimenti italiani del Lingotto. Ad anticiparle è il "Corriere della Sera", secondo il quale l'erede della Punto, attesa per il 2013, sarà realizzata nell'impianto di Melfi, che ha una capacità produttiva di oltre 250mila auto all'anno.

Piattaforme comuni. Sebbene le informazioni siano ancora poche e frammentarie, il quotidiano spiega che la nuova Punto sarà costruita sulla piattaforma denominata "small", sulla base della quale saranno poi realizzati tutti i modelli compatti, lunghi fino a 4 metri, del gruppo Fiat-Chrysler. Oggi, oltre alla Punto Evo nell'unità in provincia di Potenza vengono costruite la Punto e la Grande Punto.

Suv Jeep, Alfa e Fiat. La Panda, che nascerà dalla medesima piattaforma, è stata assegnata a Pomigliano, mentre a Mirafiori (dove attualmente viene prodotta l'Alfa Romeo MiTo) saranno assemblate tre Suv, una con marchio Jeep (a trazione integrale) e due Fiat e Alfa Romeo (a due e quattro ruote motrici). A Cassino, invece, è confermata la produzione della Fiat Bravo, della Lancia Delta e la Giulietta.

Indiscrezioni pubblicate dal corriere della sera.


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MessaggioInviato: mer ott 26, 2011 9:06 am 
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marchionne ha detto che non licenzia nessuno e saturerà la capacità produttiva degli stabilimenti italiani..

:briaco

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MessaggioInviato: mer ott 26, 2011 10:55 am 
daimlerchrysler ha scritto:

Piattaforme comuni. Sebbene le informazioni siano ancora poche e frammentarie, il quotidiano spiega che la nuova Punto sarà costruita sulla piattaforma denominata "small", sulla base della quale saranno poi realizzati tutti i modelli compatti, lunghi fino a 4 metri, del gruppo Fiat-Chrysler. Oggi, oltre alla Punto Evo nell'unità in provincia di Potenza vengono costruite la Punto e la Grande Punto.

Suv Jeep, Alfa e Fiat. La Panda, che nascerà dalla medesima piattaforma, è stata assegnata a Pomigliano, mentre a Mirafiori (dove attualmente viene prodotta l'Alfa Romeo MiTo) saranno assemblate tre Suv, una con marchio Jeep (a trazione integrale) e due Fiat e Alfa Romeo (a due e quattro ruote motrici). A Cassino, invece, è confermata la produzione della Fiat Bravo, della Lancia Delta e la Giulietta.


Diceva UGII che la Punto del 2013 dovrebbe essere uan pesante rivisitazione dell'attuale, un pò come fatto per la Bravo che deriva strettamente dalla Stilo. Quindi o hanno cambiato in corsa oppure non mi torna il discorso della Panda...


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MessaggioInviato: mer ott 26, 2011 11:18 am 
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E' probabile dato che e' stata cancellata l' ipotesi di venderla negli stati uniti e quindi non ha bisogno dei cambiamenti necessari per la vendita negli usa. L' utilizzo del pianale panda per la punto e' irrealistico, verrebbe troppo stretta. Tra l'altro il suv alfa e la Giulia sono state gia' promesse a stabilimenti usa quindi non dovrebbero essere prodotte in Italia come sostiene il corriere. Se la crisi iniziera' a farsi sentire mi sa che maglionne si rimangera' quel poco che ha promesso.


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MessaggioInviato: mer ott 26, 2011 11:20 am 
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daimlerchrysler ha scritto:
E' probabile dato che e' stata cancellata l' ipotesi di venderla negli stati uniti e quindi non ha bisogno dei cambiamenti necessari per la vendita negli usa. L' utilizzo del pianale panda per la punto e' irrealistico, verrebbe troppo stretta. Tra l'altro il suv alfa e la Giulia sono state gia' promesse a stabilimenti usa quindi non dovrebbero essere prodotte in Italia come sostiene il corriere. Se la crisi iniziera' a farsi sentire mi sa che maglionne si rimangera' quel poco che ha promesso.


i suv li fanno in america.... i fornitori lo sanno già da 2 mesi..


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MessaggioInviato: lun ott 31, 2011 11:19 pm 
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Alessandro Penati per "la Repubblica"

Ieri, manager riverito e salvatore della patria; oggi, quasi un ciarlatano, che pensa solo ad arricchirsi con le stock options. Sembra il trattamento che i più beceri dei tifosi riservano all´allenatore della squadra del cuore. D´altra parte, in Italia tendiamo a discutere di imprese con la stessa partigianeria del calcio, e a personalizzare tutto. Ma la colpa è anche di Marchionne, che ha ceduto all´irrefrenabile protagonismo di tanti nostri imprenditori, manager e banchieri, che si fanno predicatori per indicare al Paese la via delle riforme e del progresso. La realtà è un po´ diversa.

Anni addietro ho definito Marchionne un abile gestore di un fondo di private equity: in Italia, un insulto; non per me. Volevo dire che Marchionne ha grandi capacità nel ristrutturare aziende, perché sa prendere rapidamente decisioni rischiose, con l´obiettivo di far guadagnare gli azionisti; come d´altronde gli chiede Exor, suo azionista di controllo. Così, come il private equity, il titolo Fiat sarebbe stato un investimento ad alto rischio e rendimento. E così è stato: da quando Marchionne è al vertice, la capitalizzazione di Fiat (con Fiat Industrial) è più che raddoppiata, contro il +30% dell´indice mondiale del settore, e il +70% di quello europeo; molto meglio di Peugeot e Renault, che hanno perso in media il 60%, o delle giapponesi (-30%). Solo Volkswagen ha saputo fare di meglio. Anche la volatilità di Fiat è stata doppia rispetto al settore.

Le critiche a Marchionne (non sforna nuovi modelli competitivi, specie nei segmenti ad alti margini; è inesistente in Cina) sono corrette, ma fuori luogo. Sei anni fa Fiat era sull´orlo del fallimento: ristrutturare il debito era l´unica cosa che si doveva e poteva fare. Ma, superata l´emergenza finanziaria, le prospettive di Fiat rimanevano incerte: sottodimensionata; margini inferiori alla concorrenza; tanta capacità inutilizzata in Italia e produttività insufficiente; una cattiva reputazione; troppo concentrata in Europa, a bassa crescita. Il tutto aggravato dalla violenta recessione del 2008. Il problema era come riuscire a generare subito liquidità con la gestione ordinaria, per sopravvivere.
Marchionne ha deciso di puntare sull´auto, scindendo Fiat Industrial, per cogliere l´occasione del fallimento Chrysler (non avendo un euro in tasca) e scommettere sulla ripresa americana e sul Brasile. I fatti, per ora, gli hanno dato ragione: gli Usa crescono mentre l´Eurozona flirta con la recessione; e il mercato delle auto in Brasile ha superato quello tedesco, e quasi raggiunto quello giapponese. Fiat, con Chrysler, ha portato il margine di gestione al 4,8% del fatturato: non eccelso ma meglio del 2,5% medio di Peugeot e Renault; e nei primi nove mesi la gestione ordinaria ha prodotto liquidità per oltre 2 miliardi. Non fosse stato per Chrysler e Brasile, Fiat sarebbe oggi nuovamente nei guai.

Per questo le polemiche su Fabbrica Italia appaiono pretestuose. Il piano di inizio 2010 era chiarissimo. In Italia c´è un grande eccesso di capacità produttiva: o la si tagliava, o si puntava sulla ripresa per far lavorare gli impianti non stop (con nuovi contratti di lavoro) e abbattere i costi fissi. Ma poco dopo è arrivata la crisi greca, e ora si teme la recessione nel 2012: pretendere oggi, di fronte al crollo della domanda e alla capacità in eccesso, che una Fiat ancora a metà del guado risolva il problema rapidamente con nuovi modelli di successo è come chiedere a Nokia di inventarsi per Natale un telefono che soppianti l´iPhone.

A dirsi, facile. Pretestuoso, quindi, anche il quesito di Consob: con Vegas, sembra che gli interessi della politica nazionale contino più di quelli del mercato.
Per crescere, Fiat dovrà aumentare i margini, competere con nuove auto nella fascia alta e sbarcare in Asia: ma ci vuole almeno un decennio per costruire la reputazione di un marchio o conquistare un nuovo mercato. Marchionne dovrà dimostrare di saperlo fare. Ma oggi, il problema, è uscire stabilmente dal guado.

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Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)


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Dannatio ha scritto:
Per questo le polemiche su Fabbrica Italia appaiono pretestuose. Il piano di inizio 2010 era chiarissimo. In Italia c´è un grande eccesso di capacità produttiva: o la si tagliava, o si puntava sulla ripresa per far lavorare gli impianti non stop (con nuovi contratti di lavoro) e abbattere i costi fissi. Ma poco dopo è arrivata la crisi greca, e ora si teme la recessione nel 2012: pretendere oggi, di fronte al crollo della domanda e alla capacità in eccesso, che una Fiat ancora a metà del guado risolva il problema rapidamente con nuovi modelli di successo è come chiedere a Nokia di inventarsi per Natale un telefono che soppianti l´iPhone.



eh si, il mercato greco è enorme e fondamentale per il settore auto :palm:

lanciati pochi giorni fa i nuovi nokia lumia, per soppiantare l'iphone. aperti i preorder, nei negozi nelle prossime settimane, proprio in tempo per natale... :natale

l'articolo che riporti mi pare una bella arrampicata sui vetri. le cose promesse in fabbrica italia facevano ridere già allora, per chi se ne intende un minimo del settore (noi....)

e infatti... come previsto... eran tutte stupidaggini.

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Le polemiche sul piano Italia mi sembrano tutt' altro che pretestuose, non era affatto una lettera d' intenti dato che fu presentato in una conference call del primo trimestre 2010 quindi un'occasione ufficiale. Maglionne voleva delle concessioni in ogni fabbrica e a Mirafiori le ha ottenute, come sappiamo ha ingannato 2 volte i patti e ancora oggi non siamo sicuri dei prodotti per la fabbrica di Mirafiori. D'altronde siamo sempre allo stesso punto: Fiat e' a corto di liquidità', i 20 miliardi promessi per il piano Italia erano una chimera, Fiat non riesce a investire nei bric dove si fanno i soldi figurati in Italia. Nel medio termine Fiat può investire grazie all'alta liquidita' attuale.


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quindi la crisi greca ha spinto minchionne ad assegnare i suv agli usa? strano perchè a "me" (e non ero di certo solo) sembrava già cosa ovvia alla presentazione di fabbrica italia.

pretestuose mi sembrano le motivazioni addotte a giustificare delle scelte logiche. quello che è meno logico è il contenuto di fabbrica italia all'origine, e infatti....

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L'agonia di Mirafiori, record negativo
nel 2011 prodotte solo 70mila auto
Nel più grande stabilimento d'Europa l'anno si chiuderà con la più bassa produzione di vetture di sempre dal dopoguerra. E nel 2012 si rischia anche di più: resta solo la Mito. Nella sua storia realizzate fino a un milione di automobili all'anno
di PAOLO GRISERI

L'anno peggiore della storia di Mirafiori, almeno dal dopoguerra a oggi. Il 2011 verrà archiviato così e si teme che il record negativo possa essere battuto già nel 2012. Le linee, anzi ormai la linea, dello stabilimento di corso Tazzoli, funzionano al minimo. Negli ultimi 12 mesi hanno sfornato circa 70 mila automobili se si fa la media tra i calcoli dei sindacati e quelli del sito specializzato Linkiesta. Secondo i primi, che calcolano il numero di vetture uscite a fondo linea, non si supereranno le 65 mila unità. Secondo il sito invece, di fronte a una previsione iniziale di 83 mila automobili, la realtà della crisi avrebbe fatto scendere la produzione del grande stabilimento a 68.877 vetture.

Sono cifre certamente impressionanti se si pensa che lo stabilimento più grande d'Europa ha prodotto nel corso della sua storia fino a un milione di auto all'anno. Oggi è ridotto a meno di un decimo. E anche se l'azienda rispettasse le previsioni raggiungendo le 80 mila unità, saremmo comunque molto al di sotto di quella soglia di 1.000 auto al giorno che Umberto Agnelli aveva a suo tempo indicato come soglia minima per garantire la sopravvivenza dell'impianto. Con oltre due milioni di metri quadrati, l'area di Mirafiori ha costi fissi molto alti che si ammortizzano solo con grandi volumi di produzione. Dall'inizio degli anni Settanta, quando gli occupati arrivarono a sfiorare le 60 mila unità e la produzione annua superava normalmente le 800 mila auto, molte cose sono cambiate. Gli occupati sono poco più di 12 mila e trascorrono gran parte del loro tempo a casa, in cassa integrazione.

I dati di fonte sindacale dicono che delle 65 mila automobili prodotte nel 2011, circa 42 mila sono Alfa Mito e 22 mila sono Idea o Musa, le piccole monovolume di segmento B che dal 2012 dovrebbero cessare l'attività. Questo significa che nei prossimi mesi, a meno di un exploit oggi imprevedibile della stessa Mito, la produzione potrebbe scendere ulteriormente avvicinandosi pericolosamente alla soglia dei 50 mila pezzi annui. Questo significa che la cassa integrazione aumenterà ulteriormente. Nei primi undici mesi del 2011 gli addetti della linea della Mito hanno lavorato 91 giorni e sono rimasti a casa in cig 149. Peggio è andata ai loro colleghi della linea Idea-Musa che hanno lavorato 43 giorni e sono rimasti a casa 197.
Con queste cifre siamo molto al di sotto la soglia delle 1.000 auto al giorno: nel 2011 si arriverà, seguendo il calcolo più ottimistico, a 300 auto al giorno. Il limite delle 1.000 auto si toccherà, se tutto andrà come previsto, solo nel 2014, quando dovrebbe andare a regime la produzione del nuovo suv promesso da Marchionne. Come farà la grande fabbrica a vivere in apnea, sotto la soglia di sopravvivenza, per due anni?

 
Un bel pezzo della repubblica. Tenendo da parte le polemiche Marchionne si'- Marchionne no mirafiori e' passata dal produrre 1 milione di auto all' anno a meno di 70.000. Se un ridimensionamento c' e' stato per tutti i paesi industrializzati occidentali nel settore dell' auto l' italiane' stata colpita in modo durissimo.


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MessaggioInviato: gio gen 05, 2012 1:55 pm 
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non so se è il topic giusto, eventualmente chiedo ai mod di splittarlo...


Fiat alza al 58,5% la partecipazione in Chrysler
Fiat è salita al 58,5% di Chrysler ottenendo il 5% addizionale grazie al cosiddetto "Ecological Event": come annunciato dal Lingotto, "è stato raggiunto il terzo performance event ("Ecological Event") contemplato dall'Operating Agreement di Chrysler". L'incremento della partecipazione Fiat dal 53,5% al 58,5% ha effetto immediato. Il rimanente 41,5% di Chrysler è posseduto da Veba, il fondo fiduciario che fornisce l'assistenza sanitaria ai pensionati Chrysler ed è amministrato dal sindacato Uaw.

Il cosiddetto Ecological Event richiedeva che Chrysler ottenesse le approvazioni di legge per un'auto basata su una piattaforma od altra tecnologia Fiat, con una performance in termini di consumi pari ad almeno 40 miglia per gallone e si impegnasse irrevocabilmente ad avviarne la produzione su scala industriale negli Stati Uniti.
A fine dicembre una versione pre-produzione della Dodge Dart basata su una piattaforma Fiat - quella della Alfa Romeo Giulietta - ha superato il test di consumo con un consumo combinato pari a 40 miglia per gallone. Ieri Chrysler si è impegnata irrevocabilmente verso il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ad avviare la produzione di tale veicolo in uno stabilimento negli Stati Uniti.
"L'acquisizione di un ulteriore 5 per cento di Chrysler rappresenta un passo fondamentale verso il completamento dell'integrazione tra i nostri due gruppi" ha dichiarato il CEO di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, il quale aggiunge: "Il raggiungimento dell'Ecological Event è un traguardo al quale abbiamo lavorato con intensità negli ultimi due anni e mezzo. Ci fa particolarmente piacere averlo raggiunto, perché ci permette di ripagare la fiducia riposta nelle capacità della Fiat di portare anche negli Stati Uniti auto e motori a bassi consumi. L'impegno sul fronte della mobilità ecologica e sostenibile, che già oggi vede la Fiat come la casa più ecologica d'Europa, è parte integrante della nostra strategia di business".
Fiat consolida già Chrysler nel proprio bilancio dal 1° giugno 2011, quando ha ottenuto il controllo acquistando la quota in mano al Tesoro Usa. Marchionne ha dichiarato di recente che non intende per ora avviare negoziati per rilevare anche la quota del Veba e procedere a una fusione con Fiat; questa operazione è comunque nei piani con un orizzonte temporale di un paio d'anni.

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... d=AaudWvaE


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MessaggioInviato: sab gen 07, 2012 8:25 pm 
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daimlerchrysler ha scritto:
 
Un bel pezzo della repubblica. Tenendo da parte le polemiche Marchionne si'- Marchionne no mirafiori e' passata dal produrre 1 milione di auto all' anno a meno di 70.000. Se un ridimensionamento c' e' stato per tutti i paesi industrializzati occidentali nel settore dell' auto l' italiane' stata colpita in modo durissimo.

Una lunga agonia.... :roll: :roll:


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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 01 feb - "L'a.d. di Fiat, Sergio Marchionne, ha confermato l'avvio degli investimenti previsti per Mirafiori con un piano che prevede la produzione di almeno due nuovi modelli destinati ai mercati internazionali, con volumi produttivi che raggiungeranno a regime le 280.000 vetture l'anno, consentendo la graduale saturazione di tutti gli addetti".
Cosi' una nota del Lingotto precisando che l'avvio degli investimenti e' fissato per la fine del secondo trimestre di quest'anno e il completamento dell'impiantistica avverra' nel corso del 2013. La produzione del primo modello, una vettura del brand Fiat, comincera' nel dicembre 2013, quella del secondo modello, una vettura del brand Jeep, sara' avviata nel secondo trimestre 2014.
Com-pal (RADIOCOR) 01-02-12 21:14:30 (0493) 5 NNNN


Ieri durante la presentazione dei conti 2011 Fiat ha annunciato i piani per i 2 piccoli suv destinati a mirafiori. Partenza fine 2013-inizio 2014.


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Da qui a dicembre 2013 può succedere di tutto, quindi a questa dichiarazione di Marchionne non do peso finchè non vedo che cominciano ad organizzare la produzione.
Comunque se fanno la Panda a Pomigliano, non vedo perchè non potrebbero fare qualcos'altro a Mirafiori


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MessaggioInviato: gio feb 02, 2012 9:59 am 
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cometa rossa ha scritto:
Da qui a dicembre 2013 può succedere di tutto, quindi a questa dichiarazione di Marchionne non do peso finchè non vedo che cominciano ad organizzare la produzione.
Comunque se fanno la Panda a Pomigliano, non vedo perchè non potrebbero fare qualcos'altro a Mirafiori



Conoscendo la Fiat e' vero e ieri Elkann ha pure detto che e' necessario rivedere alcuni programmi d' investimento in Europa. D'altra parte ci sono anche i tempi tecnici, per partire con la produzione a fine 2013 devono iniziare adesso a fare i lavori. Ieri i dati annunciati dal gruppo sono stati molto buoni, addirittura eccellenti per chrysler. Il problema e' che le attivita' Fiat auto ( escluse Ferrari, Maserati e componentistica) hanno perso 500 milioni di euro e la situazione diventera' piu' grave nel 2012. Intanto silenziosamente alti prodotti sono scomparsi: la punto ritardera' ancora, la mito 5 porte e' scomparsa e per la bravo crossover siamo ancora in alto mare. Arrivera' la Fiat dart cinese ma non si possono aspettare miracoli in Europa. De facto Fiat sta diventando la provincia povera di chrysler e se qualcuno lo avesse detto 2 anni fa sarebbe stato preso per pazzo.


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