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MessaggioInviato: mar gen 14, 2025 9:07 am 
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Iscritto il: mar set 26, 2006 4:08 pm
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Località: Monza
ma quindi non saranno una "famiglia" a parte all'interno di audi, ma un sub brand con lo stesso nome (e senza simbolo)?

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"Scusi, ma lei ha preso la patente di guida veloce?"


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MessaggioInviato: mar gen 14, 2025 4:11 pm 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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Sarà un sub brand di Audi solo nel mercato cinese. Offriranno modelli di segmento D ed E su un pianale SAIAC, i primi 2 modelli arriveranno nel 2025. I modelli non avranno il marchio con i 4 anelli.


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MessaggioInviato: mar gen 14, 2025 5:39 pm 
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Iscritto il: mar gen 23, 2007 3:06 pm
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Località: Ginevra
Oh! Un'altra auto della quale non ce ne frega un cazzo.

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Fiat Panda Hobby - 39 cavalli, sì, ma non per tonnellata :alastio:


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MessaggioInviato: mer gen 15, 2025 10:23 am 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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Volkswagen executives need to detail plans to slash their own pay and bonuses after workers made major concessions in recent wage talks, the head of the German carmaker's works council said on Tuesday.

Volkswagen, Europe's largest carmaker, had demanded major cuts to wage costs in collective bargaining talks with German trade unions.

A deal struck late last year will bring down pay and also allow for the cutting of 35,000 jobs at Volkswagen in Germany by 2030, although the company agreed to avoid lay-offs and instead reduce the workforce through voluntary steps like buyouts and early retirements.

Daniela Cavallo, the head of Volkswagen's influential works council, said in an interview published internally and made available to dpa that she now expects executives to put forward a plan to cut pay for management by February at the latest.

Volkswagen Chief Human Resources Officer Gunnar Kilian recently announced that management below the board level are expected to contribute over €300 million ($308 million) to the cost-cutting programme by 2030. The cuts are expected to affect around 4,000 people who work in management.

Cavallo said she had some doubt about whether Volkswagen would end up cutting the full 35,000 jobs.

"The stock market likes figures like this," she said, "but whether this figure can be achieved is a very complex question with many variables."

The works council, which many major German employers have to have and is separate to the unions, will "continue to monitor this critically as always," she said.

Overall, Volkswagen hopes to reduce labour costs by €1.5 billion annually. In the short term, an agreement by workers to give up various bonus payments and wage increases will have a noticeable effect.

In addition, the company's pay scale structure is to be revised by 2027 and brought into line with the lower industry-wide pay scale that applies to most German carmakers.

"In addition to many points gained for the employee side, the collective agreement compromise also includes painful cuts,” Cavallo said.


Ci sono diverse situazioni che dimostrano come funzioni Vw, al di fuori delle normali regole del capitalismo.
In una lettera interna la Cavallo intima al management di rendere pubblici i tagli che i colletti bianchi subiranno nei prossimi anni entro febbraio.
Immaginatevi in quale altro gruppo automobilistico al mondo ciò potrebbe succedere.
I tagli al personale porteranno risparmi solo a partire dal 2027, una bella sconfitta per il management che adesso ha bisogno di risorse.
Era stato richiesto un taglio degli stipendi degli operai del 10%, non è stato ottenuto, per i prossimi 6 anni però non ci saranno aumenti.
La Cavallo con una sfrontatezza unica (la mail è interna ma queste comunicazioni arrivano sempre all'esterno) dice che la cifra di 35.000 tagli non è certa ma dipenderà da molti fattori, tradotto faranno la guerra per mantenere un livello insostenibile di personale.
È meglio che Blume si focalizzi sui tagli agli investimenti, il risultato degli accordi di dicembre sembra essere molto magro.


Ultima modifica di daimlerchrysler il mer gen 15, 2025 10:48 am, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: mer gen 15, 2025 10:47 am 
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Iscritto il: lun mar 13, 2006 8:29 pm
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Vorrà dire che ci saranno auto più "povere".
Avevo scritto il mese scorso che ero salito su una Tiguan e non mi aveva impressionato come finiture (per lo meno, non come mi sarei aspettato).
Due giorni fa solo salito sul nuovo modello: non c'è confronto con la vecchia, ma in peggio.
Certo, 15 pollici di display e mille lucine, e il pubblico è contento.

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Toyota RAV4 2.5 Hybrid Lounge - 2019 Immagine
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MessaggioInviato: mer gen 15, 2025 11:30 am 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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Io sono saluto sulla nuova Tiguan, le finiture non mi sono sembrate così malaccio.
Vw deve risparmiare ovunque. Nella caterva di servizi televisivi ed articoli sui poveri dipendenti tedeschi che non possono vivere comodamente come prima, quasi nessun organo di stampa/TV ha citato le dichiarazioni di Blume di un taglio di almeno del 20% agli investimenti. Questo a livello globale, in Europa sarà molto più pesante. Gran parte dello sviluppo software sarà fatto da Rivian e Xpeng.
Però il 45% degli operai Vw ha diritto al part time, ricordiamoci le cose importanti.


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MessaggioInviato: mer gen 15, 2025 11:41 am 
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Iscritto il: mar apr 08, 2008 1:42 pm
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Località: Sardinia
daimlerchrysler ha scritto:
Io sono saluto sulla nuova Tiguan, le finiture non mi sono sembrate così malaccio.
Vw deve risparmiare ovunque. Nella caterva di servizi televisivi ed articoli sui poveri dipendenti tedeschi che non possono vivere comodamente come prima, quasi nessun organo di stampa/TV ha citato le dichiarazioni di Blume di un taglio di almeno del 20% agli investimenti. Questo a livello globale, in Europa sarà molto più pesante. Gran parte dello sviluppo software sarà fatto da Rivian e Xpeng.
Però il 45% degli operai Vw ha diritto al part time, ricordiamoci le cose importanti.

Se fai il PT in un posto dove la vita costa moltissimo, o sei ricco di famiglia o comunque non hai bisogno di lavorare.
Un PT al 50/70% cosa porta a casa? 1200/1400 euro? Ti bastano per vivere? No.

_________________
-- LE IENE PORTANO BENE --
- Renault New Laguna Sportour 4Control 2.0 dCi 150cv - 06/2010 -
- Suzuki GSR 600 K6 - 04/2006 -
- Ford Transit VII T350L 2.2 Tdci 140 cv - 06/2008
- [New entry] Lancia Delta Oro 1.4 T-Jet GPL 120 cv - 09/2008


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MessaggioInviato: mer gen 15, 2025 11:49 am 
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Località: Bologna
daimlerchrysler ha scritto:
Io sono saluto sulla nuova Tiguan, le finiture non mi sono sembrate così malaccio.
Vw deve risparmiare ovunque. Nella caterva di servizi televisivi ed articoli sui poveri dipendenti tedeschi che non possono vivere comodamente come prima, quasi nessun organo di stampa/TV ha citato le dichiarazioni di Blume di un taglio di almeno del 20% agli investimenti. Questo a livello globale, in Europa sarà molto più pesante. Gran parte dello sviluppo software sarà fatto da Rivian e Xpeng.
Però il 45% degli operai Vw ha diritto al part time, ricordiamoci le cose importanti.



Tiguan nuova era fra le mie papabili scelte per la sostituzione dell'aziendale. Sinceramente soprattutto dentro è di una tristezza infinita. Al netto dello schermone, non c'è davvero nulla....fa molto Polo anni 80.

_________________
Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)


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MessaggioInviato: mer gen 15, 2025 11:55 am 
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Iscritto il: dom mar 12, 2006 7:02 pm
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Località: Ovunque ci sia una birra ghiacciata
Senza entrare nel merito di finiture, interni e quant'altro, ma me la nuova Tiguan e la nuova Passat esteticamente non piacciono per nulla; preferivo, e tanto, l'estetica dei modelli precedenti.
La tiguan nuova l'ha presa un mio amico, al posto del suo t roc, quando gli arriva ( in questi giorni) darò un'occhiata


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MessaggioInviato: mer gen 15, 2025 2:56 pm 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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Se il 42% dei lavoratori tedeschi lo fa significa che se lo può permettere, molto spesso hanno un partner che glielo consente.
Vivo in Germania ormai da 13 anni e il senso del sacrificio non sanno proprio cosa sia, hanno un'ossessione di vivere bene che per loro significa lavorare poco.
È l'esatto opposto della mentalità americana, qui Trump viene considerato come un'aberrazione.
Io non penso che Vw sia rappresentativa del malessere economico tedesco in generale ma l'azienda di Wolfsburg mostra bene i limiti in cui il principale scopo di un gruppo sia la felicità dei dipendenti (quelli tedeschi, gli altri si possono allegramente fregare).


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MessaggioInviato: mer gen 15, 2025 7:24 pm 
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https://youtu.be/LQN6Q1TAln4?si=Vammj67Gwn1lhdAn

Interessentantissima intervista dell’ex ceo di Vw Matthias Müller, in carica dal 2015 al 2018, negli anni nerissimi del diesel gate.
Muller era ritenuto un moderato, di scuola piechiana ma sicuramente molto più alla mano di Winterkorn.
Durante i suoi decenni di lavoro al Wolfsburg non aveva mai fatto dichiarazioni pubbliche contro i sindacati o il governo della bassa Sassonia.
Probabilmente adesso non ha più alcun legame con il suo storico datore di lavoro e e può permettersi di fare alcune dichiarazioni pesanti.
Muller ha detto chiaramente che l’ eccessivo ruolo del sindacato e dalla politica sta strozzando l’azienda.
Ha citato molto esempi in cui gli interessi del sindacato hanno forzato l’azienda a fare scelte antieconomiche che hanno pesato per anni.
Nel 2018 fu annunciata la conversione dell’impianto di Zwickau per produrre i primi modelli su piattaforma MEB.
Inizialmente era stato deciso di iniziare la produzione dei modelli BEV di prima generazione a Wolfsburg ma i mostruosi costi di lavoro richiedevano tagli salariali (Muller fornisce la cifra di 80 € all’ora rispetto a 30-40 euro dei concorrenti non tedeschi in Europa), dato che non c’era nessuna disponibilità alla moderazione salariale il sindacato impose un mega investimento nell’impianto sassone con la promessa che entro il 2024 gli operai locali potessero passare al contratto dell’ex Germania ovest, ben più caro.
Riguardo ad Emden fu la Cavallo che impose di portarvi due prodotti in modo da saturare l’impianto e mantenere 4500 dipendenti, mentre Vw aveva già pagato più di 2000 prepensionamenti per ridurre la capacità produttiva.
In più, sempre il sindacato è riuscito ad imporre l’assunzione di dipendenti per Cariad appartenenti all’Ig Metall.
Già dai primi anni 90 era risaputo che il numero di dipendenti di Volkswagen nelle fabbriche tedesche era eccessivo, nonostante quattro ristrutturazioni di fila il numero è rimasto costante, Vw a spesso l’equivalente di 7 miliardi di euro per ridurre il numero di dipendenti ma i sindacati riuscirono sempre a imporre la sanzione di nuovi. In pratica, il blocco del turn-over era impossibilitato.
Secondo Muller, senza la fine dell’influenza nella bassa Sassonia Volkswagen non ha futuro.


Ultima modifica di daimlerchrysler il mer gen 29, 2025 6:29 pm, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: sab gen 18, 2025 1:36 pm 
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VOLKSWAGEN
VW Group’s Cupra plots U.S. debut with big assist from Penske


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Cupra’s City Garage in Istanbul.
Cupra plans to open City Garages, like this showroom in Istanbul, in the U.S. along the East and West Coasts as well as the Sun Belt. (CUPRA)
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By:
Jack Walsworth
January 17, 2025 04:00 PM
Cupra’s bold ambitions to enter the U.S. market call for a new model designed specifically for the region and built in North America, a variety of powertrains and a heavy dose of Spanish style.

But to attract American consumers, a daunting challenge for any new brand, even those from Europe, Cupra plans to lean heavily on an exclusive retailer in one of the world’s largest dealership groups: Penske Automotive Group.

Sign up to get our afternoon video email. The video focuses on a new topic in the news each day.

Cupra, one of two brands Volkswagen Group intends to launch in the United States this decade along with Scout, was carved out of Spain’s Seat marque and became a standalone brand in 2018. Seat and Cupra are led by CEO Wayne Griffiths.

Cupra’s global sales rose 7.5 percent in 2024 to 248,100, with double-digit growth in the U.K., France, Poland, Denmark and Mexico.

The brand’s lineup, made up of hatchbacks, crossovers and a wagon, has been particularly successful with younger shoppers.

Griffiths and other VW executives believe Cupra’s blend of style and VW technology can translate to success in the U.S.

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Griffiths, a 35-year VW Group veteran, has held a variety of positions during his automotive career and was first introduced to Roger Penske while at Audi. He speaks with admiration for Penske and said there’s a lot of trust between VW Group executives, including CEO Oliver Blume, and the retail and racing legend known as The Captain.

VW brand CEO Thomas Schäfer, left, Penske Automotive CEO Roger Penske, and Seat and Cupra CEO Wayne Griffiths, right, alongside Cupra vehicles in Los Angeles.
From left: VW brand CEO Thomas Schäfer, Penske Automotive CEO Roger Penske and Seat and Cupra CEO Wayne Griffiths alongside Cupra vehicles in Los Angeles (CUPRA)
Cupra and Penske Automotive announced in November they were in preliminary talks about a partnership. The talks, Griffiths said, are well advanced and the two companies hope to reach a formal agreement in 2025.

Griffiths spent nearly a full day with Penske and his team, alongside Cupra executives, in November visiting Penske Automotive stores in Orange County, Calif.

Cupra executives went back to Spain impressed by the variety of brands Penske represents, the group’s service capability and attention to detail.

“We think we could add value to their family of brands but doing it in a different way and doing it in a Cupra way,” Griffiths said.

Cupra has dispatched one of its top executives, Bernhard Bauer , to Michigan to work closer with officials at Penske Automotive’s headquarters, Griffiths said. Bauer is managing director of Cupra USA and was previously managing director of Cupra Germany, the brand’s largest market, where sales rose 12 percent to 80,700 last year.

Griffiths said Cupra will operate outside of Volkswagen Group of America and will maintain its own headquarters.

Cupra’s City Garage in Madrid.
Cupra’s showrooms are called City Garages and include this one in Madrid. The company believes its Spanish style will be a draw with U.S. customers. (CUPRA)
Cupra will not go direct-to-consumer

Unlike Volkswagen Group’s Scout Motors startup, which plans to sell directly to consumers, a move likely to draw legal challenges from VW and Audi dealers, state dealership groups and the National Automobile Dealers Association, Cupra will not go down the same road.

Cupra plans to partner with Penske to open what it calls Cupra City Garages, essentially showrooms, along the East and West Coasts and throughout the Sun Belt. A Cupra spokesperson said no final decision has been made in terms of who will own any potential garage.

Griffiths said the U.S. garages will launch in phases with an initial group of around 20 sites. Cupra operates garages in Mexico City, Sydney, Berlin, Paris, Madrid and Istanbul, among other cities.

Consumers will purchase vehicles from Penske and Griffiths said there will be an emphasis on online or digital transactions. Cupra will lean on Penske’s expertise with after-sales and service, Griffiths said, but no decisions have been made on what form that will take.

“We will have the advantage that we can hit the ground running if we do the deal with Penske because they have the footprint and they’re very fast,” Griffiths said. “We’re not starting from scratch and we’re not naive enough to think that we’re going to go to the U.S. and set up our own sales distribution channels.”

Morningstar analyst David Whiston said Penske’s large size, along with its formidable credit lines and access to Wall Street money, would benefit any new brand in the U.S.

“It’s a really good partner for an OEM because you trust Roger [Penske] and his team that they’re going to invest in the brand properly and they’ll treat your customers properly,” Whiston said.

Griffiths said Penske’s reputation for stellar customer service and after-sales gives him a lot of confidence in Cupra’s U.S. prospects.

Penske topped the U.S. public auto retail category in an annual study of online customer sentiment by Reputation and its stores dominate Automotive News' Best Dealerships To Work For list.

“I’m not worried about the distribution at all,” Griffiths said.

Cupra Terramar
Cupra is still deciding which of its vehicles will be available in the U.S. market. Its hatchbacks, crossovers, including the Terramar, shown, and a wagon have been particularly successful with younger shoppers in Europe. (ANGEL GARCIA/BLOOMBERG)
Cupra to offer U.S.-specific product

Cupra’s products for the U.S. are top of mind, however.

Griffiths said when Cupra began crafting a strategy two years ago to target the U.S., the intention was to enter as an electric vehicle brand.

Those plans have changed.

Griffiths said Cupra will need internal combustion engine and plug in-hybrid powertrains as well as an EV at some point.

At least one vehicle will be created specifically for the U.S. market and will be built at a VW Group plant in North America, Griffiths said. Another vehicle could come from Europe.

Griffiths said the design of Cupra models will not change when the brand launches stateside, but the U.S. focused vehicle will be bigger to satisfy American tastes. The unnamed vehicle will also be exported and sold outside of the U.S., Griffiths said.

Pricing for the Terramar crossover, one of Cupra’s newest products, starts at around £37,605 or $46,027 .

Griffiths said Cupra is aiming to make a final decision on which products it’ll market in the U.S. in the first quarter. Once the U.S. product lineup is formalized, Cupra will also decide which plant it’ll use, Griffiths said.

“We need to speed up now, make some big decisions around the product, which are the difficult ones, because that’s where all the money is and the big investments,” Griffiths said. “We have a clear plan on how we would want to enter the market with a selective approach and with an exclusive agreement with the Penske organization.”

VW Group is counting on Cupra, and Scout, to grow its U.S. market share, a lingering challenge for the automaker.

“We think we have some potential with all the new cars entering into the market,” Blume told journalists at CES this month.

Griffiths said Cupra plans to launch with one vehicle. A second vehicle should follow within a year. Cupra’s challenge is to reach critical mass and volume quickly, Griffiths said, to justify U.S.-related investments, including the U.S. specific vehicle.

Griffiths envisions U.S. sales of around 100,000 a year as a medium-term target.

“Our ambition is not to become a volume player in the U.S. market,” Griffiths said. “Our ambition is to be a brand, a special brand, design brand from Barcelona that is something very special and unique for customers who want to be individual.”


La pianificazione dello sbarco di Cupra sul mercato nordamericano sta procedendo abbastanza rapidamente.
Le trattative con Penske dovrebbero risultare in un accordo entro il primo semestre del 2025. La gamma non è ancora decisa però ci saranno almeno due SUV, uno l’erede della Formentor e un altro più grande. Uno dei due modelli verrà prodotto nell’impianto di Chattanooga.
Io rimango molto scettico di questo piano strategico, Volkswagen con cinque brand negli Stati Uniti ha appena il 4,7% del mercato, entro il 2028 ci saranno sette brand. E’ comprensibilissimo il desiderio del colosso tedesco di espandersi nel Nord America, dato il crollo sul mercato cinese,però è ormai
dagli anni 80 che il gruppo tedesco cerca il rilancio del mercato americano, il diesel gate è stato il frutto avvelenato del fallimento della strategia svelata nel 2007.


Ultima modifica di daimlerchrysler il sab gen 18, 2025 11:32 pm, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: sab gen 18, 2025 6:00 pm 
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Ma ad esempio per Formentor, che ci metteranno come motore se il più grosso è il 2.5 della VZ?
Un motore così piccolo per il mercato americano non lo vedo molto interessante.

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Molte C-suv negli usa sono solo a 4 cilindri.
Il 5 cilindri verrà a breve cancellato.
Inizialmente il suv di segmento D era previsto esclusivamente elettrico il gruppo ha ripensato questa strategia per il mercato nordamericano.


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MessaggioInviato: gio gen 23, 2025 7:09 pm 
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https://www.manager-magazin.de/unterneh ... da22b8a574

Lungo articolo di Manager Magazin sul giro di boa di Blume alla testa di Vw.
Nel 2022 le dimissioni di Diess avvennero per diversi motivi ma Blume si è dovuto focalizzare principalmente su 3 aspetti.

1) il crollo nel mercato cinese. Blume ha visto un collasso delle quote perché Vw aveva sviluppato modelli MEB decisamente troppo cari rispetto alla concorrenza cinese.

2) il disastro Cariad, Blume ha cancellato il target di Diess di raggiungere il 65% di sviluppo software in house.
Inizialmente ha deciso di affidarsi maggiormente a diversi fornitori poi ha fatto un ulteriore passo pagando a caro prezzo le cooperazioni in Cina e negli Stati Uniti con Rivian. I ritardi nello sviluppo dei prodotti sono costati decine di miliardi. Il software acerbo delle prime MEB è costato il favore di moltissimi clienti.

3) I mostruosi costi fissi delle fabbriche tedesche.

Poco più di un mese fa è stato firmato l'accordo con i sindacati tedeschi e il giudizio quasi unanime è che il management abbia concesso troppo. A parte la chiusura di due piccole fabbriche (osnabrück e dresda) in realtà rimane una struttura industriale sovradimensionata. In linea teorica Volkswagen dovrebbe ridurre la capacità produttiva di circa del 25% (una riduzione prevista di 750.000 unità all'anno) eppure già adesso si è capito chiaramente che sarà un processo estremamente lungo, complesso e costoso. Daniela cavallo ha rivelato che ci sarà una rivistazione dei target ogni trimestre e che saranno necessarie trattative per ogni impianto. In pratica sta già spargendo grossi quantità di sabbia negli ingranaggi.
Non è un caso che le famiglie Porsche pieffe siano molto nervose per raccordo e che la loro fiducia nei confronti di Blume sia scesa parecchio.
Intanto il CEO die Volkswagen ha rivelato di voler vedere una Volkswagen più agile, quindi di dimensioni ridotte, sta facendo lobby per investimenti più ridotti con una semplificazione della struttura societaria.
Oltre a ciò Blume sembra ispirarsi alla concorrenza cinese anche dal punto di vista dell'utilizzativo, si è parlato apertamente della possibilità che i cinesi possano comprare alcuni impianti di dischi di Volkswagen, ipotesi del tutto campata in aria.
Bisogna dare atto a Blume di aver aggredito i problemi strutturali del gruppo ma per essere sicuri che avranno successo bisognerà ancora aspettare almeno altri due tre anni.
A breve verrà annunciata la cessione di un pacchetto azionario di Traton, dovrebbe portare circa due miliardi di euro di liquidità.


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MessaggioInviato: gio gen 23, 2025 8:24 pm 
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Vw ha annunciato che i costi per le multe in Europa nel 2025 sarà pari a circa 1,5 miliardi di euro.


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MessaggioInviato: ven gen 24, 2025 8:34 am 
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Aumenteranno i listini, abbasseranno ulteriormente la qualità delle auto e vedranno di rientrare...

Ogni tanto ripenso ai sedili di velluto delle Golf anni 80/90, dopo 25 anni sono ancora belli.

Quelli di adesso non penso dureranno altrettanto, anche se dovremo tenerci un'auto almeno 15 anni visto i prezzi del nuovo. Torneranno di moda i coprisedili :ridi :ridi

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Tranquillo, alla A4 del 2000 rifeci 2 volte quello del guidatore perché si strappava per il sali scendi ...

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Subaru_AWD ha scritto:
Aumenteranno i listini, abbasseranno ulteriormente la qualità delle auto e vedranno di rientrare...

Ogni tanto ripenso ai sedili di velluto delle Golf anni 80/90, dopo 25 anni sono ancora belli.

Quelli di adesso non penso dureranno altrettanto, anche se dovremo tenerci un'auto almeno 15 anni visto i prezzi del nuovo. Torneranno di moda i coprisedili :ridi :ridi




Pagheremmo molto di più per avere molto di meno.
Nel 2017 pagavamo 15.000 euro per un’utilitaria base, nel 2027 pagheremo minimo 27.000 euro per una BEV con dotazione scarsissima ed al massimo 300 km di autonomia.


https://www.quattroruote.it/news/indust ... inesi.html

Articolo di Quattroruote che cita manager Magazin, Vw starebbe pensando di portare un concorrente cinese nelle proprie fabbriche tedesche. L’esempio sarebbe Leapmotor con Stellantis. Apriamo sempre di più le porte al nemico.


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https://www.manager-magazin.de/unterneh ... db8af5d1f6

Due importanti manager del gruppo Volkswagen, Döllner ( Ceo di Audi) e Powells ( CFO del marchio Vw) hanno confermato al Financial Times l’indiscrezione di manager Magazin, secondo cui il gruppo Volkswagen sarebbe interessato a far entrare gruppi cinesi nel mercato europeo, facendo utilizzare loro i propri impianti tedeschi.
Secondo manager magazin ci sarebbero state già trattative per l’impianto di Emden, non andate a buon fine a causa degli enormi costi di produzione.
Sarebbe una rivoluzione copernicana, però Blume sta già preparando il management e gli azionisti ad un possibile cambiamento radicale.
Le decisioni prese tra il 2023 ed il 2024 hanno sancito che Volkswagen appalterà gran parte dello sviluppo software ad aziende terze, di cui non ha il controllo.
In tal modo, dovrebbero ridursi in maniera significativa gli investimenti che Volkswagen non può più permettersi come prima.
D’altra parte, perdi il controllo del tuo destino, spesso viene citata la scelta di Nokia di utilizzare Windows Phone come sistema operativo, i finlandesi avevano scelto il sistema operativo sbagliato e avevano perso il controllo del loro futuro.


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MessaggioInviato: mer gen 29, 2025 6:34 pm 
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https://www.automobilwoche.de/autoherst ... e-bei-audi

Trattative tra il sindacato e il management di Audi sono in corso per la riduzione dei posti di lavoro. Come nel caso di Volkswagen le cattive abitudini non tramontano mai. Solo nel 2019 Audi aveva mandato in prepensionamento quasi 9000 dipendenti tedeschi ma il sindacato è riuscito a forzare l’assunzione di altri 8000 operai.
Quindi sono di nuovo costretti a tagliare i costi, beninteso la fabbrica di Bruxelles l’hanno chiusa senza troppi riguardi.
Audi è a fortissimo rischio dei dazi che Trump potrebbe introdurre, per questo una produzione degli Stati Uniti viene attualmente vagliata, potrebbe avvenire o nell’impianto di Volkswagen di Chattanooga oppure in quello di Scout.
Naturalmente ciò potrebbe esacerbare la sovraccapacità produttiva in Germania, gli incentivi di Biden/ I dazi di Trump portano allo stesso risultato, un indebolimento delle strutture produttive in Europa.


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MessaggioInviato: gio gen 30, 2025 4:13 pm 
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BERLIN (Reuters) - Concerns are growing among Volkswagen's board members that sweeping cuts agreed with unions late last year will not be enough to turn around the struggling carmaker's core brand, the Handelsblatt business daily reported on Thursday.

The expectation is that further cost-saving measures will be needed beyond the agreed job cuts, the report said, citing sources familiar with the matter.

Handelsblatt also reported that the company would push back its profitability target, aiming for a 6.5% margin in three to four years, rather than by then end of next year.

A spokesperson for Volkswagen declined to comment on the report.

In December, Europe's top carmaker averted mass strikes with a deal to cut more than 35,000 future job cuts, seeking to regain ground from cheaper Chinese rivals amid weak demand in Europe and a slower-than-expected adoption of electric vehicles.



Della serie ce lo aspettavamo. Neanche un mese dopo dalla finalizzazione dell'accordo con i sindacati cioè c'è la necessità di tagliare ulteriormente i costi al marchio Volkswagen. Se sulla carta il taglio di ben 35.000 posti di lavoro sembra enorme in realtà ci sono fortissimi dubbi sul vero numero di dipendenti che lasceranno Volkswagen. In più il taglio del personale viene spalmato su più anni e i risparmi sono necessari adesso e non tra sei anni.
È chiaro che Volkswagen deve ridurre le proprie dimensioni e anche i propri costi, la domanda è se riuscirà a farlo abbastanza celermente.


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MessaggioInviato: dom feb 02, 2025 8:40 am 
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https://www.handelsblatt.com/unternehme ... 05010.html

Ormai sono mesi che si rincorrono voci sulla crisi di Porsche Ag.
A breve avverrà il licenziamento del direttore finanziario nonché del direttore delle vendite del marchio, il cfo aveva grosse ambizioni, persino di diventare amministratore delegato di Porsche. Le critiche ad Oliver Blume tenderanno ad aumentare dato che la ristrutturazione di Volkswagen procede lentamente ma ci sono vari focolai di crisi come Porsche ed Audi.
Ad Ingolstadt già ci sono scontri per i nuovi tagli.


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MessaggioInviato: lun feb 03, 2025 5:30 pm 
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Less than two years ago, Audi announced it was renaming its model range to clearly separate full-electric and internal-combustion engine cars, with odd numbers signifying ICE cars and even numbers BEVs.

Now, the Volkswagen group premium brand has reconsidered that idea.

Audi is returning to its old naming convention, with numbers referring to the segment size preceded by the letter A for “low floor,” such as a traditional sedan, and the letter Q for a “high floor,” or SUV.

Within a specific model, “avant” indicates a station wagon and “sportback” a fastback design.

“The previous distinction between electric vehicles and models with combustion engines according to their number no longer applies,” Audi said Feb. 3.

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Powertrains will be identified with “E-tron” for BEVs and engine codes such as TFSI for gasoline and TDI for diesel, with an “e” added for plug-in hybrids.

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Kerrigan Advisors’ 2024 Dealer Survey Reveals Majority of Dealers Have Positive Outlook On Dealership Valuations in 2025
Kerrigan Advisors’ proprietary annual Dealer Survey of more than 635 dealers reveals that the majority of respondents maintain a positive outlook on valuations in 2025, driven by projected sales growth in new hybrid vehicle sales and fixed operations. The survey also queried dealers on their outlooks and acquisition preferences by franchise.
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For example, the new A6 Avant TFSI is the gasoline-engine version of Audi’s large station wagon, while the A6 Avant E-tron is the BEV version. The A6, which will be launched in early March, will be the first new model to revert to the old system.

“S” and “RS” will still refer to performance variants.

Audi won’t retroactively change names of existing models

Marco Schubert, the Audi board member responsible for sales and marketing, said in a news release on Feb. 3 that the decision was “the result of intensive discussions and also follows the wishes of our customers as well as feedback from our international dealers.”

“Our nomenclature now provides all customers worldwide with an intuitive orientation in our portfolio,” Schubert said. “We choose the names of our models in a way that reveals size and positioning at first glance.”

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The A5, which does not have a full-electric version. Audi's previous midsize range was called A4. (AUDI)
The change has the potential to increase confusion, however, at least temporarily: Models that received new names in the past two years will not be renamed retroactively, Audi said.

That means that the A5 sedan and A5 Avant, which had been A4 models before, will retain their names, even though the previous A5 was a standalone two-door coupe.

According to Audi’s German website, there are 81 models available, including all variants of body styles, and a single outlier to the naming convention, the E-tron GT, a four-door coupe-style full-electric sedan.

Audi is not the only automaker struggling with how — or even whether — to distinguish EVs and ICE-based models. BMW has mostly settled on “i” plus a number, but it still has the iX large electric SUV in its lineup, alongside the logically named i7.

Mercedes used “EQ” for EVs, but at the moment, some of its EVs such as the EQB compact SUV are derivatives of existing ICE models, while others including the EQE are standalone models.

Among mainstream automakers, VW has regularized its EV names with the ID series, while Renault’s electric models bear their own names and body styles, with no crossover to ICE models.

Segnale pesante ma indiretto di come il radioso futuro elettrico non sia più così roseo. Già alla fine del decennio scorso Audi aveva deciso che le elettriche avrebbero preso il nome delle classiche A4-A6-A8 mentre per una generazione le ICE avrebbero preso i numeri dispari per poi sparire.
Audi ha cancellato queste denominazioni, rimarranno A6 e A8, per distinguere tra ICE e BEV si dovrà guardare alla sigla TFSI oppure Etron.

https://www.quattroruote.it/news/nuovi- ... ra_a6.html


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MessaggioInviato: lun feb 03, 2025 5:36 pm 
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Non è un problema SOLO di AUDI o VW, ma resto davvero basito, ancora, di come tutti abbiano totalmente cannato le previsioni di una grandezza cosi enorme.... Davano per scontato che il mercato assorbisse le elettriche quasi integralmente ? Possibile che nessuno si sia fermato un attimo a riflettere che i segnali in tal senso erano tutti assolutamente negativi?

"Lemmings" non è la parola giusta ma è la prima che mi viene in mente...

_________________
Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)


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MessaggioInviato: lun feb 03, 2025 5:41 pm 
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Dannatio ha scritto:
Non è un problema SOLO di AUDI o VW, ma resto davvero basito, ancora, di come tutti abbiano totalmente cannato le previsioni di una grandezza cosi enorme.... Davano per scontato che il mercato assorbisse le elettriche quasi integralmente ? Possibile che nessuno si sia fermato un attimo a riflettere che i segnali in tal senso erano tutti assolutamente negativi?

"Lemmings" non è la parola giusta ma è la prima che mi viene in mente...



Soprattutto a quei prezzi, ricordatevi che nella testa dei vari ceos gli automobilisti europei avrebbero comprato nell’anno domini 2025 circa il 25% di vetture BEV, nel 2018 non dissero una parola di contestazione alla commissione europea.


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MessaggioInviato: lun feb 03, 2025 5:46 pm 
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daimlerchrysler ha scritto:
Dannatio ha scritto:
Non è un problema SOLO di AUDI o VW, ma resto davvero basito, ancora, di come tutti abbiano totalmente cannato le previsioni di una grandezza cosi enorme.... Davano per scontato che il mercato assorbisse le elettriche quasi integralmente ? Possibile che nessuno si sia fermato un attimo a riflettere che i segnali in tal senso erano tutti assolutamente negativi?

"Lemmings" non è la parola giusta ma è la prima che mi viene in mente...



Soprattutto a quei prezzi, ricordatevi che nella testa dei vari ceos gli automobilisti europei avrebbero comprato nell’anno domini 2025 circa il 25% di vetture BEV, nel 2018 non dissero una parola di contestazione alla commissione europea.


Il fatto che già in un'azienda come la mia ( Giapponese), che al confronto di questi Colossi è una pulce... si fanno previsioni su basi quinquennali e decennali ma praticamente ogni 3 mesi ci sono riunioni e feedback continui per monitorare l'andamento ed eventualmente pianificare revisioni, contromisure eccetera eccetera...


Questa gente dell'Automotive mi da l'idea di esser venuta giù con la piena..... :briaco

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Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)


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MessaggioInviato: lun feb 03, 2025 6:53 pm 
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Dannatio ha scritto:
Non è un problema SOLO di AUDI o VW, ma resto davvero basito, ancora, di come tutti abbiano totalmente cannato le previsioni di una grandezza cosi enorme.... Davano per scontato che il mercato assorbisse le elettriche quasi integralmente ? Possibile che nessuno si sia fermato un attimo a riflettere che i segnali in tal senso erano tutti assolutamente negativi?

"Lemmings" non è la parola giusta ma è la prima che mi viene in mente...

Nessuno... in realtà i giappi sono stati ben attenti a lasciare la strada vecchia per quella nuova: il buon Akyo Toyoda sostiene da tempo che il mercato e la tecnologia BEV siano assolutamente lontani dall'essere pronti per la transizione, ed infatti la sua ditta continua con il sorriso e con profitto a vendere fior di HEV con qualche accenno di PHEV, senza contare le ICE nude e crude nei mercati in cui ancora tirano bene.


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MessaggioInviato: mar feb 04, 2025 9:32 am 
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mjazz ha scritto:
il buon Akyo Toyoda sostiene da tempo


Con annesse e sonore pernacchie che in tanti sarebbe stato meglio si fossero tenuti per se.

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http://www.teamtoyota4x4forum.org/


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MessaggioInviato: gio feb 06, 2025 5:20 pm 
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https://www.manager-magazin.de/unterneh ... a5ab96aa58

Articolo di manager magazin sulla crisi di Audi.
L’amministratore delegato Döllner è arrivato circa un anno e mezzo fa, non sta riuscendo nella missione di raddrizzare rapidamente la situazione.
Döllner proviene da Porsche, è risaputo che tra i due marchi premium della galassia di Volkswagen non corra ottimo sangue.
Attualmente sono in corso trattative con il sindacato per il taglio di 8000 posti di lavoro più l’esternalizzazione di altri 1500, i posti a rischio non riguardano la produzione dato che già a fine 2019 ne furono tagliati 8000.
L’attuale crisi di Volkswagen è anche dovuta alla ridotta redditività che Audi porta a casa, insieme alla cronica debolezza del marchio Volkswagen e dei nuovi problemi di Porsche la situazione sta diventando tossica.
Döllner è molto attento alla riduzione dei costi, le sinergie con il marchio Porsche per ora non hanno portato a grandissime risultati.
Il ceo di Audi avrebbe proposto che il marchio con i quattro anelli sviluppi e produca una nuova generazione di Macan ICE, una decisione dovrebbe arrivare entro la fine del primo semestre.
Il progetto di offrire una coupé Audi elettrica sulla base della Porsche 718 si sta rivelando molto costosa.
In più da ormai quasi 10 anni Audi ha perso moltissime quote di mercato sul mercato cinese, prima a vantaggio di Mercedes BMW ed adesso a vantaggio dei marchi cinesi.
Anche qui i progressi sono molto limitati. Audi ha dovuto posticipare di quasi un anno la Q6 perché si è trovata costretta a compare batterie di BYD e software da aziende in cinesi per cercare di competere.


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