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MessaggioInviato: mar apr 15, 2025 12:39 pm 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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Che i cinesi abbiano deciso di cacciare i costruttori non cinesi dal mercato locale è innegabile. Se Vw riesce a non crollare ulteriormente sarà un miracolo.
Quello che è preoccupante dal punto di vista dei costi è la divergenza nello sviluppo software tra Cina e Occidente.
In pratica vw deve e dovrà sviluppare 2 sistemi software.


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MessaggioInviato: mer apr 16, 2025 9:09 am 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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https://www.autonews.com/volkswagen/an- ... date-0415/

Nonostante la schizofrenica politica dei dazi di Trump Cupra sta ancora perseguendo i piani di sbarco negli Stati Uniti che dovrebbero concretizzarsi nel 2030.
Sono previsti due SUV, l’idea di offrire il marchio solo con modellini elettrici è stata abbandonata.
Almeno uno dei 2 crossover sarà prodotto nella fabbrica di Chattanooga.
Secondo il capo del marketing del marchio spagnolo, c’è sicuramente spazio negli Stati Uniti per un marchio con forte caratterizzazione sportiva.
Io onestamente ho dubbi enormi. Il gruppo Volkswagen da decenni tenta di migliorare la propria posizione negli Stati Uniti con risultati più o meno risibili.
Cupra non offrirebbe nulla di differente dagli altri marchi del gruppo che deve investire in modo massiccio per lanciare il marchio Scout.
Intanto il marchio Volkswagen continua ad avere una gamma incompleta.
Invece di sprecare soldi con Cupra negli USA dovrebbero dedicarsi a migliorare la competitività dei marchi esistenti.


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MessaggioInviato: mer apr 16, 2025 9:21 am 
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Iscritto il: lun lug 24, 2006 7:51 pm
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daimlerchrysler ha scritto:
https://www.autonews.com/volkswagen/an-cupra-us-plans-update-0415/

Nonostante la schizofrenica politica dei dazi di Trump Cupra sta ancora perseguendo i piani di sbarco negli Stati Uniti che dovrebbero concretizzarsi nel 2030.
Sono previsti due SUV, l’idea di offrire il marchio solo con modellini elettrici è stata abbandonata.
Almeno uno dei 2 crossover sarà prodotto nella fabbrica di Chattanooga.
Secondo il capo del marketing del marchio spagnolo, c’è sicuramente spazio negli Stati Uniti per un marchio con forte caratterizzazione sportiva.
Io onestamente ho dubbi enormi. Il gruppo Volkswagen da decenni tenta di migliorare la propria posizione negli Stati Uniti con risultati più o meno risibili.
Cupra non offrirebbe nulla di differente dagli altri marchi del gruppo che deve investire in modo massiccio per lanciare il marchio Scout.
Intanto il marchio Volkswagen continua ad avere una gamma incompleta.
Invece di sprecare soldi con Cupra negli USA dovrebbero dedicarsi a migliorare la competitività dei marchi esistenti.


Cupra tiene ancora in magazzino la Born col frontale del nuovo corso Cupra, così da fermare qualunque interesse nell'acquisto della versione attuale. E non si sa bene quando la presenteranno ufficialmente.

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Seat Leon 1.4 E-Hybrid Phev 204 cv


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MessaggioInviato: mer apr 16, 2025 9:34 am 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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Io non sono certissimo del successo di Cupra, il gruppo Vw ha tutto l’interesse a fare grancassa per alimentare ulteriore crescita.
In Europa comunque possiamo dire che sta trovando il suo spazio, negli USA l’impresa mi sembra disperata.


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MessaggioInviato: mer apr 16, 2025 10:59 am 
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Iscritto il: dom mar 12, 2006 2:41 pm
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daimlerchrysler ha scritto:
Io non sono certissimo del successo di Cupra, il gruppo Vw ha tutto l’interesse a fare grancassa per alimentare ulteriore crescita.
In Europa comunque possiamo dire che sta trovando il suo spazio, negli USA l’impresa mi sembra disperata.


i numeri dicono che sta andando bene.
E dopo due settimane e 2000 km di terramar (phev 204 cv) posso parlarne solo bene.
Poi pure loro hanno i prodotti sfigati (born e leon)


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MessaggioInviato: mer apr 16, 2025 11:11 am 
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Iscritto il: lun lug 24, 2006 7:51 pm
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Dovrebbero darmi 3 giorni Terramar e poi Born.
Diciamo che su Born a 32k ti porti a casa una macchina super full, a 34k quella con la batteria grossa (lasciando perdere la VZ che è un furto). Con un sistema di infortainment decisamente più moderno.
Peccato che appunto Born ha il restyling già pronto da un anno e non lo cacciano fuori. Così il possibile cliente guarda altrove, per non trovarsi l'auto vecchia appena comprata.
L'importante è sponsorizzare il padel.

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MessaggioInviato: mer apr 16, 2025 11:37 am 
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Iscritto il: lun mar 13, 2006 5:26 pm
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Temprone ha scritto:
E dopo due settimane e 2000 km di terramar (phev 204 cv) posso parlarne solo bene.



Con 2,68 di passo 10/15 anni fa l'avremmo bastanota per la scarsa abitabilità :sdentato

Bei tempi quando ci si scannava anche sul passo :angelo

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MessaggioInviato: mer apr 16, 2025 11:45 am 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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Temprone ha scritto:
daimlerchrysler ha scritto:
Io non sono certissimo del successo di Cupra, il gruppo Vw ha tutto l’interesse a fare grancassa per alimentare ulteriore crescita.
In Europa comunque possiamo dire che sta trovando il suo spazio, negli USA l’impresa mi sembra disperata.


i numeri dicono che sta andando bene.
E dopo due settimane e 2000 km di terramar (phev 204 cv) posso parlarne solo bene.
Poi pure loro hanno i prodotti sfigati (born e leon)


La domanda strategica è se Cupra possa sostituire in toto Seat e se Cupra possa essere nel lungo termine redditizia.
Da decenni ormai la debolezza strutturale economica del marchio Volkswagen è nota, però ha fatto impressione vedere nei conti del 2024 che Skoda pur vendendo un quarto rispetto al marchio Volkswagen, riesce a realizzare più di 2 miliardi di utile, umiliando Wolfsburg.
Dato che per motivi politici, il marchio Volkswagen viene sempre salvato dalle necessarie ristrutturazioni, ci si chiede dove si possa risparmiare.
Per avere un futuro sicuro, Cupra deve dimostrare di essere solidamente redditizia, non un compito facile.


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MessaggioInviato: mer apr 16, 2025 12:05 pm 
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Iscritto il: mar gen 23, 2007 3:06 pm
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Località: Ginevra
daimlerchrysler ha scritto:
ci si chiede dove si possa risparmiare.


Smettendola di far roba a pile?

Chiedo, eh...

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Fiat Panda Hobby - 39 cavalli, sì, ma non per tonnellata :alastio:


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MessaggioInviato: gio apr 17, 2025 4:38 pm 
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https://www.manager-magazin.de/unterneh ... 165cca6538

Segni della follia delle regole anti co2 dell’Unione europea. Nei primi 3 mesi del 2025 le vendite delle BeV per quasi tutte le case automobilistiche (Tesla esclusa) sono aumentate in modo più che sospetto. La spinta tramite leasing e sconti e’ stata fortissima, naturalmente i costruttori perdono soldi nel produrre e vendere più BeV, si scavano la fossa da soli ma è meglio che pagare miliardi di multe.
Oggi Vw ha annunciato turni aggiuntivi per la produzione di Golf e Tiguan a Wolfsburg.
Improvvisamente è aumentata la domanda per le vetture ICE? Assolutamente no, Vw non rischia più multe e può produrre auto che i clienti vogliono.
Vw ha concordato 35.000 tagli, in buona parte in fabbriche che adesso faranno straordinari. Giustamente gli operai sono incavolati.
La capacità di martellarsi i c…. è semplicemente unica.


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MessaggioInviato: mar apr 22, 2025 9:36 am 
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https://www.automobilwoche.de/autoherst ... uropa-nach

Oliver Blume ha ammesso che Vw sta attivamente pensando di offrire i range extender in Europa. A breve verrà svelato il primo suv con questa tecnologia in Cina mentre le prenotazioni per i 2 modelli Scout (il suv e il pick up solo per il mercato nordamericano) sono al 90% range extender. Pensare che i furbastri volevano venderli solo elettrici, ti fa capire quali orrori stavano concependo a Wolfsburg.


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MessaggioInviato: mer apr 30, 2025 9:29 am 
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https://www.autonews.com/europe/ane-vw- ... lump-0430/

L'articolo riguarda i risultati trimestrali di Volkswagen, anche se tutti i costruttori hanno riportato dati economici peggiori delle aspettative e tutti hanno ritirato l'Outlook.
Le tariffe di Trump stanno sventrando il settore, ieri è stato annunciato un minimo alleggerimento ma servirà a poco.


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MessaggioInviato: ven mag 09, 2025 1:11 pm 
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https://torino.corriere.it/notizie/econ ... fxlk.shtml

Vw potrebbe mettere in vendita la Italdesign. Fu un acquisto voluto da Piech.


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MessaggioInviato: ven mag 16, 2025 5:51 pm 
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Future VW EVs will abandon the ID prefix and adopt more traditional names.
The news were shared by Volkswagen Brand Board Member Martin Sander.
The change will begin with the production version of the ID. 2all in 2026.
The German auto industry seems to be in the midst of an identity crisis. No, really. Mercedes has decided to ditch its EQ label for its EVs, BMW’s “i” series is about as consistent as a toddler on a sugar high, and Audi’s odd/even naming plan was clearly just a suggestion. Now, it’s Volkswagen’s turn to throw its own wrench into the mix and rethink its entire naming strategy.


More: Audi Ditches Odd-Even Naming Plan For ICE And EVs After Buyers Bamboozled

In an effort to simplify its lineup and make it more accessible, Volkswagen is planning to phase out the “ID” prefix that’s become synonymous with its electric vehicles. Starting as soon as 2026, the company intends to replace this alphanumeric branding with more traditional car names. Though details are still scarce, the change is meant to address growing confusion in the market around these designations.

The ID sub-brand was launched in 2017 with the concept version of the ID.3 hatchback, which later became the first production model in 2019. Over the years, VW expanded its offerings, introducing the ID.4, ID.5, and ID.6 SUVs (the latter available exclusively in China), the ID.7 sedan, and the ID. Buzz minivan. The brand had plans to further expand the ID lineup with the ID.1 city car and the ID.2 supermini by 2027, but it seems the game plan is now changing.

Shifting to Familiar Names

Martin Sander, a member of Volkswagen’s Board of Management responsible for Sales, Marketing, and After Sales, revealed during an interview with Auto und Wirtschaft that the company intends to return to using conventional names for its EVs. “The cars will get proper names again,” he said. “This will become apparent when we launch new models – neither the ID. 2all nor the ID. Every1 concepts will carry these names in production.”

Although Sander did not go into detail, Volkswagen has previously indicated that established nameplates might make their way into the EV world. For instance, the upcoming ID.2, set for launch in 2026, could adopt the Polo name, celebrating the model’s 50th anniversary this year. Meanwhile, the ID.1, expected in 2027, could take inspiration from previous names like Lupo, Fox, or Up!, or even receive an entirely new name.

No More IDs, VW’s EVs Will Get Real Names
New Names, New Beginnings


Earlier this year, Kai Grünitz, Volkswagen’s Board Member for Technical Development, mentioned that starting in 2026, the ID models will undergo a significant facelift. This would be an ideal time for Volkswagen to start phasing in the new names for its existing EV models.

Volkswagen is also working on an electric version of the Golf, which is set to arrive toward the end of the decade, along with an electric T-Roc SUV. There’s a good chance that familiar nameplates like Passat and Tiguan will eventually be used for future electric vehicles. The challenge for Volkswagen, however, will be distinguishing the EV models from their internal combustion counterparts, which will remain in production for a few more years.

Big Sales Targets For EVs

When discussing Volkswagen’s EV sales, Sander expressed confidence, saying, “We are very satisfied with the demand. We have a high order backlog for the ID.3, and we’re already selling more ID.7s in Europe than Passats.” He also highlighted the ID. Buzz, noting that it “plays an incredibly important role for the brand, especially given the significant hype surrounding it in the U.S.”


More: VW’s 1 Millionth EV Is Here, But It’s Crushing Them

Sander also highlighted Volkswagen’s ambitious sales targets, particularly for the upcoming ID. 2all, which is expected to launch in Europe at a starting price of €25,000 ($27,900). “With the production version of the ID. 2all, we are entering a completely different price range,” he said.

The ID. Every1, scheduled for 2027, is projected to start at an even more affordable €20,000 ($22,300). Thanks to falling battery costs and cost-cutting measures, this price point is within reach. “Everything regarding costs is being scrutinized,” Sander emphasized, noting that Volkswagen will leverage new production methods to ensure the vehicle is profitable from the start.

No More IDs, VW’s EVs Will Get Real Names
The VW ID. Every1 concept.
According to Sander, the target price of the urban EV that will be produced in Portugal will be made possible thanks to the declining cost of batteries, and extensive cost-cutting measures: “Everything regarding costs is being scrutinized. We have to leave no stone unturned and will use new production methods. Everything we change now will bring us to the point where the car will be profitable. The entire company will benefit from what we learn from this vehicle. You can’t build a project like this on hope – instead, we rely on solid success figures and plans.”

Sander also remains confident that electric vehicles will outpace internal combustion engines, stating that VW is “convinced that electromobility will prevail because electric cars are the better product”.

What About China?

Finally, the VW Board Member also touched on the competitive landscape in China, where Volkswagen’s EVs, like the ID.7, are facing pressure from lower-priced competitors. Despite the tough market conditions, the company is focused on long-term growth. “We are not buying market share,” Sander said, “but investing in our long-term strategic goals.”

“The electric car market in China is extremely competitive on price; even new models are sometimes launched by competitors with deep discounts,” he told the publication. “This also presents a challenge for the ID.7, which has been so successful in other markets. However, in this difficult environment, we are not focusing on short-term market success, but rather pursuing a sustainable growth plan.”

More: VW’s Concepts Mark The Start Of 30 New Models For China’s EV Future

Volkswagen aims to strengthen its position in China starting in 2026 with a new generation of market-specific electric cars. “We are the clear market leader in China in the still highly profitable segment of vehicles with combustion engines,” Sander added. As part of its strategy, Volkswagen is gradually hybridizing its combustion engine portfolio, positioning itself to lead the transition to electrified vehicles in the region-



Il capo del marketing del marchio Volkswagen ha dichiarato chi le prossime elettriche non avranno più il nome ID.
Questa scelta era stata vocifera già qualche anno fa, però diversi alti manager tra cui lo stesso volume avevano detto che il suffisso sarebbe rimasto anche se accompagnato da nomi classici come ID Golf.
Nel 2016, oltre all’arrivo della versione di serie del concept ID 2 verranno svelati anche dei pesanti restyling per la ID3 e la ID4, chissà che nome riceveranno.


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MessaggioInviato: sab mag 17, 2025 8:59 am 
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https://www.handelsblatt.com/unternehme ... 19030.html

Ieri si è tenuto il consiglio annuale del gruppo Volkswagen, come al solito ci sono state le proteste di diversi azionisti minori per la struttura di governance piuttosto sui generis, non è una novità, anche dopo l’ingresso di Porsche nell’ azionariato Volkswagen continua ad essere pesantemente influenzata dai sindacati e dalla bassa Sassonia.
Molte critiche sono state rivolte nei confronti di Blume, che dal 2022 è allo stesso tempo amministratore delegato di Porsche AG e di Volkswagen Ag.
Le critiche sono secondo me piuttosto fondate, in circa tre anni i risultati di Porsche sono peggiorati in modo molto netto, la strategia che puntava esclusivamente sull’elettrico è stata umiliata dal mercato. In più in Cina il marchio sta perdendo quote in maniera drammatica, ben peggio degli altri marchi del gruppo.
L’articolo di Handelblatt si chiede quale sia il piano di Blume per il futuro. Il giornalista loda il manager per essere riuscito a risolvere il caos software e il crollo cinese, naturalmente Blume è riuscito a raddrizzare la barca (a caro prezzo), se la strategia sarà vincente lo si vedrà da dopo il 2026 per la Cina e da dopo il 2027 per il resto del mondo (la joint-venture tra Volkswagen e Rivian fornirà la base software per tutti i modelli del gruppo al di fuori della Cina).
La pressione competitiva dei marchi cinesi, nonché il ritardo nell’adozione delle BEV rendono la situazione di Volkswagen piuttosto complessa. Blume sta lavorando ad un piano di rilancio negli Stati Uniti che però per motivi storici ma anche data l’attuale presidenza Trump, risulta un mercato estremamente difficile per Volkswagen.
C’è da chiedersi se sia utile puntare risorse enormi con ridotte chances di successo.
Secondo me sarà interessante osservare l’andamento di Scout, Volkswagen con una presenza ridotta sta tentando l’offensiva in segmenti dove Toyota e Nissan si sono rotte le ossa mentre Honda e Hyundai-Kia neanche c’hanno provato.
Internamente anche Volkswagen si è decisa a fare lobbying contro la fine del motore a combustione nel 2035, anche se il nuovo Primo Ministro della bassa Sassonia, Olaf Lies, ha già urlato di essere contrario a questo cambio di strategia.


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MessaggioInviato: mar mag 20, 2025 7:51 am 
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https://www.quattroruote.it/news/indust ... resse.html

Audi ha confermato di essere in trattativa per cedere Italdesign. La casa di Ingolstadt preferirebbe cedere l'azienda italiana non ad un rivale, ci sono società di ingegnerizzazione che hanno espresso interesse. Italdesign ha generato ricavi superiori a 300 milioni di euro nel 2024 ed è redditizia.


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MessaggioInviato: gio mag 22, 2025 5:07 pm 
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https://www.manager-magazin.de/unterneh ... 46f40de681

Articolo di manager Magazin sulla situazione di Porsche AG.
Quando nel 2022 Porsche fu quotata in borsa era chiaro il desiderio di ricreare il successo di Ferrari. In poco più di 2 anni e mezzo il valore di Porsche è crollato del 45%.
Blume puntava ad una redditività del 20%, per il 2025 il target è del 6,5%.
Un problema enorme è che Porsche puntava ad uno shift verso le BEV molto rapido, nel 2019 sembrò folle a partire dal 2022 lanciare solo BEV (la Macan sarebbe dovuta arrivare in quell’anno), il management intorno a Blume si dimostrò molto convinto della scelta strategica.
Adesso di raccolgono i cocci.
La Macan è arrivata con 2 anni di ritardo, con costi di sviluppo molto più alti del previsto e vende malissimo. Una nuova Macan ibrida viene sviluppata ma non arriverà prima del 2028.
Sia Macan che Tayacan vendono in Cina molto meno delle attese. Blume ha addirittura detto che Porsche potrebbe non offrire più BEV in quel mercato, sarebbe un’ umiliazione non da poco.
Il personale verrà ridotto di 4.900 unità, sempre Vw style quindi con costosi pre pensionamenti.
La crisi di Porsche e di Audi rendono il risanamento del gruppo molto più complesso.


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MessaggioInviato: lun mag 26, 2025 11:10 am 
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https://www.corriere.it/economia/consum ... refresh_ce

Dieselgate, 4 ex manager Volkswagen condannati per frode: software truccati per i test sulle emissioni
Mara Gergolet, corrispondente a Berlino e Redazione Economia
8-10 minuti
di Mara Gergolet, corrispondente a Berlino e Redazione Economia

L’ex responsabile dello sviluppo dei motori diesel è stato condannato a quattro anni e mezzo di carcere. In Italia gli oltre 60mila consumatori che avevano aderito alla class action avranno un risarcimento

Si conclude con quattro condanne il più grande scandalo che ha coinvolto l’industria automobilistica tedesca. I manager della Volkswagen sono colpevoli di frode, ossia di aver truccato consapevolmente i test sulle emissioni, in quello che stato rinominato il «Dieselgate». E che, emerso nel 2015, ormai dieci anni fa, è stato un colpo micidiale alla reputazione e alle casse della Volkswagen.
Le pene

Due imputati hanno ottenuto pene detentive di diversi anni, altri due invece pene sospese. L’ex responsabile dello sviluppo dei motori diesel è stato condannato a quattro anni e mezzo di carcere. L’ex responsabile dell’elettronica di propulsione ha ricevuto due anni e sette mesi di reclusione. L’imputato più alto di grado, un ex membro del consiglio di sviluppo del marchio Volkswagen, ha ricevuto un anno e tre mesi di condanna sospesa, mentre un ex capo dipartimento è stato condannato a un anno e dieci mesi con la sospensione della pena. Si potrà fare appello, come ha ricordato il tribunale, contro la sentenza.

Fuori dal verdetto Winterkorn
E’ rimasto fuori da questo verdetto il grande capo della Volkswagen di allora, Martin Winterkorn, che oggi ha 78 anni. Il procedimento contro di lui è stato separato per motivi di salute. Un incidente, seguito da un ricovero ospedaliero, aveva interrotto il processo: le condizioni di salute di Winterkorn sarebbero molto precarie e non si sa se e quando potrà riprendere. All’epoca, Winterkorn era l’uomo più potente dell’industria automobilistica europea, e ha sempre negato ogni colpa e responsabilità.

Le tesi dell’accusa
Secondo l’accusa, gli ingegneri e i manager erano profondamente coinvolti nello sviluppo e nell’uso di software di manipolazione in milioni di veicoli. Siccome i veicoli diesel della Volkswagen non avrebbero superato i severi test Usa, gli ingegneri avevano manipolato i software: le emissioni di gas sul banco di prova erano risultate migliori rispetto a quello che poi sarebbe successo in condizioni reali, una volta che i veicoli fossero stati immessi su strada. Lo scandalo scoppiò nel settembre 2015, VW aveva ammesso presto di aver truccato i test negli Stati Uniti. Pochi giorni dopo, il Ceo Winterkorn si dimise. Ingentissime le multe americane. Il gruppo precipitò in una crisi senza precedenti che, secondo quanto dichiarato dalla stessa azienda, è costata alla VW finora circa 33 miliardi di euro.

Ma la questione non si chiude qui
Il verdetto comunque non mette fine al caso Dieselgate. Intanto, perché ci sarà il secondo grado. Gli imputati si sono mostrati combattivi in tutte le fasi, e si sono dichiarati «pedine» e «capri espiatori» di uno scandalo industriale miliardario. E poi perché sempre a Braunschweig — sede del tribunale che ha emesso la sentenza — si devono ancora completare quattro altri procedimenti, di livello inferiore, che coinvolgono in totale altri 31 imputati.

I risarcimenti in Italia
A distanza di dieci anni, in Italia gli oltre 60mila consumatori che avevano aderito alla class action, avranno invece un risarcimento. C’è una somma di 50 milioni da utilizzare a tal fine, grazie alla quale gli aventi diritto riceveranno una cifra massima di 1.100 euro ciascuno. Volkswagen si è impegnato a riconoscere, a coloro che accetteranno l’offerta transattiva, il pagamento degli importi


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MessaggioInviato: lun mag 26, 2025 11:23 am 
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Lo scandalo è scoppiato 10 anni fa ed i processi durano ancora. Winterkorn ritarda i processi a causa di una protesi d'anca che deve farsi impiantare da 2 anni :x


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MessaggioInviato: lun mag 26, 2025 11:36 am 
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mauro65 ha scritto:
https://www.corriere.it/economia/consumi/25_maggio_26/dieselgate-lo-scandalo-alla-volkswagen-quattro-ex-manager-dichiarati-colpevoli-di-truffa-2b8397f3-a862-497a-9ca3-fc4917c53xlk.shtml?refresh_ce

Dieselgate, 4 ex manager Volkswagen condannati per frode: software truccati per i test sulle emissioni
Mara Gergolet, corrispondente a Berlino e Redazione Economia
8-10 minuti
di Mara Gergolet, corrispondente a Berlino e Redazione Economia

L’ex responsabile dello sviluppo dei motori diesel è stato condannato a quattro anni e mezzo di carcere. In Italia gli oltre 60mila consumatori che avevano aderito alla class action avranno un risarcimento

Si conclude con quattro condanne il più grande scandalo che ha coinvolto l’industria automobilistica tedesca. I manager della Volkswagen sono colpevoli di frode, ossia di aver truccato consapevolmente i test sulle emissioni, in quello che stato rinominato il «Dieselgate». E che, emerso nel 2015, ormai dieci anni fa, è stato un colpo micidiale alla reputazione e alle casse della Volkswagen.
Le pene

Due imputati hanno ottenuto pene detentive di diversi anni, altri due invece pene sospese. L’ex responsabile dello sviluppo dei motori diesel è stato condannato a quattro anni e mezzo di carcere. L’ex responsabile dell’elettronica di propulsione ha ricevuto due anni e sette mesi di reclusione. L’imputato più alto di grado, un ex membro del consiglio di sviluppo del marchio Volkswagen, ha ricevuto un anno e tre mesi di condanna sospesa, mentre un ex capo dipartimento è stato condannato a un anno e dieci mesi con la sospensione della pena. Si potrà fare appello, come ha ricordato il tribunale, contro la sentenza.

Fuori dal verdetto Winterkorn
E’ rimasto fuori da questo verdetto il grande capo della Volkswagen di allora, Martin Winterkorn, che oggi ha 78 anni. Il procedimento contro di lui è stato separato per motivi di salute. Un incidente, seguito da un ricovero ospedaliero, aveva interrotto il processo: le condizioni di salute di Winterkorn sarebbero molto precarie e non si sa se e quando potrà riprendere. All’epoca, Winterkorn era l’uomo più potente dell’industria automobilistica europea, e ha sempre negato ogni colpa e responsabilità.

Le tesi dell’accusa
Secondo l’accusa, gli ingegneri e i manager erano profondamente coinvolti nello sviluppo e nell’uso di software di manipolazione in milioni di veicoli. Siccome i veicoli diesel della Volkswagen non avrebbero superato i severi test Usa, gli ingegneri avevano manipolato i software: le emissioni di gas sul banco di prova erano risultate migliori rispetto a quello che poi sarebbe successo in condizioni reali, una volta che i veicoli fossero stati immessi su strada. Lo scandalo scoppiò nel settembre 2015, VW aveva ammesso presto di aver truccato i test negli Stati Uniti. Pochi giorni dopo, il Ceo Winterkorn si dimise. Ingentissime le multe americane. Il gruppo precipitò in una crisi senza precedenti che, secondo quanto dichiarato dalla stessa azienda, è costata alla VW finora circa 33 miliardi di euro.

Ma la questione non si chiude qui
Il verdetto comunque non mette fine al caso Dieselgate. Intanto, perché ci sarà il secondo grado. Gli imputati si sono mostrati combattivi in tutte le fasi, e si sono dichiarati «pedine» e «capri espiatori» di uno scandalo industriale miliardario. E poi perché sempre a Braunschweig — sede del tribunale che ha emesso la sentenza — si devono ancora completare quattro altri procedimenti, di livello inferiore, che coinvolgono in totale altri 31 imputati.

I risarcimenti in Italia
A distanza di dieci anni, in Italia gli oltre 60mila consumatori che avevano aderito alla class action, avranno invece un risarcimento. C’è una somma di 50 milioni da utilizzare a tal fine, grazie alla quale gli aventi diritto riceveranno una cifra massima di 1.100 euro ciascuno. Volkswagen si è impegnato a riconoscere, a coloro che accetteranno l’offerta transattiva, il pagamento degli importi


E io che rientravo tra quelli col motore taroccato (da VW) m'attacco al tram (precisamente un gamba de legn).

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Seat Leon 1.4 E-Hybrid Phev 204 cv


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MessaggioInviato: lun mag 26, 2025 12:34 pm 
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Li hanno sodomizzati ovunque tranne che in Italia


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MessaggioInviato: mar mag 27, 2025 6:22 pm 
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https://www.automobilwoche.de/autoherst ... generation

Automobilvoche rivela che Volkswagen avrebbe deciso i dettagli principali della nuova piattaforma ssp. Rispetto ai disastri delle piattaforme MEB e PPE sarebbe quasi una rivoluzione.
Il software di Rivian sarebbe di enorme aiuto. Non è noto il primo modello che verrà lanciato su questa base tecnica. Automobilwoche parla di A3, Golf oppure T Roc come possibilità.
Parallelamente Vw sta sviluppando una variante della SSP solo per la Cina, qui entra in gioco XPeng.
Per la sopravvivenza di Wolfsburg è necessario che questa base tecnica sia al pari della concorrenza, cinese e non.
Con le ID hanno fallito pesantemente.


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MessaggioInviato: mar mag 27, 2025 6:24 pm 
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cometa rossa ha scritto:
Li hanno sodomizzati ovunque tranne che in Italia


Considera però che in America per aver venduto meno di 500.00 auto truffaldine hanno dovuto sborsare 23 miliardi di dollari, in Europa dove avevano venduto quasi 8 milioni di veicoli con il software taroccato non hanno rimborsato neanche 3 miliardi di euro.
Gli americani hanno fatto il... tanto a Wolfsburg.


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MessaggioInviato: gio mag 29, 2025 6:19 am 
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Volkswagen Group has picked the specifications for its new software-led electric architecture that will allow brands such as Audi, Porsche and VW to launch EVs with long ranges, fast charging and the latest digital features.

VW has imposed an “architecture freeze” for its Scalable Systems Platform after defining the number of possible variants and the performance ranges, sources told Automotive News Europe sibling publication Automobilwoche.

The architecture freeze is similar to a design freeze for a new model, at which point no major changes can be made.

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The SSP is being developed as a single battery-electric vehicle platform across all the group’s brands.

It will succeed the Modular Electric Drive Matrix platform, which underpins volume EVs such as the VW ID3, and the Premium Platform Electric used by models such as the full-electric Porsche Macan, Audi A6 E-tron and Q6 E-tron.

VW Group CEO Oliver Blume told his managers during an internal meeting that it is important to stick to the SSP specifications to avoid any delays to the platform’s introduction. About 150 board members, developers and managers attended the meeting.

VW SSP replaces all
SSP diagram The Scalable Systems Platform will succeed the MEB platform, which underpins volume EVs such as the VW ID3, and the PPE platform used by models such as the full-electric Porsche Macan, Audi A6 E-tron and Q6 E-tron.
The platform’s introduction is key to VW Group’s plans to reduce development and production complexity to remain competitive in the market.

The goal is to reduce costs by 20 percent compared with today.

8 platform versions for all segments

The SSP will underpin VW Group’s next-generation EVs beginning in 2027, significantly streamlining production, software integration and electric drivetrain performance.

There will be eight variations of the SSP, allowing it to be used for a wide variety of models from small cars to sports cars. Brands will be able to customize the platform to suit their needs.

The next step is to bring internal and external partners on board, negotiate and conclude contracts with suppliers, and further refine the details.

Audi A3 allstreet
The electric A3 will use SSP. Shown is the current combustion engine Audi A3 Allstreet. (AUDI)
VW wants to complete this next step by spring 2026. By that time, the individual platform variations will have been defined and a concrete road map for the models will have been drawn up.

VW expects the SSP to offer significant advantages over the MEB and PPE platforms, particularly in terms of range and charging performance (400- and 800-volt systems are planned) as well as in digitalization and assistance systems.

Big improvements are also planned for driving dynamics and drive systems, in some cases with range extenders.

Audi may get 1st Europe SSP model

The first European model based on the SSP will likely launch in the compact segment and will be unveiled in 2027.

VW has said the new electric Golf will not be the first model to be launched with the SSP. Reports suggest that an electric Audi A4 could be the first model. Another candidate is an electric A3.

Electric versions of the VW Golf and T-Roc with the SSP will launch after the Audi model.

VW Group plants will be successively converted to SSP production. One of the first is likely to be VW’s all-electric factory in Zwickau, Germany, where MEB vehicles are built for the VW, Cupra and Audi brands.

China SSP offshoot to arrive earlier

China is likely to get an SSP spinoff model a year earlier than Europe.

VW has said it is working on a China-specific platform called the China Scalable Platform , which is expected as early as 2027. VW Group is not yet revealing any details, but it is reportedly a spinoff based on the SSP with more local components.

For example, the China version will use the automaker’s China Electronic Architecture being developed in cooperation with XPeng.

The CEA is expected to be launched as early as 2026, initially in compact models on the China Main Platform.

Rivian joint venture E/E architecture to be integrated into the SSP

Outside China, VW’s joint venture with Rivian is developing a new electric/electronic architecture architecture and a new software architecture.

The VW ID1 entry-level electric car, which will be based on an updated MEB platform, will use the Rivian software system. In the next step, it will be combined with the SSP architecture.

L’articolo di automobilwoche tradotto in inglese.


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MessaggioInviato: sab mag 31, 2025 8:07 am 
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Volkswagen Group is holding “fair” and “constructive” talks with the U.S. government on tariffs and wants to make further investments in the country, CEO Oliver Blume told German newspaper Sueddeutsche Zeitung.

“So far, we have had absolutely fair, constructive discussions,” Blume told the newspaper in an interview published. “I was in Washington myself and we have been in regular dialogue ever since.”

Blume, who also leads VW Group’s Porsche brand as CEO, said VW’s main contact in Washington was U.S. Commerce Secretary Howard Lutnick. Blume said he had agreed to keep any details of the discussions confidential.

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German automakers VW, BMW and Mercedes-Benz are in talks with Washington over a possible import tariff deal, seeking to use their U.S. investments and exports as leverage to soften any blow, sources have told Reuters.

Asked what Blume was offering in the talks, which aim to reduce a 25 percent import levy implemented earlier this year, he said: “The Volkswagen Group wants to invest further in the USA. We have a growth strategy.”

The Scout Traveler concept at CES. VW Group CEO Oliver Blume said the startup has received over 50,000 refundable reservations for its SUV and pickup.
The Traveler will be sold by VW's revived Scout brand. (JACK WALSWORTH/AUTOMOTIVE NEWS)
Blume said the VW Group already employed over 20,000 people directly and over 55,000 people indirectly in the U.S. He also singled out a $5.8 billion investment in U.S. company Rivian.

VW is reviving the Scout SUV brand and is set production is set to begin at a $2 billion South Carolina plant in late 2027. The plant could also be used to build models from VW Group’s Audi brand.

“We would build on this with further, massive investments,” Blume said.

Such investments should be factored into any decisions regarding tariffs, Blume said. He is hoping that Brussels and Washington will reach a broad deal for all industries.

Blume avoided being drawn on a timeline on when a deal with Washington could be struck, when asked about BMW Oliver Zipse’s optimistic assessment that tariffs would likely fall from July.

“Of course, I also want it to happen quickly. But it depends on many factors and I can’t promise anything.”

EU sees extra leverage after U.S. court ruling

EU officials said the bloc has gained leverage in trade talks after a U.S. court cast doubt on the legality of Washington’s tariffs.

“The uncertainty as to the legality of the ‘reciprocal’ tariffs certainly gives us extra leverage,” one EU official close to the talks said on May 30. “The talks will continue, as formally we still look for zero-for-zero tariffs.”

More trade talks between the U.S. and the EU are scheduled on the sidelines of the OECD Ministerial Council Meeting in Paris on June 3-4.

Il gruppo Volkswagen, così come Mercedes e BMW stanno trattando direttamente con l’amministrazione Trump per una riduzione dei dazi in cambio di forti investimenti.
In pratica è il trionfo della politica malsana della scimmia arancione, minaccia i diversi gruppi imprenditoriali (Regan dove sei? :briaco ) per poi estrarre concessioni e arricchirsi personalmente.
Blume in un’intervista alla süddeutsche Zeitung ha citato la possibilità di nuovi investimenti per ampliare la gamma Volkswagen nell’impianto di Citt Hugh e per iniziare produzione di Audi localmente.
I circa 4 miliardi di euro che Audi ha speso in Messico gridano vendetta.


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MessaggioInviato: mar giu 03, 2025 1:06 pm 
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Rund 20.000 Mitarbeiter verlassen VW freiwillig
Der deutsche Autokonzern macht Fortschritte bei seinem Sparprogramm. Zahlreiche Mitarbeiter sollen bereits zugestimmt haben, das Unternehmen zu verlassen. Dafür fließen oft hohe Abfindungen.
Vw ha annunciato che già 20.000 dipendenti tedeschi hanno accettato le offerte di pre pensionamento. Sarebbe un successo, pagato a caro prezzo.


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