Parigi – Tra le famose baguettes, il gustoso fois gras ed il sofisticato Sautern, la Casa del Leone completa la gamma della bella Peugeot 407 Station Wagon con l’aggiunta di un nuovo cuore più potente e performante: il 2.2 HDI FAP da 170 cavalli.
Per nostra sfortuna (o fortuna, se pensiamo al traffico caotico parigino) la prova su strada non si è svolta fra i Campi Elisi, ma nella verde campagna francese che ci ha permesso di assaporare appieno la vivacità di questo potente quanto ecologico propulsore, che equipaggerà le versioni tre volumi e wagon della bella e sportiva 407.
Come mamma l’ha fatta
Nata nel 2004, Peugeot 407 Station Wagon non sente il peso dell’età. Spesso, in concomitanza con il lancio di nuovi motori, le Case auto sfruttano l’occasione per offrire anche una, più o meno leggera, “rinfrescatina” al viso, magari correggendo quei piccoli dettagli stilistici decisamente troppo modaioli per superare indetti l’inesorabile trascorrere del tempo. La livrea della generosa Peugeot 407 Station Wagon, forte di un lavoro ben fatto, si conferma invece, anno dopo anno, sempre attuale ed accattivante, grazie ad una linea filante e sportiva ancora elegantemente contemporanea.
Progenitrice del simbolo distintivo del family feeling Peugeot, la 407 Station Wagon ci accoglie con il suo pronunciato “sorrisone”: centro focale di uno sguardo allungato da cui spiccano gli affusolati e sfuggenti gruppi ottici anteriori. Pur non essendo certo una novità, la Peugeot 407 Station Wagon continua a catturare l’attenzione su di sé grazie al magnetismo creato dall’armonia delle proprie linee e dall’equilibrio stilistico con cui i Designer francesi l’hanno realizzata. Il montante posteriore, ben inclinato, invita ad un portellone gonfio e rotondo che, fuso con parte dell’orizzontale del tetto, quando viene aperto solo il vetro posteriore solleva con sé una bella porzione di lamiera, a tutto vantaggio della praticità di carico.
Maggior vigore
Motivo della nostra presenza nella Capitale francese come già ricordato non era quello di pasteggiare a patè impreziosendolo con del buon vino – anche se come cornice non da certo fastidio -, ma piuttosto sederci a bordo di questa Peugeot 407 Station Wagon 2.2 HDI FAP da 170 cavalli per provare con mano, ma soprattutto con piede, che lavoro hanno fatto gli ingegneri d’oltralpe.
L’abitacolo accogliente e ben rifinito ci da il benvenuto pronto a soddisfare ogni nostra piccola esigenza grazie alle numerose regolazioni del sedile e del piantone dello sterzo, regolabile in tutte le direzioni. L’impianto di climatizzazione, messo a dura prova dalle generose dimensioni dell’abitacolo e dalla superficie vetrata, risponde pronto alle nostre richieste e, anche se il clima francese non rende giustizia al calendario, garantisce sempre una temperatura ottimale.
Completati i rituali “settaggi” diamo voce al nuovo Cuore Peugeot. Protagonista sotto l’affusolato cofano è il quattro cilindri da 2.2 litri 16V, targato PSA, capace di sviluppare 170 cavalli a 4000 giri ed una coppia massima di ben 370 Nm a 1500. Tale cubatura era già presente tra le fila Peugeot, ma la potenza si limitava a 128 cavalli, capaci sì di offrire un buono spunto, ma non sufficienti a regalare vere e proprie emozioni. Grazie a due turbocompressori montanti in sequenza, il nuovo propulsore incrementa la sua potenza di ben 42 CV. Il sistema (brevettato con Honeywell Turbo Technology) si compone di due turbocompressori identici, di dimensione ridotta.
A basso regime, un solo turbo assicura la reattività del motore. Poi viene integrato da un secondo turbo che entra in azione parallelamente tra 2.600 e 3.200 g/min in base alla carica richiesta e alle condizioni atmosferiche. Così viene coperta tutta la gamma di regimi del motore. La gestione dell’insieme è assicurata completamente dal calcolatore della centralina del motore. Tra l’altro, la bassa inerzia dei turbo, dovuta alla loro dimensione ridotta, riduce drasticamente il tempo di risposta al momento del loro intervento.
Oltre ad offrire una maggiore disponibilità di coppia lungo tutto l’arco di erogazione, le due turbine permettono al conducente di utilizzare, nell’impiego normale, la fascia bassa del contagiri, con gli ovvi benefici sul fronte dei consumi.
Per l’occasione è stato utilizzato un nuovo cambio manuale a 6 rapporti in grado di meglio gestire le più copiose potenze, accompagnando la nostra mano destra in brevi escursioni precise e veloci.
La spinta offerta in fase di accelerazione è decisamente notevole. Se le motorizzazioni precedenti potevano essere criticate per un certa assenza di verve – critica limitata all’offerta a gasolio -, ora la musica si può definire cambiata visto che i 170 cavalli si sentono e tutti!
Aumento di potenza si traduce anche in aumento di rumorosità? Certo che no. Al minimo il motore sussurra all’interno dell’abitacolo la sua presenza, complice soprattutto una sapiente insonorizzazione degli interni e del cofano. Ad un’andatura cittadina il quattro cilindri francese mantiene rumorosità molto contenute, ma basta richiedere un po’ di grinta al piede destro che il 2.2 litri HDI risponde pronto facendoci sentire - oltre ad uno 0-100 in soli 8.7” - la sua voce, ma da buon aristocratico francese, sempre garbatamente.
La guidabilità e la tenuta di strada non fanno altro che confermare le aspettative: buono era il comportamento con i motori di cubature inferiori e buono è quello fornito ora.
Sospensioni e freni lavorano molto bene per gestire e governare potenze e masse importanti tali da mettere un po’ in crisi la Peugeot 407 SW in situazioni volutamente al limite. La taratura turistica degli ammortizzatori copia perfettamente le asperità della strada, ma penalizza un po’ nella guida veloce a causa di un percepibile beccheggio.
Dati alla mano, il nuovo propulsore diesel di Peugeot offre una velocità di punta di ben 221 km/h ed un consumo medio di circa 16 km con un litro. La Casa del leone non delude nemmeno dal punto di vista delle dotazioni di serie, grazie a sette airbag, il controllo di stabilità, fari allo xeno, il climatizzatore bi-zona, tergicristalli e fari automatici ed i vetri laterali internamente stratificati con un foglio plastico in grado anche di limitare i tentativi di intrusione tramite rottura del finestrino.
Tra le dotazioni di serie di questo propulsore HDI, non può certo mancare il filtro antiparticolato FAP di terza generazione di tipo octosquare “senza manutenzione”. Tale filtro necessita la sostituzione dopo 180.000 km circa, un chilometraggio più generoso rispetto a quello garantito dalle altre generazioni di FAP.
Insomma un bel leone, che ruggisce ancor meglio grazie a questo cuore tecnologico celato sotto un bel cofano filante ed un frontale che fa subito comprendere che la 407 non è certo un felino mansueto.
Quanto costa?
Il nuovo propulsore 2.2 HDi da 170 cavalli equipaggerà Peugeot 407 berlina e Station Wagon a partire da settembre 2006, con un listino superiore rispetto all’attuale 2.0 HDi di circa 1.700 euro.
In futuro ci sarà spazio anche per il corposo 2.7 V6 HDi, offerto a circa 32.300 euro.
http://www.infomotori.com/a_115_IT_17377_3.html
Iscriviti
Login
FAQ
Cerca
