ste79 ha scritto:
La produzione sarebbe di C02 però sarebbe concentrata dove viene prodotto l'idrogeno, che un po' è quello che dicono anche per l'elettricità usata per caricare le auto a pile.
e non avresti il problema di produzione e smaltimento delle batterie.
Parte della decisione di voltare le spalle all'idrogeno secondo me dipende dalla recente indicazione politica di puntare sulle auto elettriche
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Il discorso del punto di produzione non c'entra per la CO2 che non è un "inquinante" classico, non è tossica, non provoca problemi di salute diretti; se esistessero motori in grado di bruciare bene il metano come avviene nei fornelli di casa (dove da CH4+2(O2) CO2 + 2(H20) si risolverebbero i problemi degli HC, CO, NOx e particolato, ovvero i classici inquinanti che fanno chiudere i centri storici, ma non quello della CO2 che è un climalterante. I NOx danno problemi respiratori, HC e particolato sono cancerogeni e nel loro caso può convenire produrli lontano dai centri abitati, la CO2 concorre "solo" all'effetto serra quindi non importa se la produci in piazza Duomo o in mezzo all'Adriatico, il problema rimane. Tutte le storie sui consumi, sulle sanzioni per gli sforamenti, sull'elettrificazione del parco auto non sono riferibili al particolato bensì al protocollo di Kyoto e alla necessità di ridurre le emissioni di CO2 e, in quest'ottica, o si produce dell'idrogeno mediante rinnovabili altrimenti è come alzarsi da una sedia per sedersi su quella a fianco, senza cambiare tavolo.
L'idrogeno si brucia come un gas oppure si usa nelle fuel cell, strada scelta un pò da chi ci crede ancora; in questo caso le batterie ti servono ancora, pur in quantità molto minore rispetto ad una BEV.