cometa rossa ha scritto:
Rieccomi. Octane, ti quoto su tutto. La storia del fap l'avevo già sentita pure io. Qui l'hai spiegata molto meglio.
A questo punto il problema è se tenersi il fumo nero o le nanopolveri. Non so se le PM10 si possano ridurre agendo solo sulla combustione, dato che quella ormai è praticamente ottimale
Eliminare non so. Ci sono pero' diesel Euro 4 senza FAP.
Tra gli Euro 4 con FAP e quelli senza, quelli senza sono molto piu' ecologici.
Siamo tornati agli "ecologisti" che propagandavano di bruciare verde al 40% di benzene anche nelle non catalizzate...
Strosek ha scritto:
Mah, su questo discorso ho molti dubbi e ben pochi dati di fatto.
E' vero, il PM10 viene scomposto in composti del cabonio CO2 e CO, principalmente il primo anche perché poi i gas sono trattati dal catalizzatore (se non ricordo male, il FAP è posto prima del cat), però di queste nanopolveri in tanti ne parlano ma.....tutti ne sottolineano l'estrema pericolosità in quanto....non misurabili (!!). E allora? Come si può sparare sul FAP se non si conoscono le altre cause di produzione di nanopolveri? La polvere di carbonio non è cancerogena, piccola o grossa che sia... Anzi, il particolato più grosso si presta più facilmente ad essere ricettacolo e veicolo di altre particelle (composti ciclici e altre schifezze). Credete forse che i benzina ad iniezione diretta non emettano particolato finissimo? Oppure, siccome è talmente fine che non si riesce a misurare, quasi nessuno sa con certezza quello che esce fuori?
Insomma, per ora si tende a parlare di nanopolveri come se la polvere più fine emessa dai FAP sia un composto diverso, chimicamente parlando, dal PM10. E' vero, la capacità di penetrazione delle molecole è maggiore, ma non si tratta di una sostanza più pericolosa in sé.
Ancora un altro problema, nessuno ha dimostrato che X grammi di PM10 sono meno pericolosi di Y grammi (Y<X) di polveri microsottili. Nessuno sa la quantità di nanopolveri emesse, visto che potrebbero benissimo essere irrisorie perché trasformate quasi tutte in CO2....
Per non parlare sulla confusione tra i composti che formano le nanopolveri (il cadmio o il piombo non è equivalente al carbone).
Insomma, per il momento tanto rumore e poche certezze.
la pericolosita' delle nanopolveri e' indipendente dalla composizione.
E' una questione dimensionale e meccanica. Le fibre d'amianto non sono cancerogene perche' fatte d'amianto, ma per la forma e le dimensioni che hanno.
Le Nanopolveri non sono misurabili con le apparecchiature che tengono sotto controllo il PM10, ma mi risulta siano misurabilissime, e infatti sono tenute sotto controllo a New York.
La quantita' di nanopolveri emesse e' direttamente visibile dalla fumata che fa il FAP rigenerandosi. Ne emette abbastanza da renderle immediatamente rilevabili a occhio nudo in una densa nuvoletta nera.
Scusa se e' poco.
Sulla loro letalita', oggi la si sa molto piu' lunga di un tempo.
Hanno due caratteristiche sgradevolissime:
1) Sono ESTREMAMENTE cancerogene, e non c'e' modo di evitarle.
2) Si accumulano.
Contrariamente a quanto si dice, non sono presenti, o quasi, in natura.
Il PM10 lo e' (anzi, circa il 50% e' di origine naturale).
Le nanopolveri sono prodotte solo da processi di cobustione ad altissima temperatura o da processi di disgregazione ad altissima velocita'/pressione.