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MessaggioInviato: mar giu 18, 2013 9:59 am 
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Io non so quale sia l'età media dei dipendenti.. Ma secondo me Marchionne aspetta che se ne vadano tutti in pensione e chiude..
Oppure.. legge Fornero: dopo due anni di CIG 100% --> licenziamento.

E' ben evidente che stanno sbattendo a vuoto su dove produrre cosa: Se la punto, con volumi ridotti (visto che di quelle auto non si vende più niente) la fanno in Polonia e qui rimangono le "premium" o le "finto-suv" che dovrebbero garantire, grazie alla loro redditività, di non andare in perdita nonostante il costo del lavoro più alto, comunque i numeri saranno sicuramente più bassi.

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il problema è che sa hai 10 stabilimenti (ne avevi 9 ma hai pensato bene di aprirne uno nuovo :palm:) e hai 4 modelli da piazzare, volente o nolente, 6 rimangono a piedi...

il concetto è quello.

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MessaggioInviato: mar giu 18, 2013 10:50 am 
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Per Melfi sono previste la 500x e la mini Jeep su pianale 500L, per questi modelli sono previste 240.000 unità ( piuttosto ottimisti), Melfi rimarrebbe comunque sottoutilizzata dato che ha una capacità di 400.000 unità. L' investimento non e' ancora stato deliberato quindi i due piccolo suv dovrebbero arrivare nel 2015 inoltrato.

Per Mirafiori si è' parlato di Maserati Levante, Alfa D-suv e alfa Giulia. Alcuni giornali hanno scritto che qualche annuncio potrebbe arrivare tra luglio e settembre.

Per Cassino si e'ipotizzata una versione della Dart da rimarchiare come Fiat, la nuova Giluietta e' stata nel frattempo bloccata.

Io sono convinto che nessuna decisione verrà presa prima della fusione con Chrysler. Una volta costituita una società unica il management si riunirà e stabilirà come dividere gli investimenti totale varie divisioni.

Come ho già detto più volte e' ( imho) inutile aspettarsi troppo dal piano del 2012 secondo cui le fabbriche italiane verranno saturate grazie agli export al di fuori dell' Europa.
Alla faccia del Wto sta diventando sempre più difficile l' export di auto dall' Europa verso il resto del mondo, non è un caso che le case tedesche stiano spostando sempre di più la loro produzione al di fuori del vecchio continente.
Mercedes e BMW stanno pensando di aprire fabbriche in Messico, oltre a quelle che hanno negli Usa, per servire Sud e Nord America.


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MessaggioInviato: mar lug 09, 2013 6:32 pm 
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Marchionne: "In Italia investiti 23 miliardi"
Sulla Consulta: "Di soli diritti si può morire"
Il manager annuncia 700 milioni di interventi nello stabilimento di Atessa dove si produce il Ducato. "Assurdo dire che viviamo alle spalle dello Stato". Alla Fiom: "Disponibili a incontro, ma gli accordi restano". Sull'articolo 19, il governo faccia proposte o blocchiamo tutto. Angeletti: "Ci ha detto che senza regole certe non farà gli investimenti su Mirafiori e Cassino"
Lo leggo dopo
Sergio Marchionne
APPROFONDIMENTI
Il marziano Marchionne
e l'eccesso di diritti
di MARCO PATUCCHI
Ok alla fusione, nasce Cnh Industrial.
Marchionne: "Non abbandoniamo l'Italia"
RNews, Griseri: "Marchionne-Fiom, apertura reale o tattica?"
Marchionne, Tropea: ''Estate calda per tutto il gruppo Fiat''
TAG fiat, Sevel, Ducato, Fiat Industrial, Cnh, Piazza Affari, fiom, Sergio Marchionne, maurizio landini MILANO - Ammontano a "oltre 700 milioni di euro gli investimenti per estendere e consolidare la supremazia Sevel" che produce il Ducato. Lo ha detto l'amministratore delegato di Fiat (segui in diretta), Sergio Marchionne, in visita allo stabilimento di Atessa - nella provincia di Chieti, in Abruzzo.

Il manager italo-canadese ha approfittato della platea della Val di Sangro, che lo ha applaudito, per precisare la sua versione sui temi caldi del momento che riguardano la casa torinese, non senza levarsi qualche sassolino dalla scarpa. A cominciare dal rapporto del Lingotto con l'Italia: "Tra 2004 e 2012 abbiamo investito in Italia 23,5 miliardi, e ricevuto agevolazioni per 742 milioni. E' assurdo dire che viviamo alle spalle dello Stato", ha affermato, dicendo poi: "Continuiamo a credere e a investire in Italia". In serata, amrgine dell'assemblea per la fusione tra Fiat Industrial e Cnh è poi tornato sull'articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori: "E' importante che questo governo proponga qualche soluzione, ci dica quali sono le nuove norme che vanno a rimpiazzare l'articolo 19". Marchionne ritiene che si tratti di una mossa" la lettera inviata dalla Fiom ai vertici dell'azienda per chiedere un incontro. "Di sicuro li incontreremo - ha commentato oggi a Torino - ma non so dire se si tratti di un'apertura. Credo semmai sia una mossa, ma confermo che li incontreremo. Detto questo - ha aggiunto - gli accordi firmati non sono negoziabili. Non ho capito quale sia l'obiettivo"

Marchionne aveva tenuto a precisare: "Non lasciamo gli stabilimenti europei in balia di un mercato in declino. Investiamo in Italia per preservare l'ossatura manifatturiera del Paese" e gli interventi a "Mirafiori arriveranno quando saremo pronti". L'investimento sarà congelato in attesa di un chiarimento sulle relazioni sindacali dopo la sentenza della consulta sull'art. 19 dello statuto dei lavoratori. Toccherà al governo risolvere la questione. . "Stiamo aspettando le motivazioni della sentenza che spero arrivino al più presto".

Ma anche in questo caso non è mancata la stoccata: "Non vogliamo mettere in discussione gli investimenti già annunciati, ma non possiamo accettare il boicottaggio dei nostri impegni, avallati anche da autorevoli istituzioni", ha detto Marchionne con un implicito riferimento alla Corte Costituzionale ed alla recente sentenza sulla rappresentanza sindacale: "Senza regole certe, questo della Sevel sarà l'ultimo investimento". E ancora, con un riferimento diretto: "Stiamo incontrando molte più difficoltà di quelle che non avremmo immaginato, che mettono a serio rischio ogni passo successivo. La sentenza della Consulta aggiunge incertezza".

La frase sugli investimenti sarebbe stata spiegata dall'ad durante un incontro riservato a tre con i segretari generali di Cisl e Uil, Bonanni e Angeletti: "Marchionne - ha detto più tardi Luigi Angeletti - ci ha comunicato che, in assenza di norme certe, la Fiat fermerà investimenti a Mirafiori e a Cassino".

Quanto all'Alfa Romeo, "Il rilancio del marchio ci sarà sicuramento. Il problema è se lo faremo qui o altrove. Fiat-Chrysler ha la possibilità di fare tante cose, ma non per forza qui. Se non vogliomo che si faccia qui o non ci danno le certesse necessarie, ce lo dicano".

La giornata alla Sevel è stata preceduta da numerose polemiche, anche per la mancata visita in Val di Sangro della presidente della Camera, Laura Boldrini. Sul piano sindacale, ieri segretario generale Maurizio Landini ha scritto a Marchionne dicendo che la Fiom è disposta a deporre le armi per tornare a ragionare dei "problemi del gruppo". Apertura accolta da Marchionne: "Siamo più che disponibili ad incontrare la Fiom, ma partendo dal dato acquisito che non possono essere messi in discussione gli accordi presi dalla maggioranza. Li incontreremo - ha aggiunto - con la speranza che anche loro riconoscano che in gioco c'è la possibilità di far rinascere il sistema industriale. Il Paese ha bisogno di ritrovare la pace sindacale se vogliamo far ripartire lo sviluppo".

Le parole del manager in proposito sembrano ancora un commento alla sentenza della Consulta ed ai ricorsi della Fiom: "Dobbiamo tornare ad un sano senso del dovere, consapevoli che per avere bisogna anche dare. Lasciatemi dire che i diritti sono sacrosanti e vanno tutelati. Se però continuiamo a vivere di soli diritti, di diritti moriremo".

Nel frattempo il gruppo si muove anche sul mercato dei capitali e sul fronte industriale. L'assemblea straordinaria di Fiat Industrial ha dato il via libera definitivo alla fusione con Cnh, mentre Fiat ha lanciato un bond in euro a sei anni, con una cedola fissa annuale. Secondo quanto riportato dall'agenzia Radiocor, la raccolta ordini è andata oltre le aspettative dei collocatori e la domanda è ammontata a circa 2,5 miliardi di euro.

Da la repubblica.
Oggi Fiat insieme a Psa ha annunciato che investirà 700 milioni di euro nell' impianto Sevel e questa e' una buona notizia.
Piuttosto tedioso invece è' il solito botta e risposta Marchionne vs FIOM, con il ceo di Fiat che per l ' ennesima volta ribadisce che senza garanzie non investirà più in Italia ( l' ha già detto nel 2008, con Pomigliano, con Mirafiori, adesso scriva lui le regole e le imponga al governo se ci riesce dato che con i tribunali non gli è' andata molto bene).
Intanto l' Italia e l' Europa in generale sono sempre meno centrali nel futuro gruppo Fiat-Chrysler, quesi battibecchi servono solo a coprire il fatto che una grande azienda se ne sta andando dall' Italia e che la politica non ha fatto nulla per convincerla a restare e farle mantenere i suoi obblighi verso il paese.


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Cita:
"Tra 2004 e 2012 abbiamo investito in Italia 23,5 miliardi, e ricevuto agevolazioni per 742 milioni. E' assurdo dire che viviamo alle spalle dello Stato"

Solo uno con la sua faccia di culo può fare queste affermazioni.


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Strosek ha scritto:
Cita:
"Tra 2004 e 2012 abbiamo investito in Italia 23,5 miliardi, e ricevuto agevolazioni per 742 milioni. E' assurdo dire che viviamo alle spalle dello Stato"

Solo uno con la sua faccia di culo può fare queste affermazioni.


vero

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sempre più felice di non aver dato un euro a sti pagliacci.... :natale3

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Ma quand'è che finisce la sua carriera in Fiat?


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Il vero problema è che ha pure ragione :ridi

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Crix ha scritto:
Ma quand'è che finisce la sua carriera in Fiat?


io temo che finito in fiat si lanci in politica, quindi meglio rimanga dov'è.

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Voi torinesi soprattutto dovreste solo baciarvi i gomiti perché c'è Marchionne. ..

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davvero...ha salvato bertone :ridi

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Leggere gli anti marchionne (esperti d'auto :ridi) e' sempre divertente!!! :ridi


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U.S., Serbia could benefit if Fiat shifts production from Italy
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Sergio Marchionne
Luca Ciferri
July 10, 2013 - 12:01 am ET
TURIN -- Fiat-Chrysler factories in the United States and Serbia could benefit if CEO Sergio Marchionne carries out a threat to move production of new Fiat, Alfa Romeo and Jeep models outside of Italy unless the carmaker gets clear labor rules in Fiat's home market.

Marchionne said on Tuesday that Fiat will put new investments in Italy on hold until it gets a clearer idea of the impact of a court ruling that threatens his attempts to introduce more flexible work conditions at the automaker's Italian factories.

Marchionne's threat may just be a negotiating tactic to pressure the hardline Fiom metal workers union to accept Fiat's new labor contract.

But if he decides to restructure its production, these models could be shifted from Italy, according to sources:

• Alfa Guilia. The mid-sized car could be built in a Chrysler factory in the U.S. The Giulia is due to go into production in 2015 at Cassino in Italy for sales in Europe, China and the United States. Alfa plans annual production of 100,000 sedan and wagon variants of the Guilia. The car would become Alfa's biggest seller, accounting for a third of the brand's total volume.

• Maserati Levante. The SUV is scheduled for production at Fiat's Miafiori plant in Turin, although there has been no official confirmation of this. The Levente will be a sibling to the Jeep Grand Cherokee and could be built at Chrysler's Jefferson North plant in Detroit.

• Jeep B-SUV and Fiat 500. Fiat said last December that it would invest more than 1 billion euros ($1.3 billion) to add these small SUVs to its plant in Melfi, central Italy, but the two vehicles could also be built at Fiat's new factory in Serbia, which produces the 500L and has room to add more capacity. Production is scheduled to start in June 2014 with the as-yet-unnamed Jeep variant coming first, followed three months later by the Fiat 500X. The planned annual volume for the Jeep is up to 150,000 units while Fiat's version will account for 130,000, sources said.

Fiat has been rolling out investments at its Italian factories in exchange for concessions from labor unions for more flexible work conditions.

The metalworkers' union Fiom did not support Fiat's new labor contract, which includes longer shifts and shorter breaks, and it started legal proceedings against Fiat. The proceedings led to a ruling from Italy's constitutional court last week that a clause in the country's labor law from the 1970s allowing automaker Fiat to bar the Fiom from representing workers on its factory floor violated the constitution.

Marchionne has asked the government to propose a solution for the uncertainty created by the court ruling. He said Fiat "needs clear and reliable rules" before investing in more projects in Italy. "I am not willing to invest more risk capital in this country if we don't know on what basis we can carry out our labor relations," he said. "It's the government's responsibility to ask the court for clarity.

Alfa, Maserati crucial

Alfa and Maserati are critical to Fiat's effort to end losses in Europe by 2016. The company plans to invest more than 2 billion euros ($2.56 billion) on the brands to develop eight Alfa models and six Maseratis. Those models were targeted for production in Italy to fill under-used factories.

Fiat will roll out the Ferrari-powered Maserati Ghibli and start deliveries of the new Alfa Romeo 4C sports car this year to boost exports of upscale cars outside Italy after European losses widened to more than 700 million euros in 2012. Its plans with Alfa Romeo and Maserati target the dominance of BMW, Audi and Mercedes-Benz in the luxury-car segment.

Marchionne said on Tuesday: "The relaunch of Alfa Romeo will continue for sure. Italy should decide if they want it to happen in this environment or not as Fiat and Chrysler have several alternatives."

The 4C and Ghibli are already in pre-production so will not be affected by any restructuring. A rear-drive, two-seat roadster known as the Spider, will also be unaffected. The car is being co-developed with Mazda, which will produce the Alfa model alongside its MX-5 in Japan.

Marchionne said he was open to meeting with Fiom leader Maurizio Landini to discuss what measures could be taken, based on a common understanding that Fiat's 2011 labor contract will not be revised.


L' articolo proviene da bloomberg, di solito ben informato, ma mi sembra solo una speculazione in questo caso. I modelli originariamente previsti in Italia potrebbero essere spostati all' estero. Ma non sono ancora stati decisi, quindi il discorso non fila proprio. Mentre gli italiani sono abituati alle sparate di Marchionne gli americani invece gli danno peso. Ad oggi non sono ancora stati stanziati i finanziamenti per Melfi ( però la decisione e' stata presa), Cassino e Mirafiori.


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MessaggioInviato: gio lug 11, 2013 8:24 am 
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daimlerchrysler ha scritto:
U.S., Serbia could benefit if Fiat shifts production from Italy
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TURIN -- Fiat-Chrysler factories in the United States and Serbia could benefit if CEO Sergio Marchionne carries out a threat to move production of new Fiat, Alfa Romeo and Jeep models outside of Italy unless the carmaker gets clear labor rules in Fiat's home market.

Marchionne said on Tuesday that Fiat will put new investments in Italy on hold until it gets a clearer idea of the impact of a court ruling that threatens his attempts to introduce more flexible work conditions at the automaker's Italian factories.

Marchionne's threat may just be a negotiating tactic to pressure the hardline Fiom metal workers union to accept Fiat's new labor contract.

But if he decides to restructure its production, these models could be shifted from Italy, according to sources:

• Alfa Guilia. The mid-sized car could be built in a Chrysler factory in the U.S. The Giulia is due to go into production in 2015 at Cassino in Italy for sales in Europe, China and the United States. Alfa plans annual production of 100,000 sedan and wagon variants of the Guilia. The car would become Alfa's biggest seller, accounting for a third of the brand's total volume.

• Maserati Levante. The SUV is scheduled for production at Fiat's Miafiori plant in Turin, although there has been no official confirmation of this. The Levente will be a sibling to the Jeep Grand Cherokee and could be built at Chrysler's Jefferson North plant in Detroit.

• Jeep B-SUV and Fiat 500. Fiat said last December that it would invest more than 1 billion euros ($1.3 billion) to add these small SUVs to its plant in Melfi, central Italy, but the two vehicles could also be built at Fiat's new factory in Serbia, which produces the 500L and has room to add more capacity. Production is scheduled to start in June 2014 with the as-yet-unnamed Jeep variant coming first, followed three months later by the Fiat 500X. The planned annual volume for the Jeep is up to 150,000 units while Fiat's version will account for 130,000, sources said.

Fiat has been rolling out investments at its Italian factories in exchange for concessions from labor unions for more flexible work conditions.

The metalworkers' union Fiom did not support Fiat's new labor contract, which includes longer shifts and shorter breaks, and it started legal proceedings against Fiat. The proceedings led to a ruling from Italy's constitutional court last week that a clause in the country's labor law from the 1970s allowing automaker Fiat to bar the Fiom from representing workers on its factory floor violated the constitution.

Marchionne has asked the government to propose a solution for the uncertainty created by the court ruling. He said Fiat "needs clear and reliable rules" before investing in more projects in Italy. "I am not willing to invest more risk capital in this country if we don't know on what basis we can carry out our labor relations," he said. "It's the government's responsibility to ask the court for clarity.

Alfa, Maserati crucial

Alfa and Maserati are critical to Fiat's effort to end losses in Europe by 2016. The company plans to invest more than 2 billion euros ($2.56 billion) on the brands to develop eight Alfa models and six Maseratis. Those models were targeted for production in Italy to fill under-used factories.

Fiat will roll out the Ferrari-powered Maserati Ghibli and start deliveries of the new Alfa Romeo 4C sports car this year to boost exports of upscale cars outside Italy after European losses widened to more than 700 million euros in 2012. Its plans with Alfa Romeo and Maserati target the dominance of BMW, Audi and Mercedes-Benz in the luxury-car segment.

Marchionne said on Tuesday: "The relaunch of Alfa Romeo will continue for sure. Italy should decide if they want it to happen in this environment or not as Fiat and Chrysler have several alternatives."

The 4C and Ghibli are already in pre-production so will not be affected by any restructuring. A rear-drive, two-seat roadster known as the Spider, will also be unaffected. The car is being co-developed with Mazda, which will produce the Alfa model alongside its MX-5 in Japan.

Marchionne said he was open to meeting with Fiom leader Maurizio Landini to discuss what measures could be taken, based on a common understanding that Fiat's 2011 labor contract will not be revised.


L' articolo proviene da bloomberg, di solito ben informato, ma mi sembra solo una speculazione in questo caso. I modelli originariamente previsti in Italia potrebbero essere spostati all' estero. Ma non sono ancora stati decisi, quindi il discorso non fila proprio. Mentre gli italiani sono abituati alle sparate di Marchionne gli americani invece gli danno peso. Ad oggi non sono ancora stati stanziati i finanziamenti per Melfi ( però la decisione e' stata presa), Cassino e Mirafiori.


Bloomberg è di solito bene informato ma quando riguarda fiat è una speculazione. Mah. Comunque a Melfi tu ci sei stato recentemente? Io due settimane fa. E lo stabilimento è tutto sotto sopra. Ora se fiat non ha stanziato i finanziamenti (come dici) i soldi per i lavori che stan facendo li han vinti al superenalotto?


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Tra l'altro la 124 Spider di Calboni..

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http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... -59686.htm

Il riassunto dell' eterno arrivo del suv alfa. :musica


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Ma no, che dici...è una strategia geniale...appena il mercato si riprenderà, lo invaderanno con tanti prodotti.

Peccato che ormai sia tardi per tornare indietro.


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infatti, secondo me avrebbero dovuto fare come PSA, morire con onore

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8C Competizione ha scritto:
Gli italiani campano di sparate...specie se vengono proferite da dietro una tastiera...


Ponciponcipopopò :allegria
KriegsmarineIII ha scritto:
infatti, secondo me avrebbero dovuto fare come PSA, morire con onore


Si però ragazzi...al di la dell'essere pro o contro Marchionne....

quello che sta succedendo con il Suv Alfa è uno SCHIFO. è l'unico segmento che tira molto, che cresce e che ti permette di alzare un po i prezzi.. Eppure lo stiamo aspettando dal 2003 (Kamal), oggi l'attesa compie 10 anni..che bello! :allegria

Hanno perso un'occasione D'ORO...di tempo cè ne ancora (perché, ripeto, tutt'ora il segmento è in crescita) ma sarà sempre più difficile imporsi perché ormai tutti si stanno buttando.... ho paura che se e quando uscirà, sarà troppo tardi...


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«I nostri progetti sull'Alfa Romeo sono top secret», ha dichiarato recentemente Marchionne.

pensare che li abbiamo capiti tutti quanti... :ridi o :palm:

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Però bisogna riconoscergli l'innata capacità di sparare cazzate mantenendosi serio...


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assolutamente. per quello temo lo sbarco in politica, come ho detto prima.... sarebbe perfetto. :natale2
Teknos ha scritto:
quello che sta succedendo con il Suv Alfa è uno SCHIFO.


fixed.

alfa che vende 30mila pezzi in 6 mesi in europa o mirafiori che assembla mito 3 (TRE) giorni al mese (gli altri paghiamo noi...) è meglio? no, direi proprio di no.

per lancia no comment. sono come alfa, ma 4 anni più avanti.

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non posso aspettar l'Ateca... :mrgreen:


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Teknos ha scritto:
8C Competizione ha scritto:
Gli italiani campano di sparate...specie se vengono proferite da dietro una tastiera...


Ponciponcipopopò :allegria
KriegsmarineIII ha scritto:
infatti, secondo me avrebbero dovuto fare come PSA, morire con onore


Si però ragazzi...al di la dell'essere pro o contro Marchionne....

quello che sta succedendo con il Suv Alfa è uno SCHIFO. è l'unico segmento che tira molto, che cresce e che ti permette di alzare un po i prezzi.. Eppure lo stiamo aspettando dal 2003 (Kamal), oggi l'attesa compie 10 anni..che bello! :allegria

Hanno perso un'occasione D'ORO...di tempo cè ne ancora (perché, ripeto, tutt'ora il segmento è in crescita) ma sarà sempre più difficile imporsi perché ormai tutti si stanno buttando.... ho paura che se e quando uscirà, sarà troppo tardi...


Ricordi che un anno anno e mezzo fa avevo detto che a parte 4C di nuovo in strada di alfa non ci sarebbe stato nulla se non a fine 2014...e mi sono beccato un Ban di un mese al sito che conosciamo bene :D :D Ero stato ottimista SE mai uscirà qualche alfa nuova ormai sarà nel 2015-16 ed è probabile che la prima sia un ennesima auto di nicchia la spider con mazda guarda caso prodotta in japan. Poi le ultime notizie di un SUV alfa sono abbastanza "agghiaccianti" SE mai ci sarà sarà su base GC-levante quindi qualcosa di grosso e costoso niente affatto adatti per il nostro povero mercato, quindi forse nemmeno sarà il ricarozzamento del nuovo cherokee su base giulietta anche lui ormai un po' troppo grande e caro per far numeri in europa....però sarebbe stata una via di mezzo giusta.
Chissà cosa ci sarà di nuovo per alfa da qui al 2016 a parte cali a 2 cifre di vendite di mese in mese....mi sa giusto u-connect su giulietta 2014 :( :( e purtroppo con questi cali il nostro amato marchio arriverà ad essere nullo :( Ancora grazie canadese....

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KriegsmarineIII ha scritto:
infatti, secondo me avrebbero dovuto fare come PSA, morire con onore

Quante case automobilistiche ci sono al mondo? Possibile che l'unico paragone sia PSA? O stanno fallendo tutti come PSA? O non ci sono che due strategie possibili, buttare soldi nel cesso come fa PSA oppure riempirsi la bocca di chiacchere e le tasche di dividendi come fa il Marchionne?
Le strategie possibili sono tante, PSA e Alfa Romeo (Fiat) ne hanno scelte due opposte che stanno portando nella stessa direzione, ovvero il fallimento.


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Strosek ha scritto:
KriegsmarineIII ha scritto:
infatti, secondo me avrebbero dovuto fare come PSA, morire con onore

Quante case automobilistiche ci sono al mondo? Possibile che l'unico paragone sia PSA? O stanno fallendo tutti come PSA? O non ci sono che due strategie possibili, buttare soldi nel cesso come fa PSA oppure riempirsi la bocca di chiacchere e le tasche di dividendi come fa il Marchionne?
Le strategie possibili sono tante, PSA e Alfa Romeo (Fiat) ne hanno scelte due opposte che stanno portando nella stessa direzione, ovvero il fallimento.


Premium a parte... Quali marchi generalisti europei navigano in acque sicure???

Perché va bene giocare all'amministratore delegato col culo degli altri (cit.) però dopo un po' si entra nel ridicolo.


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Ah, sarei io il ridicolo? Non Marchionne che spara cazzate da anni, basta leggere l'articolo per averne una parziale visione? Io lavoro nel settore auto, serviamo tanti costruttori tranne Fiat e grazie al cielo la nostra azienda lavora bene... Sarà che la crisi non c'è per tutti allo stesso modo, sarà che c'è chi ha volontà davvero di investire nel settore dell'auto e non in proclami?
Cos'altro deve succedere perché ci si accorga che il settore dell'auto in Italia viene lentamente dismesso? Io non lo so..a questo punto comincio a chiedermelo. Aspettiamo la prossima chiusura di uno stabilimento? Ah, proprio a riguardo, l'altro giorno mi è capitato per le mani un vecchio 4banane in cui Marchionne disse che non avrebbe chiuso nessuno stabilimento (c'erano già le avvisaglie della crisi, era un numero del 2009)...

Sì, tutto va bene, la crisi non c'è perché i ristoranti sono pieni. Auguri...


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Strosek ha scritto:
Ah, sarei io il ridicolo? Non Marchionne che spara cazzate da anni, basta leggere l'articolo per averne una parziale visione? Io lavoro nel settore auto, serviamo tanti costruttori tranne Fiat e grazie al cielo la nostra azienda lavora bene... Sarà che la crisi non c'è per tutti?


Hai risposto alla mia domanda? Non mi sembra. Prima di citare Renault ti ricordo che tutti i soldi messi dallo stato francese, Ford ha chiuso uno stabilimento da migliaia di persone e Opel.. Lasciamo perdere.

Marchionne sparerà cazzate da anni ma alla fine ha salvato un gruppo prossimo alla chiusura (2007); non ha preso soldi dallo stato (la rottamazione vale per tutti; idem la cassa integrazione); Fiat finalmente inizia ad avere una gamma decente e la mossa di chrysler e' tutto tranne che contestabile.

Poi su alfa e lancia tutti d'accordo.. Ma le cazzate non sono certo partite da marchionne.


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Temprone ha scritto:
Strosek ha scritto:
Ah, sarei io il ridicolo? Non Marchionne che spara cazzate da anni, basta leggere l'articolo per averne una parziale visione? Io lavoro nel settore auto, serviamo tanti costruttori tranne Fiat e grazie al cielo la nostra azienda lavora bene... Sarà che la crisi non c'è per tutti?


Hai risposto alla mia domanda? Non mi sembra. Prima di citare Renault ti ricordo che tutti i soldi messi dallo stato francese, Ford ha chiuso uno stabilimento da migliaia di persone e Opel.. Lasciamo perdere.

Marchionne sparerà cazzate da anni ma alla fine ha salvato un gruppo prossimo alla chiusura (2007); non ha preso soldi dallo stato (la rottamazione vale per tutti; idem la cassa integrazione); Fiat finalmente inizia ad avere una gamma decente e la mossa di chrysler e' tutto tranne che contestabile.

Poi su alfa e lancia tutti d'accordo.. Ma le cazzate non sono certo partite da marchionne.



sparare cazzate e' lo sport nazionale di questo paese...l'anno della chiusura mancata di Fiat e' il 2004/2005 comunque... :ok

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