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MessaggioInviato: mer dic 18, 2019 2:04 pm 
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daimlerchrysler ha scritto:
Giulia e Stelvio non avranno il plug in come previsto invece.

Male...


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MessaggioInviato: mer dic 18, 2019 2:16 pm 
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Dalla presentazione si capisce che Tavares punti ad un numero di piattaforme molto ridotto. La condivisione paga (per gli uomini che si occupano di finanza, non tanto per gli automobilisti), sono passati quasi 8 anni dall’introduzione della piattaforma MQB che nel 2019 è stata la base per 8 milioni di veicoli dalla Polo brasiliana a suv di 5,15 mt. I risparmi per Vw sono pari a 3 miliardi di euro l’anno rispetto alla PQ35 (Golf V-VI).

E’ difficile che la Giorgio sopravviva.


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MessaggioInviato: mer dic 18, 2019 2:21 pm 
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daimlerchrysler ha scritto:
Dalla presentazione si capisce che Tavares punti ad un numero di piattaforme molto ridotto. La condivisione paga (per gli uomini che si occupano di finanza, non tanto per gli automobilisti), sono passati quasi 8 anni dall’introduzione della piattaforma MQB che nel 2019 è stata la base per 8 milioni di veicoli dalla Polo brasiliana a suv di 5,15 mt. I risparmi per Vw sono pari a 3 miliardi di euro l’anno rispetto alla PQ35 (Golf V-VI).

E’ difficile che la Giorgio sopravviva.


Se riescono ad usare la giorgio su maserati, forse si salva. Altrimenti non ha senso.


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MessaggioInviato: mer dic 18, 2019 2:27 pm 
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Temprone ha scritto:

Se riescono ad usare la giorgio su maserati, forse si salva. Altrimenti non ha senso.

E' pure vero che non posson far le maserati sul cmp a TA e che quindi una piattaforma tp gli servirà in ogni caso; qui la condivisione potrebbe giocare a favore di giorgio, altrimenti dovranno inventarsi dei nuovi pianali solo per maserati.


Ultima modifica di mjazz il mer dic 18, 2019 2:30 pm, modificato 2 volte in totale.

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MessaggioInviato: mer dic 18, 2019 2:28 pm 
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Pienamente d’accordo. PSA non ha basi e motori per Maserati quindi sarebbe logico utilizzare Giorgio ma imho bisogna analizzare bene la situazione. Nei nostri post e nel settore automotive si discute moltissimo dei falliti tentativi di rilanciare Alfa ma anche Maserati ha dato molti grattacapi a Fiat. Ormai siamo dal 1997 al quarto piano fallito, non è un bel risultato.
Tavares ha risanato Opel quindi imho può risanare qualsiasi marchio.

Adesso Mercedes sta sviluppando l’erede del pianale multimodulare MRA (comparso nel 2013 con la Kl. S), la strategia sarà “electric first”: ci saranno varianti elettriche e plug in sia per le berline che per i suv.


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MessaggioInviato: mer dic 18, 2019 2:31 pm 
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mjazz ha scritto:
Temprone ha scritto:

Se riescono ad usare la giorgio su maserati, forse si salva. Altrimenti non ha senso.

E' pure vero che non posson far le maserati sul cmp a TA e che quindi una piattaforma tp gli servirà; qui la condivisione potrebbe giocare a favore di giorgio, altrimenti devono inventarsi dei nuovi pianali solo per maserati.


esatto.
CMP:
segmento B (corsa, 2008, nuova punto) termico ed elettrico
B Suv (2008, nuova Mokka, Alfa suv piccolo, ecc) termico ed elettrico.

EMP2
Segmento C (308, ecc)
C e D Suv termici, elettrici e ibridi plug-in comprese le versioni a ruote motrici.

Giorgio: Alfa, Maserati, varie ed eventuali. Un nuovo pianale solo per maserati è impossibile.


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MessaggioInviato: mer dic 18, 2019 2:33 pm 
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daimlerchrysler ha scritto:
Pienamente d’accordo. PSA non ha basi e motori per Maserati quindi sarebbe logico utilizzare Giorgio ma imho bisogna analizzare bene la situazione. Nei nostri post e nel settore automotive si discute moltissimo dei falliti tentativi di rilanciare Alfa ma anche Maserati ha dato molti grattacapi a Fiat. Ormai siamo dal 1997 al quarto piano fallito, non è un bel risultato.
Tavares ha risanato Opel quindi imho può risanare qualsiasi marchio.

Adesso Mercedes sta sviluppando l’erede del pianale multimodulare MRA (comparso nel 2013 con la Kl. S), la strategia sarà “electric first”: ci saranno varianti elettriche e plug in sia per le berline che per i suv.


Concordo sulle doti di Tavares.
Nonostante il mancato rilancio di Alfa e i tanti dubbi su Maserati, sono abbastanza certo che guadagneranno da questo accordo. Ovviamente niente supercar in stile 8C o Gtv ma prodotti utili alle casse.


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MessaggioInviato: mer dic 18, 2019 2:34 pm 
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Even so, the French side is being very generous financially in exchange for gaining control of the boardroom. Peugeot boss Carlos Tavares will have the casting vote. Is it worth it?

Gli analisti comunque non sono troppo contenti, secondo loro PSA ha pagato troppo per avere il controllo. Gli azionisti FCA (ergo Exor) hanno ricevuto in un anno 7,5 miliardi di euro.


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MessaggioInviato: mer dic 18, 2019 2:37 pm 
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daimlerchrysler ha scritto:
Even so, the French side is being very generous financially in exchange for gaining control of the boardroom. Peugeot boss Carlos Tavares will have the casting vote. Is it worth it?

Gli analisti comunque non sono troppo contenti, secondo loro PSA ha pagato troppo per avere il controllo. Gli azionisti FCA (ergo Exor) hanno ricevuto in un anno 7,5 miliardi di euro.


e si torna al grande lavoro fatto da Marchionne.


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MessaggioInviato: mer dic 18, 2019 2:41 pm 
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Nuovo pianale solo per maserati non è impossible anzi.... :-) :-)
Purtroppo giorgio poco si adatta al bev...prima di psa era dato per morto in fca, levantina a parte, chissa se psa lo resuscitera'

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ALFA ROMEO GIULIETTA jtdm-2 20 170cv- distinctive-pack premium-pack sport 18 - Luglio 2010 -superati i 325.000 KM!!!


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MessaggioInviato: mer dic 18, 2019 2:47 pm 
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Stefano_M ha scritto:
Nuovo pianale solo per maserati non è impossible anzi.... :-) :-)
Purtroppo giorgio poco di adatta al bev...prima di psa era dato per morto in fca, levantina a parte, chissa se psa lo resuscitera'

Che adattino giorgio al bev o ne facciano uno nuovo di stecca per maserati, resta il fatto che convenga condividere una simile piattaforma su almeno due marchi che non tenerla su un solo brand, e far tornare il D alfa nel ring delle quasi premium a trazione anteriore, dove fra l'altro rischia di pestare i piedi più a 508 che non alle 3er, imho.


Ultima modifica di mjazz il mer dic 18, 2019 2:48 pm, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: mer dic 18, 2019 2:47 pm 
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Stefano_M ha scritto:
Nuovo pianale solo per maserati non è impossible anzi.... :-) :-)
Purtroppo giorgio poco si adatta al bev...prima di psa era dato per morto in fca, levantina a parte, chissa se psa lo resuscitera'


ah si? fanno una piattaforma nuova per maserati? ottimo.


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MessaggioInviato: mer dic 18, 2019 2:51 pm 
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La 508 sta vendendo molto meno delle attese, Opel è molto indecisa se dare un erede alla Insignia e stanno creando una crossover. Paradossalmente sarebbe più facile rendere redditizie le medie/medie superiori di Alfa e Maserati.


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MessaggioInviato: sab dic 21, 2019 11:40 am 
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FCAU
FIAT CHRYSLER AU
14.96USD-0.18-1.19%
AMZN
AMAZON.COM INC
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SPX
S&P 500
3,221.22USD+15.85+0.49%
Fiat Chrysler Automobiles NV is making an all-out push to clear away tens of thousands of vehicles that its dealers haven’t ordered, adding to tensions over a new data-driven production strategy that can lead to swelling inventory.

The Italian-American automaker is offering its most aggressive discounts since the financial crisis to sell certain 2019 model-year cars under its Dodge, Jeep and Ram brands, internal marketing documents show. In a conference call last week, sales staff were asked to work overtime to press the company’s network of 2,400 dealers to take more vehicles and shrink the unassigned inventory to zero before Christmas.

Car Dealerships As Total Vehicle Sales Figures Are Released
2019 Jeep Cherokee SUVs are displayed at a car dealership in Illinois.Photographer: Daniel Acker/Bloomberg
For Fiat Chrysler, now in a merger deal with France’s PSA Group, the sales blitz marks a costly scramble after it accumulated a stock of as many as 70,000 unassigned cars for the month of December. The company says the build-up is the result of a year-old system to streamline manufacturing by using data analytics to forecast demand, which can cause supply to wax and wane. But it’s also leading to internal strains, with some employees expressing frustration that the cars produced don’t match market preferences, according to the conference call and people with knowledge of the matter.

The magnitude of discounts Fiat Chrysler is resorting to in order to coax dealers to take on the vehicles sends a troubling signal for the automaker’s most important region. Spending on incentives impinges on earnings, and the company is almost entirely reliant on the money it’s making in North America. The situation also shows the challenges carmakers face when adopting new technology to overhaul entrenched practices.

Carrying the Load
Fiat Chrysler earns almost all its money from North America

Source: Company statements
In a perfect world, auto companies manufacture only as many cars as the market is willing to absorb, based on dealer orders. If they make too many, they may ply consumers with incentives to move metal, or lay off factory workers and cut production; too few, and they can either raise prices, or ramp up output to meet demand. The problem is that cutting production means a lower return on the billions invested to produce a vehicle, so it’s often cheaper to overproduce and then use incentives to subsidize sales.

Four dealers told Bloomberg last month that they were being prodded to take cars from what they called a sales bank –- a stock of vehicles the manufacturer built despite lacking orders for them from retailers. The decades-old practice is frowned upon in the industry because it can obscure supply figures and increase pressure on dealers to take vehicles they don’t want. Inventory numbers reported to third-party researchers only count cars on dealer lots.

Predictive Data

Fiat Chrysler disputes that it’s operating a sales bank. It says the car build-up is a temporary side effect of the predictive analytics system, which saved the company 400 million euros ($445 million) through the third quarter, and trimmed 140,000 units from its total inventory. It was put in place by North America Chief Operating Officer Mark Stewart, who joined last year from Amazon.com Inc.

“Our new supply chain management strategy based on predictive analytics continues to work well for us, even as we continue to refine it,” said Niel Golightly, Fiat Chrysler’s global chief communications officer.

The automaker’s shares slipped as much as 0.3% as of 10:30 a.m. in New York. They’re up 4.5% this year, trailing a 28% gain for the S&P 500 Index.

Fiat Chrysler’s stock of excess inventory can fluctuate. The company had a supply of 40,000 unassigned cars in the third quarter that eventually was whittled down to 5,000. The number swelled to 60,000 in November, and 70,000 in December, according to a person with knowledge of the matter, who asked not to be named because the figures are private. It was down to 25,800 vehicles this week.

In the internal marketing email last month, the company outlined new incentives to move “bank units.” Fiat Chrysler has been offering employee pricing that it’s touted as the most aggressive since 2008, shaving 5% off what the dealer pays, plus applying additional rebates to certain vehicles.

Employee pricing is “pretty rare” and was a big boost to sales in November, said Josh Towbin, co-owner of Towbin Automotive in Las Vegas. “It’s working for us, we like it a lot,” said Towbin, who added he hasn’t felt pressured to take unassigned cars.

Still, a Dec. 11 conference call with field sales staff revealed representatives in the automaker’s nine sales regions are working overtime, including during the weekend, to urge dealers to take more cars and empty out the bank by the end of this week.

Car Dealerships As Total Vehicle Sales Figures Are Released
2019 Dodge Challenger vehicles are displayed at a car dealership in Illinois.Photographer: Daniel Acker/Bloomberg
Several staff expressed frustration on the call that the vehicle configurations dictated by the analytics system don’t match market demand, undermining the company’s claims that its supply is based on software that predicts the most-wanted packages. For instance, the inventory includes 2019 heavy-duty Ram Bighorn trucks with 20-inch wheels that cost $1,600, while dealers want trucks with 18-inch wheels that come standard, one sales executive separately told Bloomberg.

Even dealers who do need fresh inventory aren’t willing to take vehicles from the bank because of the undesirable configurations, people said during the call.

“I know that not all the dealers are playing ball,” Mike Koval, U.S. director of Ram brand product marketing, said on the call. Of the 2,400 Fiat Chrysler dealerships in the U.S., more than 60% have refused to take more than five units in December, he said. “I don’t know what the magic formula is, but we need to work together to crack that code.”

Fiat Chrysler put a limit on dealer orders in December to instead work through existing cars in the sales bank, Bloomberg reported last month. Going forward, dealers will again be able to order cars from the plants, in tandem with production dictated by the analytics system, Koval said on the call. However, the surplus of cars is likely to continue.

“As we look forward to Q1 2020, it looks like there’s really no end in sight on this stuff,” he said. “This might be the new normal for a while.

Cattive notizie per FCA dal Nord America: i concessionari sono molto nervosi per le pratiche di assegnare veicoli del gruppo Chrysler ai concessionari senza il consenso. Nel solo mese di novembre oltre alla normale inventory (valida per 85 giorni) FCA ha smollato 70.000 veicoli non richiesti. E’ un segno che la domanda sta calando e gli americani dovranno tagliare la produzione dopo averlo già fatto nel 2019 del 15%.


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MessaggioInviato: sab dic 21, 2019 12:07 pm 
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The purpose of any merger is to reap the benefits of a larger market share and see potential costs savings. However, a big part of a merger’s success is determined by how the new company tackles both the strengths and weaknesses of the combined assets. It is important that the new siblings do not compete with one another to ensure the merger can expand the group’s presence in the market.

Fiat against Peugeot, Citroen and Opel?

The Fiat brand presents the biggest area of uncertainty for the new group. It currently faces a number of challenges, including an aging lineup, lack of key models and minimal presence outside of Italy and Brazil. In contrast, Jeep is an appealing counterpart, benefitting from a strong reputation among consumers worldwide.


Fiat’s global sales highlights the difficult situation the brand is facing. In 2009, when Chrysler Group was acquired by Fiat Group, brand sales accounted for 3.7% and 8% of global and European markets respectively. However, as of November this year, market share has fallen to 1.5% globally and 5% in Europe.


Alongside the need to renew their model lineup, Fiat must work to strategically position themselves in the market. The lack of brand identity means it is difficult to both describe and place Fiat within the automotive landscape. Over the last two decades, their product plan has lacked strategic vision, including an unusual combination of city-cars (Seicento, 500, Panda, Uno, Mobi), big wagons (Croma, Freemont), midsize pickups (Fullback) and sport cars (124 Spider, Coupe, Barchetta).


Carlos Tavares intends to reposition Fiat as the ‘small car’ brand of the new group. It is likely that the strategy will place Fiat in a new field, away from its siblings – Peugeot, Citroen and Opel. This is because it would be difficult to add a fourth mainstream player to the already crowded portfolio.

It is likely that the new strategy will place Fiat in a new field, away from its siblings – Peugeot, Citroen and Opel.


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As a result, Fiat will be able to operate in a new segment and make use of its best values: charming, friendly, lovely and funny cars. Instead of adding more models in the B and C mainstream segments, that would most likely result in cannibalisation alongside its French and German cousins, Fiat will be able to focus on iconic models, including city-cars, subcompacts, small SUVs and small MPVs. It is important to consider that city-cars accounted for 42% of Fiat global passenger car sales in H1 2019, and more than half of its volume in Europe.


This repositioning would exclude the Punto and Tipo from the product plan for the coming years.

DS or Alfa Romeo

The other big question that emerges from this merger is how the premium strategy will take shape. The current state of affairs for the Alfa Romeo and DS is quite complex. For instance, despiteDS Auto recording a sales increase of 8.2% to 43,700 units in September 2019, it is facing serious issues with its line-up. Apart from its two SUVs, the remaining products posted double-digit sales decreases and two of them are due to leave the market shortly.


FCA is also facing a number of challenges, with predictions for Alfa Romeo 2019 sales dropping to less than 100,000 units – this being approximately 25%-28% less than in 2018. This negative trend seems to be in juxtaposition to their product offensive that began in 2016, featuring the Giulia and Stelvio. Nonetheless, the lack of new products since 2017 has damaged the expected growth seen in 2018.


It seems that the new group will aim to position the brands in differing markets. For example, DS is likely to boost its Chinese operations through new products that could eventually arrive in Europe, while Alfa Romeo will focus on North America and Europe, receiving a lifeline from the incoming Tonale C-SUV. Nevertheless, this does not mean that either brand is safe from failure. If the strategy does not work, DS does not have a healthy heritage to support it.

Jeep to share its SUV DNA with Peugeot and Opel

Tavares is aware that Jeep is the crown jewel of FCA, however, despite new vehicles expected to hit South America and European markets in 2020, the brand needs more products. To achieve this, the best approach would be to share the costs with other mainstream brands – and the best candidates are Peugeot and Opel.


As Opel hopes to expand its presence outside of Europe, presenting itself as the German brand of the group, they could start developing SUVs in collaboration with Jeep. With Jeep positioned as the American off-road lifestyle-oriented brand, its SUVs could instead wear a mainstream European style under Peugeot and Opel brands. On top of this, we must remember that SUVs accounted for 40% of PSA+FCA’s passenger cars global sales in H1 2019, and Jeep represented 49% of its SUV volume during the same period.

Lancia and Vauxhall will survive

It is unlikely that the newly merged company will discontinue Lancia in Italy and Vauxhall in the UK, as they are not the only unique-country car brands in the world. For example, Holden is only available in Australia and New Zealand, Jetta operates purely in China, and Samsung exists solely in South Korea. In the case of Lancia, the brand could benefit from the new Fiat city-cars/SUVs replacing the current Ypsilon, one of the top-selling cars in Italy.


Interessantissimo articolo di Fiatgroupworld (è un analista di JD Dynamics) sulle sfide del posizionamento dei marchi della galassia FCAPSA in particolare il destino di Fiat. Ovviamente siamo nel campo della speculazione più totale.


Destino del marchio Fiat:
il primo grafico mostra che dal 1980 ad oggi il marchio Fiat ha più che dimezzato le vendite in un mercato mondiale che è triplicato di dimensioni. L’ internazionalizzazione ha portato risultati disastrosi in Cina, Nord America ed India. Nel 2009 Fiat aveva in Europa una quota del 8%, dopo 10 anni sono al 5%. Durante gli anni di Marchionne è stata favorita Jeep e non darei torto su questa scelta. Adesso però la situazione in Europa diventa molto pesante. Manley ha già annunciato che a causa delle nuove normative europee Fiat dovrà abbandonare il segmento A per ritornare nel segmento B. Il problema è che le citycars rappresentano già oggi più del 50% delle vendite europee del marchio Fiat. Se decideranno di fare una nuova Punto si troveranno a concorrere in casa contro 208, C3 e Corsa. L’idea di distanziare i marchi (ad esempio Fiat e Citroen più sul low cost con Opel e Peugeot più verso il premium) richiederà comunque anni.
L’ analista di Jato suggerisce di lanciare Panda e 500 ingrandite per non dare troppo fastidio ai marchi PSA e presidiare la fascia di prezzo sotto i 15.000 euro.
Un discorso simile avverrebbe per i crossover, Fiat ha assolutamente bisogno di suv che però andrebbero a scontrarsi con le varianti Opel, Peugeot, Ds, Jeep e Citroen.

Jeep accoppiata con Opel?
L’analista suggerisce una forte condivisione tra Opel e Jeep, nonostante il buon andamento Jeep ha assoluto bisogno di nuove piattaforme per Compass, Renegade, Cherockee e Mini Jeep.
La base EMP, appositamente modificata, permetterebbe a Jeep di continuare l’espansione internazionale nei fuoristrada soft mentre Opel potrebbe rappresentare il marchio germanico della nuova società.


Allegati:
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Il futuro di Alfa e Maserati:

Per risanare Maserati e Alfa (nonché fare di DS un successo) sarebbero necessari investimenti mostruosi. Imho la sfida non è impossibile ma sicuramente fa tremare i polsi. Conoscendo L’ avarizia di Tavares dubito che si metterà a sviluppare pianali esclusivi per i marchi premium.


Allegati:
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MessaggioInviato: sab dic 21, 2019 12:17 pm 
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Mah, braccino finchè si vuole...
Delle Alfa a TA ci possono anche stare nel B C e D, ma se Tavy pensa di vender delle Ghibli con motore anteriore trasversale mi sa che deve rivedere i suoi calcoli.


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MessaggioInviato: sab dic 21, 2019 12:24 pm 
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L'analista non si è accorto che col poco che avevano in casa gli italiani ex fiat hanno fatto piccole jeep di successo e più "jeep" di quelle dalla precedente gestione tedesca.
Secondo me i tedeschi della opel avrebbero fatto peggio.
Per fiat ingrandire troppo panda e 500 effettivamente potrebbe non essere il massimo... Nuova punto/208/corsa...mah vedremo se già nuova corsa sarà un successo.... Ha ragione sul Difficile posizionamento fiat, esempio le ultime citroen in pratica sono delle "pandone".
Maserati analista arrivato in ritardo :-) :-)

_________________
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Stefano_M ha scritto:
L'analista non si è accorto che col poco che avevano in casa gli italiani ex fiat hanno fatto piccole jeep di successo e più "jeep" di quelle dalla precedente gestione tedesca.
Secondo me i tedeschi della opel avrebbero fatto peggio.
Per fiat ingrandire troppo panda e 500 effettivamente potrebbe non essere il massimo... Nuova punto/208/corsa...mah vedremo se già nuova corsa sarà un successo.... Ha ragione sul Difficile posizionamento fiat, esempio le ultime citroen in pratica sono delle "pandone".
Maserati analista arrivato in ritardo :-) :-)



La gestione di Marchionne su Jeep è stata molto più efficace di quella di Zetsche (e che ci voleva direte voi), non c’ è ombra di dubbio però rispetto ai target stabiliti ci sono stati dei problemi soprattutto in Cina e in Europa. Marchionne nel 2017 stava trattando con Geely una valutazione del marchio Jeep pari a 24 miliardi di euro, questa era la sua richiesta, rimasta inevasa. Psa può dare una spinta importante allo sviluppo.

Citroen entro fine 2020 avrà lanciato le nuove C4 (una crossover anche elettrica secondo quattroruote) e C5. Vedremo come le posizioneranno.


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MessaggioInviato: gio gen 02, 2020 8:29 pm 
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INDUSTRIA TUTTE LE NEWS

Fca, ancora rumors di Mike Manley a JaguarSecondo il Daily Telegraph il ceo di Fca potrebbe lasciare il gruppo italo americano, prossimo alle nozze con Psa, per diventare ad di Jaguar Land Rover. Per gli analisti la voce è realistica e non negativa in linea di principio: più spazio e più tempo a Tavares per guidare la fusione tra Fca e Psa. Vendite di auto in forte aumento a dicembre in Francia, oggi i dati sull'Italia

di Francesca Gerosa02/01/2020 12:05

     


Tornano le voci di Mike Manley a Jaguar. Secondo il Daily Telegraph di ieri il ceo di Fca, Mike Manley, scelto da John Elkann per succedere a Sergio Marchionne, potrebbe lasciare il gruppo italo americano, prossimo alle nozze con Psa, per diventare ad di Jaguar Land Rover (JLR). D'altra parte, la fusione annunciata tra Fca e Peugeot vedrà il numero uno del gruppo francese, Carlos Tavares, prendere le redini del nuovo gruppo come ceo, mentre il ruolo che avrà Mike Manley non è stato ancora definito.

"La voce non è infondata al 100%. Ricordiamo che Fca e Psa hanno firmato un protocollo d'intesa vincolante lo scorso 18 dicembre e che la fusione dovrebbe concretizzarsi in 12/15 mesi", commentano stamani gli analisti di Banca Akros. "Non siamo sicuri al 100% che le dimissioni di Mike Manley rappresentino un forte fattore negativo poiché la mossa potrebbe lasciare più spazio/più tempo a Tavares per guidare la fusione dei due gruppi. Riteniamo la voce realistica e non negativa in linea di principio", concludono gli analisti di Banca Akros che sul titolo Fca hanno un rating buy e un target price a 17,50 euro.

A Piazza Affari al momento l'azione Fca sale dell'1,20% a quota 13,352 euro (+2,58% a 21,85 euro Psa a Parigi) in attesa, a mercato chiuso, dei dati sulle immatricolazioni auto a dicembre in Italia. A novembre il gruppo aveva registrato un calo delle immatricolazioni in Italia del 4,1% a 34.033 unità con una quota di mercato calata dal 24,08% al 22,6%. Da inizio anno le registrazioni del gruppo sono calate del 10% a 421.015 unità con una quota scesa dal 26,2% al 23,71%.

Intanto dai dati del Comité des Constructeurs Français d'Automobiles è emerso che il mercato francese di auto nuove ha mostrato un forte aumento a dicembre con una crescita del 27,7% anno su anno. In totale il mercato francese è cresciuto del +1,9% nel 2019. Le vendite di Fca sono aumentate del +36% il mese scorso, ma sull'anno intero hanno mostrato un calo del 12,8%.

Il mercato francese è di importanza minore per Fca, conta per il 2% dei volumi del gruppo nel 2018. "Nonostante un giorno lavorativo in più a dicembre, il forte aumento delle vendite di auto in Francia è dovuto allo sforzo da parte dei costruttori di svuotare i magazzini di veicoli più inquinanti prima dell'inizio del 2020, con l'arrivo del limite più stringente sulle emissioni di CO2 e le potenziali multe per ogni gruppo automobilistico", ha sottolineato stamani un analista.

Per Fca "ci possiamo aspettare una lettura positiva per il 2019 a livello di mix di prodotto visto che le vendite di Jeep dovrebbero essere state buone a dicembre. Tuttavia il forte rialzo a dicembre è dovuto a un'accelerazione delle vendite sui veicoli più inquinanti che lascia pensare che le vendite a inizio anno dovrebbero meccanicamente rallentare nonostante una base di paragone debole, come avvertito dai professionisti francesi a fine novembre", ha precisato l'espe

Secondo il daily telegraph Mike Manley potrebbe passare a Jaguar-Land Rover anch'essa sul mercato.


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MessaggioInviato: mer gen 22, 2020 6:27 pm 
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https://www.quattroruote.it/news/indust ... bene_.html

Manley dichiara che la fusione PSA-FCA sarà completata nella primavera 2021.


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MessaggioInviato: sab feb 29, 2020 12:19 pm 
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https://www.quattroruote.it/news/curios ... llery.html

Articolo interessante.
Effettivamente le occasioni sprecate sono state tante. Cosa sarebbe successo se la Kamal fosse veramente andata in produzione nel 2006-2007 come volevano Morchio e Demel nel 2003?
Mi ricordo che la regione Campania aveva pure già sganciato incentivi.


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MessaggioInviato: lun mar 02, 2020 2:28 pm 
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MessaggioInviato: gio mar 26, 2020 5:37 pm 
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Qualche dato interessante sui dati di vendita del gruppo FCA nel 2019 provenienti dal sito fiatgroupworld.com

Da ormai 2 anni Jeep è il marchio con i volumi maggiori all’interno del gruppo ma è calato del 6% a causa degli insuccessi in Cina e il rallentamento negli USA compensati in parte dalla crescita in Europa e in Sud America.
Il marchio Fiat (nei dati sono compresi i veicoli commerciali) nel 1997 vendeva 2,8 milioni di auto adesso siamo a meno della metà.
RAM pur avendo pochi modelli ed essendo concentrata in Nord America cresce alla grande grazie alla,doppia strategia del pick up RAM, c’è la versione del 2008 a prezzi non folli e la versione 2018 che vende ad un prezzo medio di quasi 55.000 dollari.

Maserati ha volumi bassissimi per sopravvivere, i nuovi modelli comunque arriveranno.


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MessaggioInviato: gio mar 26, 2020 9:57 pm 
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Moolto interessante fonte?

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MessaggioInviato: gio mar 26, 2020 10:26 pm 
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Stefano_M ha scritto:
Moolto interessante fonte?


Ecco il link

https://fiatgroupworld.com/2020/03/24/6 ... s-pickups/


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MessaggioInviato: ven mar 27, 2020 8:15 am 
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daimlerchrysler ha scritto:
Stefano_M ha scritto:
Moolto interessante fonte?


Ecco il link

https://fiatgroupworld.com/2020/03/24/6 ... s-pickups/

Grazie

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MessaggioInviato: mar apr 07, 2020 8:59 am 
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 their sales decimated by the coronavirus outbreak, Fiat Chrysler Automobiles and PSA Group have postponed their shareholder meetings and are looking at ways to boost cash reserves ahead of their planned merger.

The two automakers have turned to their banks to secure much-needed cash, and FCA is considering debt guarantees that the Italian government approved on Monday to support local companies, a source with knowledge of the matter told Reuters.

FCA, whose legal headquarters is in the Netherlands but operates factories in Italy, could qualify for the government program, which offers more than 400 billion euros ($433 million) worth of liquidity and bank loans to companies hit by the pandemic, the source said, adding that no decision had been made.

A spokesman for FCA declined to comment.

In December, PSA and FCA signed a memorandum of understanding that would create the world's fourth-largest carmaker, with shareholders of each group holding 50 percent in the new entity.

The crisis set off by the virus has virtually erased demand for new vehicles and disrupted supply chains, pushing automakers to temporarily halt most production.

In late March, FCA secured a credit line worth 3.5 billion euros, with an initial 12-month term that can be extended by six months. This added to existing credit facilities worth 7.7 billion euros.

However, FCA would need to cut its ordinary dividend if it decides to pursue state aid from Italy. The emergency decree says companies looking to apply for Italy-backed loans must refrain from approving dividend payments for a year.

FCA's decision to postpone the shareholders' meeting to late June has analysts speculating that its ordinary dividend worth 1.1 billion euros could be canceled or postponed.

"While the merger process is proceeding, the postponement of the AGM will raise markets' concerns of a potential cancellation of the ordinary dividend," said Monica Bosio, an analyst at Intesa Sanpaolo.

Martino De Ambroggi, an analyst at Equida, said that the most likely outcome is that both FCA and PSA cancel or postpone their ordinary dividends.

PSA, which proposed a similar 1.1 billion euro dividend, also decided to postpone its annual shareholders' meeting, to June 25. But the automaker is not expected to tap state funding, a source close to the company said.

The French automaker, which is led by CEO Carlos Tavares, said on Monday that it had agreed to new credit lines worth about 3 billion euros. It is sitting on undrawn credit facilities worth about 3 billion euros.

Dividend questioned

FCA’s share price has fallen around 45 percent since late February when the virus started spreading in northern Italy. PSA's stock is down 32 percent.

As part of the merger agreement, FCA is set to pay a 5.5 billion-euro special dividend to its investors. Bankers and analysts have questioned FCA's ability to pay such a windfall at a time when companies are looking to preserve cash.

A source close to the deal said that while both parties were still committed to the tie-up, they needed to see how the crisis evolved before deciding whether to renegotiate merger terms.

Analysts at Jefferies have said the merger is key to the two firms' long-term competitiveness but that some adjustments are "inevitable." They pointed to the special dividend, which is expected to be paid in early 2021, just before the deal closes.

A study by Alix Partners predicts that global auto sales could fall by 22 percent to 27 percent this year, a decline of 19 to 24 million fewer vehicles.

This means global automakers would be below break-even, losing more than 100 billion euros in cash flow globally, the study said, adding that for every month of idled production in Europe, automakers would lose 7 billion euros of cash flow. 

Ecco che gli Agnelli dicono addio al mega dividendo di FCA.


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MessaggioInviato: mar apr 07, 2020 10:10 am 
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Iscritto il: ven lug 13, 2007 3:17 pm
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daimlerchrysler ha scritto:
FCA, whose legal headquarters is in the Netherlands but operates factories in Italy, could qualify for the government program, which offers more than 400 billion euros ($433 million) worth of liquidity and bank loans to companies hit by the pandemic, the source said, adding that no decision had been made.
...
Ecco che gli Agnelli dicono addio al mega dividendo di FCA.
Immagino che, oltre a Sevel, gli stabilimenti italiani risultino in carico a SpA ad hoc con sede in Italia, se no col cavolo che possono attingere ai fondi nazionali. Per altro penso che gli converrebbero di più quelli olandesi.

Certo che questo Sars-Cov-2 spariglierà molte carte e paradigmi che sembravano inamovibili. Intanto vediamo se l'UE sopravvive e in che misura.


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MessaggioInviato: mar apr 07, 2020 2:28 pm 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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Il problema enorme per gli Agnelli è che con l'accordo con PSA riuscivano a farsi dare una maxi cedola da 5 miliardi (per tutti gli azionisti) in aggiunta al dividendo ordinario e a quello straordinario da 4 miliardi dopo la vendita di Magneti Marelli. In pratica rischiano di tornare a casa a mani vuote, perché se FCA richiederà fondi statali sarà vietata l'emissione di dividendi.

Il rischio di credit crunch per molte aziende, anche apparentemente in salute, è molto forte, pensare di poter passare ancora mesi senza ricominciare la produzione è folle.


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