Alastor ha scritto:
Non ho capito questa storia degli incapaci da dove ti è uscita.
Contestavo soltanto questa frase
Alastor ha scritto:
E' il mercato europeo, che a causa dell'incapacità europea di allora di produrre benzina decenti, si è innamorato del diesel....
laddove non mi sembra che <l'amore> o la moda (se cosi' vogliamo chiamarla) dei Diesel sia sorta per "incapacita'" ....
Le tue considerazioni sulle qualita' dei benza Honda sono pienamente condivisibili, io ho sempre considerato fantastico come potessero generare propulsori aspirati con oltre 100cv/l eppure guidabilissimi. Ricordo anni fa qualche km al volante di una VTi (?) col milleesei da 131cv ed era veramente divertente, oltre che elastico, e ho sempre desiderato provare il 169cv, ma cio' non e' inerente al tuo discorso.
Che la Honda proponesse un motore raffinato all'epoca non implica tale motore era dentro il "miglior" pacchetto, senno' avrebbero venduto piu' della Golf, per esempio.
Un gran motore non fa una gran macchina, e una gran macchina viene da un mix di fattori che talvolta vanno oltre la tecnica.
Tornando a
Alastor ha scritto:
Adesso, secondo te, se TUTTI i motori a benzina di Fiat, VW, Peugeot, Renault, Opel, fossero stati a questo livello, il diesel sarebbe esploso in questo modo? Secondo me, no.
Secondo me, assolutamente si. Era scontato che una volta il "gap" fra benzina e Diesel fosse colmato, le vendite del gasolio erano destinate a decuplicarsi.
Per <l'utente normale>, poco amante della raffinatezza meccanica, poco importa cosa c'e' sotto il cofano: una volta che il Diesel smise di essere "trattore" (intendo trattore i Diesel "giusti" come di una volta), le prestazioni "ci sono" e il costo km a livello consumo (quello che uno prima guarda) si dimezza ... e la moda comincio' propio con i mezzi dei crucchi, 1.9 da 150cv che lasciavano dietro al semaforo l'equivalente a benza nei 100m, eppoi nei km lo ri-lasciavano dietro al distributore.
Le riviste hanno aggiunto di loro, mandando in pista i 2 o 3 litri bavaresi a massacrare gli equivalenti benzina.
La miope (?) politica riguardante i combustibili ha fatto il resto - e il mercato si adegua. Un tempo il benza, poi il Diesel, adesso si impazza per i bi-fuel. Sono cicli, inevitabili.
Alastor ha scritto:
Oggi molte case automobilistiche fanno di tutto per arrogarsi in qualche modo un'immagine "premium" che comunichi raffinatezza tecnologica, sportività, qualità, eccetera. La ricchezza più grande di marchi come Audi, BMW, Porsche, è proprio questo: la loro immagine. Se è Audi, è garanzia di cura del dettaglio. Se è BMW, è garanzia di perfezione meccanica. Buttare via un patrimonio di questo tipo è la cosa peggiore che un'azienda può fare. Tu mi dici che l'importante sono i guadagni e che per un vecchio purista perso arrivano due o tre o dieci clienti nuovi. Io ti dico che allargare il mercato va bene, ma non bisogna buttare nel cesso i propri valori fondanti. Altrimenti si va incontro alla rovina! Infatti, come vedi, hanno fatto marcia indietro.
Verissimo. Ma cio' dipende da chi e' al comando dell'azienda. Se a costui gliene frega un piffero della "tradizione" e bada al soldo ... e di esempi mi pare, almeno in Italia, ne abbiamo a bizzeffe.
Fatto sta che prima o poi "il purista" cede il passo al "manager rampante" che guarda piu' al bilancio che alla tradizione ... l'ideale sarebbe un mix di entrambi, ma non sempre succede.
Ne parlavamo in un altro forum - faccio un altro esempio: secondo voi, un genio come Tamburini avrebbe avuto "carta libera" se non ci fosse stato dietro un altro "spensierato" come Castiglioni? Se al posto di Castiglioni ci fosse stato Colaninno, avremmo oggi le MV che il mondo ci invidia?