Oggi penso di essere riuscito a coronare uno dei miei principali sogni automobilistici di una vita.
Essendo del 1993, quando ero ragazzino la hypercar del momento era la Ferrari Enzo e Maserati è sempre stato uno dei miei marchi preferiti... quindi figuriamoci appena ho saputo che ne avrebbero fatta una con il tridente sul cofano, con un aspetto incredibilmente più accattivante, estremo, da corsa e perlopiù con questa livrea da accapponare la pelle.
Nel corso della mia vita penso di averne visto pochi esemplari da corsa, e forse uno o due stradali... quindi aver avuto l'occasione oggi non solo di vederne una, ma anche di poterla provare è stato meraviglioso.
Il posto di guida è fantastico, si riconosce la parentela con altri mezzi del gruppo, soprattutto Ferrari; la strumentazione è quella della F430, come anche la maggior parte della componentistica interna. Quel che però questa ha è il valore aggiunto di esser stata sviluppata da Dallara e di aver vinto di tutto e di più in gara, cosa che agli occhi di un appassionato secondo me dà quell'incredibile qualcosa in più, soprattutto al pensiero di guidare su strada un mezzo così estremo, incredibilmente più "pistaiolo" di una Enzo... e con la possibilità di togliere il tetto facendola diventare una V12 targa.
Girata la chiave, premuto il tasto Start per alcuni secondi e si mette in moto la belva. Sei litri di cilindrata, dodici cilindri, seicentotrenta cavalli (ufficialmente)... i dati li saprete anche meglio di me! Inserisco una prima e inizio a uscire dal cancello, sfiorando il gas il cambio elettroattuato permette di muovere dolcemente l'auto, addirittura in manovra tiene la seconda per essere meno rabbiosa - e per somma gioia dei produttori di frizioni.
Una volta per strada... è maledettamente larga, ancor più delle Pagani che mi sembravano immense, con una coda che non finisce più, un alettone che sporge ulteriormente, e con gli sguardi di tutta la gente che si paralizza, filma coi telefonini e dice di sgasare.
In alcuni tratti di strada libera ho preso ad allungare qualche marcia; complice il clima non estivo e le gomme di dodici anni fa (piccola curiosità: hanno 110Y di indice di carico dietro, contro 85Y della Enzo... l'aerodinamica fa, eccome!) appena si accelera un po'di più interviene l'ASR a tagliare drasticamente potenza e metterla dritta. Appena si sfiora l'acceleratore la MC12 decolla, non si ha neanche la percezione di quanto sia maledettamente veloce (ho guidato relativamente spesso ultimamente una FF con più cavalli, e decisamente più ovattati...). I freni per essere veramente efficienti secondo me devono entrare un po' in temperatura... ma certamente non mi sono messo a collaudare l'efficacia dell'impianto frenante su un mezzo che vale come una LaFerrari nuova e due F12 Tour de France... o sedici MC Stradale, se preferite. Nota positiva per il cambio; gli elettroattuati, tolti quelli di ultimissima generazione, solitamente invecchiano maluccio e personalmente trovo piuttosto fastidiosa la cambiata non solo lenta, ma anche ruvida di quelli delle prime generazioni. Questo invece non solo è piuttosto dolce nell'uso normale, ma ai giri alti tira anche delle belle fucilate... insomma, quella che pensavo fosse una nota dolente alla fine non lo è stata affatto. Certo, quello di una 599GTO o 430 Scuderia è un'altra cosa, ma... bene così!
Dal punto di vista "pratico", per quanto faccia ridere su auto del genere, trovo che comunque le Pagani Zonda siano una spanna oltre, molto più dolci in più o meno tutto, ma il fascino di questa indubbiamente resta qualcosa di inarrivabile anche per la sua sorella marchiata Ferrari... decisamente uno dei punti più alti dell'automobilismo in assoluto, e certamente da podio per il sottoscritto, che per anni l'ha avuta appesa in camera e oggi ha avuto modo di conoscere la diva della quale è follemente innamorato ancora oggi.
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Fiat Panda Hobby - 39 cavalli, sì, ma non per tonnellata