Davanti all’ultima nata in casa Volkswagen, la T-Roc, i cui veli sono stati sollevati il 23 agosto nella cornice esclusiva di Villa Erba, sulle sponde del lago di Como, ci si chiede subito come catalogarla. In altre parole, che cos’è esattamente la T-Roc, rialzata da terra ma non troppo, né piccola né grande? Dove si colloca nella gamma Volkswagen e come la si può definire?
Una piccola Tiguan? Sì e no. Sì nel senso che ha l’aria da Suv e, volendo, la trazione integrale. No, nel senso che se ne distingue per aspetto (la linea da coupé del padiglione la classifica piuttosto come crossover) e per vocazione (destinata più a una clientela urban chic, strizza l’occhio alle mode e gioca volentieri con le personalizzazioni, a cominciare dal tetto bicolore).
Una Golf rialzata da terra? Sì e no. Sì per dimensioni: con 423 centimetri la T-Roc è soltanto tre centimetri più corta della Golf (e 8 centimetri più alta, per 157 totali). Però ha un bagagliaio molto più capiente - 445 litri - e, nelle versioni a trazione integrale, una modalità di guida off-road che la candida ad affrontare percorsi un po’ più impegnativi di un semplice sterrato.
player iconVolkswagen T-Roc (2017) Volkswagen T-Roc (2017) 25 FOTO 2017-Volkswagen-T-Roc-21 Per l’asfalto… Insomma, alla fine la T-Roc è una bella sintesi tra due mondi, quello delle berline e quello delle sport utility, il modello su cui si sono accesi i riflettori di Cernobbio. Con le prime, la vettura condivide le qualità stradali: costruita sulla piattaforma Mqb, offre (di serie sulle versioni integrali e a richiesta su quelle a trazione anteriore) sospensioni adattive a gestione elettronica che prevedono la scelta tra cinque stili di guida (Comfort, Normal, Sport, Eco, Individual) e lo sterzo progressivo che la Golf ha inaugurato nientemeno che sulla GTI.
…e oltre. Dalle Suv, invece, mutua l’assetto rialzato, il muso squadrato e imponente, i parafanghi pronunciati e, sul piano sostanziale, un sistema di trazione integrale permanente 4Motion, che, tramite una frizione a lamelle a gestione elettronica, chiama in causa più decisamente il retrotreno ogni volta che le condizioni di aderenza lo richiedono. Due le modalità “fuoristrada” selezionabili mediante una rotella posta alla base della leva del cambio: Offroad, con parametri automaticamente fissati dal sistema, e Offroad individual, che permette al conducente di effettuare modifiche a propria discrezione.
2017-Volkswagen-T-Roc-12 Mezzo servizio. Il motore 1.5 TSI da 150 CV è in grado di deattivare due dei quattro cilindri ai carichi parziali, quando cioè non è richiesta tutta la potenza. Il “millecinque”, disponibile in abbinamento al cambio manuale a sei marce o con il doppia frizione DSG a sette rapporti, è uno dei due propulsori della gamma a benzina. L’altro è il “mille” da 115 CV, associato al solo cambio manuale e alla trazione anteriore. Analoga potenza (e stesso accoppiamento cambio/trazione) per il ticket d’ingresso alla gamma diesel, il 1.6 TDI. Gli fa compagnia il 2.0 litri declinato in due potenze: 150 CV (disponibile con cambio manuale, Dsg, due o quattro ruote motrici) e 190 (con Dsg e trazione integrale).
Vendite a novembre. La T-Roc arriverà nelle concessionarie italiane a novembre, offrendo dieci tinte di carrozzeria: accanto ai colori pastello bianco, nero e grigio, ci sono i metallizzati Atlantic blue, Black oak, Energetic orange, Giallo curcuma, Indium grey, Ravenna blue e White silver. Tutti abbinati al tetto, ai montanti anteriori e alle calotte dei retrovisori esterni a contrasto. Un tocco di personalizzazione che nella fascia di mercato, ultra affollata, delle B-Suv è giudicato irrinunciabile per farsi notare. Due gli allestimenti, entrambi piuttosto completi: includono anche sistemi di assistenza alla guida come il cruise control adattivo, il dispositivo pre-crash, la frenata d’emergenza con riconoscimento pedone e il rilevatore della stanchezza del guidatore.
A tutto schermo. Il gusto della personalizzazione prosegue nell’abitacolo, con la fascia orizzontale della plancia disponibile in diverse tinte a contrasto. Al centro, in posizione elevata, lo schermo da 8" ricoperto di vetro, che governa le principali funzioni di bordo e l’infotainment. In luogo del tradizionale quadro strumenti, dietro il volante si può avere l’Active info display da 11,7”, di nuova generazione, con una risoluzione a 133 dpi. Il tutto predisposto per l'impiego delle app e dei vari servizi online tramite Volkswagen Car-net e smartphone. A proposito di telefonini, l'App-connect, compatibile con MirrorLink, Apple CarPlay e Android Auto permette di associare praticamente qualsiasi tipo di dispositivo mobile.
Dati tecnici della nuova T-Roc, Vw si aspetta molto da questo modello sia come profitti sia come vendite. Progressivamente la maggioranza dei suoi modelli si sta spostando sul pianale MQB e ciò dovrebbe permettere di ottenere sempre più economie di scala. Durante la presentazione Vw ha anche confermato l'arrivo della terza generazione della Touareg entro fine anno mentre nel 2018 sarà svelata la T-Cross la vera world-suv del marchio di Wolfsburg.
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