mauro65 ha scritto:
Il problema è che gli aiuti di Stato possono essere ben mimetizzati e tra che li scopri e tra che fai partire i dazi, il mercato è già bello che andato. I giapponesi giocavano in modo relativamente pulito, i coreani con acciaio e cantieri navali un po’ meno, però sono 50 milioni e non 1,4 miliardi e non sono una dittatura.
Sulla lentezza ti do ragione, in Europa ci vogliono 2-3 anni; ma mascherarli interessa a nessuno, nel senso che l'indagine scatta su denuncia dei produttori locali, che evidenziano alla commissione il prezzo troppo basso del prodotto importato. La commissione prende beni simili prodotti in altre parti del mondo aventi costi del lavoro ed energetici simili a quelli cinesi ( solitamente si prende l'India ed altri paesi "poveri" del sud est asietico, o il Brasile) e guarda la differenza di prezzo tra i due beni; se la differenza è evidente, puoi cercare di nascondere gli aiuti come vuoi, ma scatta il dazio. Nel mio settore, ad esempio, non sono stati dimostrati gli aiuti di stato, è stato dimostrato che un bene non può costare così poco rispetto ad un prodotto indiano, e notevolmente poco rispetto ad uno europeo. E sono scattati i dazi dal 32 all'80%, in base alla differenza di prezzo che i vari produttori cinesi proponevano sui nostri mercati. La Cina ha fatto un putiferio, ha strepitato, battuto i pugni, e si è beccata due volte i dazi in 15 anni. Perchè, per la commissione europea, puoi urlare finchè vuoi, ma senza aiuti di stato quei prezzi non li puoi fare. Negli Stati Uniti manco fanno le indagini, Trump i dazi sui prodotti cinesi li ha messi in un giorno.
Quindi pensare che la Cina possa invadere mercato europeo e americano con prodotti a prezzo ridicolo non è fattibile, possono vendere in base alle regole del wto, altrimenti non vendono, o, perlomeno, lo fanno per uno due anni, poi i prezzi dei beni sono obbligati ad alzarli, e tanto