




bell’inizio. Il nome è Enyaq iV, da una parola gaelica che significa pressappoco "inizio della vita", una sport utility di taglia media che meccanicamente ha vari punti di contatto con le Volkswagen ID.3 e ID.4 che, salvo ulteriori ritardi, dovrebbero arrivare nel corso dell’anno. Lei invece entrerà in produzione da gennaio 2021 (anche se in concessionaria saranno felici di accettare le prenotazioni) a un prezzo che dovrebbe andare da 35.000 a 50.000 euro a seconda della taglia di batteria e del numero dei motori.
Skoda Enyaq, l’elettrica che verrà
Fatta su misura. Insomma, un po’ come fa la Tesla con le sue Long Range o Dual motor, anche la Enyaq si potrà personalizzare secondo le proprie esigenze di mobilità scegliendo fra tre pacchi di accumulatori (da 55/62/82 kWh) e ben cinque motori da 109 fino a 225 kW (140-306 CV). Sul modello 80X da 265 CV e sulla RS80 da 306 CV la trazione, anziché posteriore, sarà integrale con l’aggiunta di un secondo motore davanti. Nota tecnica da supernerd di auto elettriche: l'unità posteriore è trifase di tipo sincrono, perché questo schema è più adatto a gestire i regimi costanti e livellati, mentre quella anteriore è asincrona, perché è più pronta a erogare coppia quando si chiedono le massime prestazioni.
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Taglia medio-grande. Sotto la carrozzeria lunga 4 metri e 64 c’è, in questo caso, la versione con l’autonomia maggiore, quella a trazione posteriore da 150 kW con batteria da 82 kWh, il che dovrebbe garantire una percorrenza con la ricarica completa di 500 km nel ciclo Wltp. Lo spunto è estremamente progressivo e brillante (ci sono oltre 300 Nm di coppia a disposizione), ma la marcia risulta confortevole in un abitacolo enorme dove lo spazio è sfruttato fino all’ultimo centimetro. È vero che la geometria dei pianali elettrici permette meraviglie sconosciute ai “termici” con tutti i loro orpelli, ma qui la Casa ceca ha davvero fatto la quadra: abitacolo smisurato e bagagliaio da 585 litri. Mettiamo anche che siano stati un po’ ottimistici, ma visto dal vivo è davvero enorme.
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Schermo da 33 cm. Una cosa che non vedrete nel video e nelle foto sono gl’interni, per il momento ancora top secret, ma non per me, benché possa solo raccontarli: la plancia ha uno sviluppo orizzontale con un mega schermo da 13 pollici per metà sospeso e per metà “galleggiante”, dalla risposta pronta e con la connessione a internet garantita da una eSim. I comandi del clima (un mio pallino) sono touch, ma non scompaiono mai dalla vista, quindi ok. Altro piccolo schermo dietro il volante e l’opzione per l’head up display con realtà aumentata. I sedili nella versione Laurin & Klement sono una meraviglia di sartoria, alti e comodi. Per ricaricare le batterie è prevista la presa Ccs2 che serve per la wall box domestica che ha progettato Skoda per potenze da 7 e 11 kW, ma anche per le colonnine fast charge fino a 125 kW, che consentono di passare dal 10 all’80% dell'autonomia in 40 minuti. E per tutto il resto, non vi rimane che aspettare Quattroruote di giugno, dove potrete trovare un approfondimento sulla prima Suv elettrica del marchio ceco.