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MessaggioInviato: ven ott 20, 2006 8:35 am 
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Iscritto il: lun giu 12, 2006 7:40 am
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Abbiamo parlato tanto della tecnica dell'auto, ma con questo post voglio fare un breve discorso di "tecnica dell'automobilista", che e' non meno importante.
Mi riferisco in particolare alle condizioni di guida rispetto ai limiti di velocita', e viceversa.

Ogni conducente ha una propria velocita' di guida ottimale in rapporto alla strada, al clima e al traffico, che varia a seconda delle sue condizioni psicofisiche. E' la velocita' a cui si tende naturalmente in un lungo viaggio, se non si guarda il tachimetro ma ci si limita ad andare.
Guidando piu' veloci di questa velocita' si percepisce un senso di disagio, di allarme, che alla lunga stressa il conducente e lo stanca prematuramente, perche' la mente viene sovra impegnata nella guida.
Guidando piu' lenti la mente e' sottoimpegnata, subentra la noia che porta a distrazione e sonnolenza, con ovvie conseguenze nefaste.
Dunque e' indispensabile guidare a una velocita' consona al resto del traffico, ma anche consona alle nostre percezioni e il piu' possibile vicina alla nostra velocita' naturale per quelle condizioni.
Limiti troppo bassi che obblighino a mantenere velocita' drasticamente piu' basse di quella naturale obbligano il conducente a mantenere un comportamento di guida molto pericoloso.
Studi condotti indipendentemente nel Regno Unito e in Italia hanno dimostrato che in zone con limiti di velocita' estremamente bassi hanno un rateo di incidentalita' molto piu' alto di zone con limiti maggiori. Uno potrebbe dire che l'incidentalita' maggiore e' proprio il motivo per cui si riduce la velocita', ma i fatti smentiscono quest'ipotesi, dato che gli incidenti riscontrati sono dovuti a distrazione e sonnolenza, e non alle condizioni di pericolosita' delle strade esaminate.

Da qui una semplice conclusione: la guida piu' sicura e' quella che si mantiene il piu' possibile omogenea al flusso del traffico e piu' vicina possibile alla nostra velocita' naturale. Se le prime non consentono di rispettare la seconda, e' necessario prestare la MASSIMA attenzione, e prestare particolare attenzione a mantenere una distanza di sicurezza MAGGIORE rispetto a quella che terremmo normalmente, per tener conto del fatto che inevitabilmente dopo poco le nostre reazioni saranno rallentate.


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MessaggioInviato: ven ott 20, 2006 9:51 am 
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come non quotarti.... :ok

ah la vuoi sapere l'ultima??detta da una mia amica che in autostrada ci sara' andata una sola volta guidando lei...

Ma in autostrada e' impossibile mantenere la distanza di sicurezza!!!

eeeeehhhhhhhhhhhhhhhhh???che caxxo dice????
e lei sosteneva che non fosse possibile...

Beh io non macino km in autostrada....ma ho fatto im iei bei viaggetti...
firenze, treviso, padova vicenza,brescia,bolzano, bologna, 5 terre...,milano...
e sono quasi sempre riuscito a mantenere le distanze di sicurezza....
boh???e' ovvio che a volte non ci si riesca del tutto..ma che non ci si riesca mai....vuol idre che non si ha capito un caxxo di sicurezza stradale e di come si guida civilmente....bah....
eppure secondo me all'attenzione del guidatore e' una delle cose fondamentali per evitare incidenti....cosa me ne frega se uno va ai 300 all'ora e dista dal mio paraurti che so 3-400 m???ma la gente non lo capira' mai...
altro che abbassare i limiti....


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MessaggioInviato: ven ott 20, 2006 10:14 am 
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Iscritto il: lun mar 13, 2006 11:35 pm
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Località: Mesero (MI)
99octane ha scritto:
Abbiamo parlato tanto della tecnica dell'auto, ma con questo post voglio fare un breve discorso di "tecnica dell'automobilista", che e' non meno importante.
Mi riferisco in particolare alle condizioni di guida rispetto ai limiti di velocita', e viceversa.

Ogni conducente ha una propria velocita' di guida ottimale in rapporto alla strada, al clima e al traffico, che varia a seconda delle sue condizioni psicofisiche. E' la velocita' a cui si tende naturalmente in un lungo viaggio, se non si guarda il tachimetro ma ci si limita ad andare.
Guidando piu' veloci di questa velocita' si percepisce un senso di disagio, di allarme, che alla lunga stressa il conducente e lo stanca prematuramente, perche' la mente viene sovra impegnata nella guida.
Guidando piu' lenti la mente e' sottoimpegnata, subentra la noia che porta a distrazione e sonnolenza, con ovvie conseguenze nefaste.
Dunque e' indispensabile guidare a una velocita' consona al resto del traffico, ma anche consona alle nostre percezioni e il piu' possibile vicina alla nostra velocita' naturale per quelle condizioni.
Limiti troppo bassi che obblighino a mantenere velocita' drasticamente piu' basse di quella naturale obbligano il conducente a mantenere un comportamento di guida molto pericoloso.
Studi condotti indipendentemente nel Regno Unito e in Italia hanno dimostrato che in zone con limiti di velocita' estremamente bassi hanno un rateo di incidentalita' molto piu' alto di zone con limiti maggiori. Uno potrebbe dire che l'incidentalita' maggiore e' proprio il motivo per cui si riduce la velocita', ma i fatti smentiscono quest'ipotesi, dato che gli incidenti riscontrati sono dovuti a distrazione e sonnolenza, e non alle condizioni di pericolosita' delle strade esaminate.

Da qui una semplice conclusione: la guida piu' sicura e' quella che si mantiene il piu' possibile omogenea al flusso del traffico e piu' vicina possibile alla nostra velocita' naturale. Se le prime non consentono di rispettare la seconda, e' necessario prestare la MASSIMA attenzione, e prestare particolare attenzione a mantenere una distanza di sicurezza MAGGIORE rispetto a quella che terremmo normalmente, per tener conto del fatto che inevitabilmente dopo poco le nostre reazioni saranno rallentate.


il ragionamento è sicuramente sensato. Io ad esempio non riesco proprio ad andare a 50 o a 70 km/h sui rettilinei semi-urbani (es. zone industriali con 4 case e limite 50...).Studiare (statisticamente) qual è la velocità di guida ottimale guida ottimale potrebbe quindi aiutare a scegliere dei limiti di velocità più ragionevoli di quelli ora in vigore

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MessaggioInviato: ven ott 20, 2006 10:17 am 
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pienamente d'accordo..
E' da quando ho la patente che lo dico che la velocita' giusta dipende da molti fattori e i limiti sono una strunzata...

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"Scusi, ma lei ha preso la patente di guida veloce?"


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MessaggioInviato: ven ott 20, 2006 3:29 pm 
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99octane ha scritto:
Da qui una semplice conclusione: la guida piu' sicura e' quella che si mantiene il piu' possibile omogenea al flusso del traffico e piu' vicina possibile alla nostra velocita' naturale. Se le prime non consentono di rispettare la seconda, e' necessario prestare la MASSIMA attenzione, e prestare particolare attenzione a mantenere una distanza di sicurezza MAGGIORE rispetto a quella che terremmo normalmente, per tener conto del fatto che inevitabilmente dopo poco le nostre reazioni saranno rallentate.


Ci sono due problemi che mi impediscono di quotare il tutto:
- uno lo riporti nelle tue conclusioni: il fatto che non è detto che la nostra velocità ideale corrisponda con la velocità omogenea del traffico in quel momento, anzi, date le condizioni del traffico in Italia, ciò non accade quasi mai. Quindi di fatto un'alta velocità ideale è difficilmente mantenibile, e di fatto sembrerebbe diventare più pericoloso chi di solito va veloce, obbligato ad andaare piano. Quindi bisognerebbe impedire alle persone di andare veloce, così non si abituano :P :P

- il secondo problema, che è quello serio, è che, se da un certo punto una velocità reale che si avvicini a quella reale è ottimale per l'attenzione del guidatore, da un altro, quando questa velocità è alta, rende più gravi eventuali errori, che ci possono stare sempre.
Per fare un esempio se a 130 mi abbocchio e a 170 no, resta però il problema che un errore a 130 forse lo rimedio, a 170 forse no.


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MessaggioInviato: lun ott 23, 2006 8:09 am 
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cometa rossa ha scritto:
99octane ha scritto:
Da qui una semplice conclusione: la guida piu' sicura e' quella che si mantiene il piu' possibile omogenea al flusso del traffico e piu' vicina possibile alla nostra velocita' naturale. Se le prime non consentono di rispettare la seconda, e' necessario prestare la MASSIMA attenzione, e prestare particolare attenzione a mantenere una distanza di sicurezza MAGGIORE rispetto a quella che terremmo normalmente, per tener conto del fatto che inevitabilmente dopo poco le nostre reazioni saranno rallentate.


Ci sono due problemi che mi impediscono di quotare il tutto:
- uno lo riporti nelle tue conclusioni: il fatto che non è detto che la nostra velocità ideale corrisponda con la velocità omogenea del traffico in quel momento, anzi, date le condizioni del traffico in Italia, ciò non accade quasi mai. Quindi di fatto un'alta velocità ideale è difficilmente mantenibile, e di fatto sembrerebbe diventare più pericoloso chi di solito va veloce, obbligato ad andaare piano. Quindi bisognerebbe impedire alle persone di andare veloce, così non si abituano :P :P


La velocita' che uno tiene varia con il traffico. A strada vuota mi vien naturale andare a 180. A strada intasata mi vien naturale andare alla velocita' di tutti gli altri. ;)


Cita:
- il secondo problema, che è quello serio, è che, se da un certo punto una velocità reale che si avvicini a quella reale è ottimale per l'attenzione del guidatore, da un altro, quando questa velocità è alta, rende più gravi eventuali errori, che ci possono stare sempre.
Per fare un esempio se a 130 mi abbocchio e a 170 no, resta però il problema che un errore a 130 forse lo rimedio, a 170 forse no.


Se a uno capita usualmente di avere uno scatto isterico col volante, o di abbioccarsi mentre guida, non dovrebbe avere la patente. Per le altre persone, l'auto fa quel che gli dici di fare, e basta usare il cervello ;)
Gli imprevisti capitano, e la velocita' c'entra ben poco con gli esiti dell'imprevisto. C'entra invece molto la distanza di sicurezza e lo stato dell'auto.
Meglio avere un'imprevisto a 170 su un BMW M3 mentre tieni la distanza di sicurezza che a 80 su un'Opel Agila mentre sei a culo di chi sta davanti. :roll:
E, soprattutto, un inconveniente su un'auto ben fatta e ben tenuta puo' tradursi in una questione di ordinaria amministrazione che richiede un 10% in piu' d'attenzione dal conducente, mentre su un'auto mal tenuta una banalita' puo' trasformarsi in catastrofe.
I genitori di un amico sono usciti di strada con la loro Saab distruggendola (fortunatamente senza conseguenze per loro) perche' all'uscita di un lungo curvone l'auto e' partita in testacoda. Come mai? Perche' il gommista, un vero genio, gli aveva sostituito solo le gomme anteriori, spostando le gomme usurate al posteriore :roll: :roll: :roll:
Bisogna rendersi conto che, a parte il raro caso dell'imprevedibile, gli incidenti NON PIOVONO DAL CIELO, hanno delle CAUSE.
Queste cause sono soilitamente la distrazione, il mancato rispetto della distanza di sicurezza e la sonnolenza o (molto peggio) ubriachezza...


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MessaggioInviato: lun ott 23, 2006 8:14 am 
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si ma su questa cavolo di distanza di sicurezza perche' nessuno fa niente???
la maggior parte della gente non sa nemmeno cosa vuol dire!!e che distanza tenere in base alla velocita'....specie in condizioni meteo avverse...per non parlare dei fari..mamma mia....estate:sole:fari,fendinebbia ,tutto acceso, piove..tutto spento..ma vaffanc.......
Perche' le riviste del settore non puntano su questi fatti???invece di puntare al 99% ad ESP e 5 stelle euroncap e la palpazione delle plastiche dei cruscotti???
bah.....

ps:quoto sulla storia di bwm e agila!!!! :D purtroppo pero' no ntutit possiamo permetterci auto come la bmw......


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MessaggioInviato: lun ott 23, 2006 10:28 am 
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99octane ha scritto:
I genitori di un amico sono usciti di strada con la loro Saab distruggendola (fortunatamente senza conseguenze per loro) perche' all'uscita di un lungo curvone l'auto e' partita in testacoda. Come mai? Perche' il gommista, un vero genio, gli aveva sostituito solo le gomme anteriori, spostando le gomme usurate al posteriore :roll: :roll: :roll:
Bisogna rendersi conto che, a parte il raro caso dell'imprevedibile, gli incidenti NON PIOVONO DAL CIELO, hanno delle CAUSE.
Queste cause sono soilitamente la distrazione, il mancato rispetto della distanza di sicurezza e la sonnolenza o (molto peggio) ubriachezza...


Successo anche a me con la vecchia uno, un bel 180 gradi in una rotatoria per aver messo le gomme usarate al posteriore.

Sul resto sono d'acocrdo, ma tieni presente che l'uomo è un essere fallace, ed è impossibile mantenere la massima concentrazione alla guida per tutto il tragitto o non compiere mai un errore, anche se si è molto attenti.


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MessaggioInviato: lun ott 23, 2006 10:46 am 
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che brutto il colpo di sonno...


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MessaggioInviato: lun ott 23, 2006 6:21 pm 
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aratdeva ha scritto:
si ma su questa cavolo di distanza di sicurezza perche' nessuno fa niente???
la maggior parte della gente non sa nemmeno cosa vuol dire!!e che distanza tenere in base alla velocita'....specie in condizioni meteo avverse...per non parlare dei fari..mamma mia....estate:sole:fari,fendinebbia ,tutto acceso, piove..tutto spento..ma vaffanc.......
Perche' le riviste del settore non puntano su questi fatti???invece di puntare al 99% ad ESP e 5 stelle euroncap e la palpazione delle plastiche dei cruscotti???
bah.....

ps:quoto sulla storia di bwm e agila!!!! :D purtroppo pero' no ntutit possiamo permetterci auto come la bmw......


Perche' la distanza di sicurezza e' difficile da controllare, e non basta una macchinetta che messa a bordo strada FA SOLDI...

perche' le riviste, dopo l'iniziale ricerca di massima oggettivita' nei dati pubblicati (che per carita', e' cosa sacrosanta e utilissima) si son fatte prendere la mano e han dimenticato che comunque al centro dell'auto c'e' l'UOMO, e a quello bisogna sempre parlare, e su quello bisogna sempre commisurare ogni cosa.
Sicurezza, come ho gia' detto mille mila volte, e' ben altro che 5 stelle ai crash test, perche' il crash test parte dal presupposto che stai andando a sbattere. Il crash test non e' sicurezza. E' speranza.
Poter sperare bene e' bello. Ma sicurezza e' ben altro. Provate a dire a qualcuno che vuole un'antifurto che deve pensare positivo e vedete che vi risponde. :wink:

Ma la causa principale e' il solito italico sistema di andare a guardare solo cosa e' politicamente utile. La velocita' e' il tormentone perche' e' un concetto su cui e' facile produrre convinzioni e slogan semplici, eleganti, che suonano bene (e completamente sbagliati).
Far capire la distanza di sicurezza non e' cosi' immediato, richiede un ragionamento, e agli italiani ragionare non piace. Preferiscono che altri ragionino per loro. E' da sempre il modo migliore per farselo mettere nel sottocoda. :nono2
cometa rossa ha scritto:
99octane ha scritto:
I genitori di un amico sono usciti di strada con la loro Saab distruggendola (fortunatamente senza conseguenze per loro) perche' all'uscita di un lungo curvone l'auto e' partita in testacoda. Come mai? Perche' il gommista, un vero genio, gli aveva sostituito solo le gomme anteriori, spostando le gomme usurate al posteriore :roll: :roll: :roll:
Bisogna rendersi conto che, a parte il raro caso dell'imprevedibile, gli incidenti NON PIOVONO DAL CIELO, hanno delle CAUSE.
Queste cause sono soilitamente la distrazione, il mancato rispetto della distanza di sicurezza e la sonnolenza o (molto peggio) ubriachezza...


Successo anche a me con la vecchia uno, un bel 180 gradi in una rotatoria per aver messo le gomme usarate al posteriore.

Sul resto sono d'acocrdo, ma tieni presente che l'uomo è un essere fallace, ed è impossibile mantenere la massima concentrazione alla guida per tutto il tragitto o non compiere mai un errore, anche se si è molto attenti.



L'uomo e' l'unico delle due componenti del sistema auto-guidatore ad avere un cervello e la responsabilita' di cio' che fa.
L'uomo e' fallace, ma e' anche capace di correggersi e di imparare senza bisogno di commettere l'errore. Se la fallacita' umana fosse inevitabile e inesorabile, ci saremmo estinti 2 milioni d'anni fa.
Invece l'uomo ragiona, e proprio perche' capace di contestualizzare e' superiore a qualsiasi dispositivo automatico.
C'e' gente che guida da 40 anni senza un incidente, e non va certo adagio.
Non credo che se gli facciamo una TAC troviamo dei microchip nella scatola cranica.
E' solo una questione di educazione, che consta sempre e solo di due fasi:
- istruire a un comportamento virtuoso
- punire chi non lo mantiene.

Non serve a niente fare mille leggi se poi non si fanno rispettare, e puntare tutto sulla velocita' porta a tralasciare fattori ENORMEMENTE piu' importanti ai fini della sicurezza, fattori VERI e PRIMARI, con conseguente danno per tutti.
Ricordiamoci che, tranne in casi RARISSIMI, la velocita' e' un fattore SECONDARIO e DIPENDENTE nella dinamica degli incidenti. Le cause dirette primarie sono ben altre, solo che siccome la ragion d'essere e caratteristica intrinseca stessa dell'auto e' la velocita', ad essa tutto e' riconducibile, indicare quella come causa di ogni male e' facile e, soprattutto, redditizio.


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MessaggioInviato: mar ott 24, 2006 8:44 am 
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99octane ha scritto:
L'uomo e' l'unico delle due componenti del sistema auto-guidatore ad avere un cervello e la responsabilita' di cio' che fa.
L'uomo e' fallace, ma e' anche capace di correggersi e di imparare senza bisogno di commettere l'errore. Se la fallacita' umana fosse inevitabile e inesorabile, ci saremmo estinti 2 milioni d'anni fa.


Questo in base alla legge dei grandi numeri, ma se ti arriva addosso la testina di minchia perchè era convinto di essere Schumacher, la razza umana va avanti ma magari tu e la testina di minchia no.

Cita:
Invece l'uomo ragiona, e proprio perche' capace di contestualizzare e' superiore a qualsiasi dispositivo automatico.


Vero. Bisogna vedere però quanto è capace di contestualizzare, non siamo tutti uguali ( e per fortuna!)


Cita:
C'e' gente che guida da 40 anni senza un incidente, e non va certo adagio.
Non credo che se gli facciamo una TAC troviamo dei microchip nella scatola cranica.
E' solo una questione di educazione, che consta sempre e solo di due fasi:
- istruire a un comportamento virtuoso
- punire chi non lo mantiene.


Benissimo. (non riporto il resto del tuo discorso perchè sono d'accordo). Facciamo finta che domani, con somma gioia di cometa e octane, vengono tolti i limiti in autostrada, un po' come in Germania.
Dopodomani il buon cometa ed il buon octane si fanno un viaggio in auto assieme, sui loro 180-190 di crociera, quando ad un certo punto arriva uno degli ultimi residui della net economy che non è ancora riuscito a sputtanarsi tutti i milioni di euro guadagnati durante il boom, sta provando la sua carrera s nuova, che non ha mai guidato, la lancia a 250 all'ora quando improvvisamente perde il controllo proprio mentre sta superando il buon ex cometa e l'ormai fu octane, trascinandoli fuori strada.
Come potresti punirlo dato che i limiti di velocità non esistono più?
Qualcuno dovrà risponderne dei due ex forumisti finiti a fare compagnia a Belzebù o all'Altissimo, ma se non ci sono limiti e quindi questo soggetto non ha commesso infrazioni, che imputazione gli daresti?


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MessaggioInviato: mar ott 24, 2006 11:31 am 
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Iscritto il: ven ott 06, 2006 9:12 am
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In una strada lunghissima con il limite dei 50 km/h, cielo sereno, mezzogiorno (quindi luminosità al max) e poco traffico a me viene una sonnolenza estrema se tengo i limiti. Vi giuro che mi viene l'abbiocco. E così mi distraggo, guardo fuori dal finestrino, non presto attenzione più di tanto a chi ho davanti, se vedo una minigonna rischio di imbussarmi (ma quello è un altro discorso :allegria ). Si, riesco a farli sti benedetti 50 ma non ho una gran attenzione, e mi rendo conto di divenire pericoloso...però sfido chiunque a non addormentarsi andando piano, o per lo meno ad avere il 100% della concentrazione. Con questo non voglio giusticifare chi va sparato ma è così, andare troppo piano porta a sicura distrazione (se lo è per me lo sarà anche per qualcun altro, no?) e se ti distrai ci sacappa l'incidente (in alcuni casi). Però se non si mettono dei limiti come si fa? E' dura trovare una equità alle cose, probabilmente sarebbe anche stressante sapere che in una strada si possono fare i 70 in caso di sole, 50 in caso di pioggia e via dicendo, però forse non sarebbe male. E poi il velox come lo tari? :natale Dopo vanno a inserirsi una tale quantità di casistiche che neanche uno se lo immagina. Certo è che se uno non prova...


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MessaggioInviato: mar ott 24, 2006 11:48 am 
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infatti e' per questo gheddo che ritengo i limiti di velocita' una gran boiata..
il limite lo definisce il traffico o se non c'e' nessuno tu stesso.. chiaro che se spingi troppo e fai cazzate perche vai troppo forte e' giusto che tu venga punito severamente


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MessaggioInviato: mar ott 24, 2006 12:56 pm 
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ste79 ha scritto:
infatti e' per questo gheddo che ritengo i limiti di velocita' una gran boiata..
il limite lo definisce il traffico o se non c'e' nessuno tu stesso.. chiaro che se spingi troppo e fai cazzate perche vai troppo forte e' giusto che tu venga punito severamente


Vero :!: Il problema rimane il quantificare la soglia per multare. Insomma, noi la vediamo in un modo che il resto del mondo non vuole vedere. Ci possiamo parlare tra di noi ed essere d'accordissimo al 1000% ma tanto la società non la vuole pensare così perchè altrimenti le cose cambierebbero...e cambiare a molti sta sul cazzo :piangi2


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MessaggioInviato: mar ott 24, 2006 1:05 pm 
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ste79 ha scritto:
chiaro che se spingi troppo e fai cazzate perche vai troppo forte e' giusto che tu venga punito severamente


Ma come fai a definirlo, in mancanza di un limite?


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lo definisci dall'incidente provocato, imho..

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MessaggioInviato: mar ott 24, 2006 1:27 pm 
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è un'ipotesi, effettivamente. Ma immagini l'intasamento di tribunali per stabilire se l'errore è stato dovuto ad imperizia o a problemi del mezzo o dell'arteria stradale?


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MessaggioInviato: mar ott 24, 2006 1:51 pm 
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il lavoro in piu sarebbe "compensato" da quello in meno per i ricorsi per le multe per eccesso di velocita fatte ad capocchiam di adesso..

e cmq in caso di incidente capita gia' adesso che facciano multe "postume" (passami il termine) per eccesso di velocita'

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"Scusi, ma lei ha preso la patente di guida veloce?"


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MessaggioInviato: mar ott 24, 2006 2:29 pm 
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ste79 ha scritto:
lo definisci dall'incidente provocato, imho..


.... fatalita' incluse? :roll:


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Dopodomani il buon cometa ed il buon octane si fanno un viaggio in auto assieme, sui loro 180-190 di crociera, quando ad un certo punto arriva uno degli ultimi residui della net economy che non è ancora riuscito a sputtanarsi tutti i milioni di euro guadagnati durante il boom, sta provando la sua carrera s nuova, che non ha mai guidato, la lancia a 250 all'ora quando improvvisamente perde il controllo proprio mentre sta superando il buon ex cometa e l'ormai fu octane, trascinandoli fuori strada.
Come potresti punirlo dato che i limiti di velocità non esistono più?
Qualcuno dovrà risponderne dei due ex forumisti finiti a fare compagnia a Belzebù o all'Altissimo, ma se non ci sono limiti e quindi questo soggetto non ha commesso infrazioni, che imputazione gli daresti?

Anche se abolissimo i limiti esisterebbe comunque l'infrazione di "velocità non commisurata", del quale il tuo esempio è un caso eclatante. Quindi i familiari degli sfigati ex-forumisti vedrebbero il loro dolore attenuato dalla condanna esemplare inflitta al residuo della net economy. (sgrat, sgrat!)

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La vendetta è una pigra forma di sofferenza

Non esistono donne brutte, ho solo bevuto troppo poco per farmele....


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MessaggioInviato: mar ott 24, 2006 4:01 pm 
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Leolito ha scritto:
ste79 ha scritto:
lo definisci dall'incidente provocato, imho..


.... fatalita' incluse? :roll:


gia' adesso e' cosi' cmq..
se provochi l'incidente l'assicurazione non ti copre (kasko a parte) a meno che l'incidente non sia attribuibile a problemi del mezzo o delle strade.. (tra l'altro su questo avrei da ridire.. se la strada e' in cattive condizioni devi andare piano.. o meglio "giusto")


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MiracleBlade ha scritto:
99octane ha scritto:
Abbiamo parlato tanto della tecnica dell'auto, ma con questo post voglio fare un breve discorso di "tecnica dell'automobilista", che e' non meno importante.
Mi riferisco in particolare alle condizioni di guida rispetto ai limiti di velocita', e viceversa.

Ogni conducente ha una propria velocita' di guida ottimale in rapporto alla strada, al clima e al traffico, che varia a seconda delle sue condizioni psicofisiche. E' la velocita' a cui si tende naturalmente in un lungo viaggio, se non si guarda il tachimetro ma ci si limita ad andare.
Guidando piu' veloci di questa velocita' si percepisce un senso di disagio, di allarme, che alla lunga stressa il conducente e lo stanca prematuramente, perche' la mente viene sovra impegnata nella guida.
Guidando piu' lenti la mente e' sottoimpegnata, subentra la noia che porta a distrazione e sonnolenza, con ovvie conseguenze nefaste.
Dunque e' indispensabile guidare a una velocita' consona al resto del traffico, ma anche consona alle nostre percezioni e il piu' possibile vicina alla nostra velocita' naturale per quelle condizioni.
Limiti troppo bassi che obblighino a mantenere velocita' drasticamente piu' basse di quella naturale obbligano il conducente a mantenere un comportamento di guida molto pericoloso.
Studi condotti indipendentemente nel Regno Unito e in Italia hanno dimostrato che in zone con limiti di velocita' estremamente bassi hanno un rateo di incidentalita' molto piu' alto di zone con limiti maggiori. Uno potrebbe dire che l'incidentalita' maggiore e' proprio il motivo per cui si riduce la velocita', ma i fatti smentiscono quest'ipotesi, dato che gli incidenti riscontrati sono dovuti a distrazione e sonnolenza, e non alle condizioni di pericolosita' delle strade esaminate.

Da qui una semplice conclusione: la guida piu' sicura e' quella che si mantiene il piu' possibile omogenea al flusso del traffico e piu' vicina possibile alla nostra velocita' naturale. Se le prime non consentono di rispettare la seconda, e' necessario prestare la MASSIMA attenzione, e prestare particolare attenzione a mantenere una distanza di sicurezza MAGGIORE rispetto a quella che terremmo normalmente, per tener conto del fatto che inevitabilmente dopo poco le nostre reazioni saranno rallentate.


il ragionamento è sicuramente sensato. Io ad esempio non riesco proprio ad andare a 50 o a 70 km/h sui rettilinei semi-urbani (es. zone industriali con 4 case e limite 50...).Studiare (statisticamente) qual è la velocità di guida ottimale guida ottimale potrebbe quindi aiutare a scegliere dei limiti di velocità più ragionevoli di quelli ora in vigore


quoto sia te che octane in toto. Calcolare statisticamente la velocità in determinati tratti, magari quelli più percorsi potrebbe essere un'ottima soluzione per trovare la velocità ideale. Tuttavia dubito che molti siano in grado di farlo, basandomi sulla ragionevolezza della maggior parte degli automobilisti.


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MessaggioInviato: mer ott 25, 2006 6:27 pm 
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cometa rossa ha scritto:
99octane ha scritto:
L'uomo e' l'unico delle due componenti del sistema auto-guidatore ad avere un cervello e la responsabilita' di cio' che fa.
L'uomo e' fallace, ma e' anche capace di correggersi e di imparare senza bisogno di commettere l'errore. Se la fallacita' umana fosse inevitabile e inesorabile, ci saremmo estinti 2 milioni d'anni fa.


Questo in base alla legge dei grandi numeri, ma se ti arriva addosso la testina di minchia perchè era convinto di essere Schumacher, la razza umana va avanti ma magari tu e la testina di minchia no.


Allora non esci piu' di casa?
E se la testina di minchia ce l'hai al piano di sotto e si fa saltare per aria col gas?
Si ragiona nel verosimile e nel normale. I casi eccezionali ci sono ma non si puo' basarsi su quelli.

Cita:
Cita:
C'e' gente che guida da 40 anni senza un incidente, e non va certo adagio.
Non credo che se gli facciamo una TAC troviamo dei microchip nella scatola cranica.
E' solo una questione di educazione, che consta sempre e solo di due fasi:
- istruire a un comportamento virtuoso
- punire chi non lo mantiene.


Benissimo. (non riporto il resto del tuo discorso perchè sono d'accordo). Facciamo finta che domani, con somma gioia di cometa e octane, vengono tolti i limiti in autostrada, un po' come in Germania.
Dopodomani il buon cometa ed il buon octane si fanno un viaggio in auto assieme, sui loro 180-190 di crociera, quando ad un certo punto arriva uno degli ultimi residui della net economy che non è ancora riuscito a sputtanarsi tutti i milioni di euro guadagnati durante il boom, sta provando la sua carrera s nuova, che non ha mai guidato, la lancia a 250 all'ora quando improvvisamente perde il controllo proprio mentre sta superando il buon ex cometa e l'ormai fu octane, trascinandoli fuori strada.
Come potresti punirlo dato che i limiti di velocità non esistono più?
Qualcuno dovrà risponderne dei due ex forumisti finiti a fare compagnia a Belzebù o all'Altissimo, ma se non ci sono limiti e quindi questo soggetto non ha commesso infrazioni, che imputazione gli daresti?


La cazzata l'avrebbe commessa anche coi limiti, e l'imputazione e' la medesima: omicidio colposo, o lesioni, o danneggiamento, o strage, dipende come butta.
I limiti NON SERVONO a incriminare chi provoca un incidente con lesioni o decessi (perche' non e' che in Germania la gente ha la licenza d'uccidere!).
I limiti servono da scarico di responsabilita' per i gestori in caso di strade inadeguate e di mancata erogazione di parte del servizio ("Si', e' vero che la strada e' piena di buche e quando piove il traffico sembra in una gara di motoscafi, ma il limite stava a 40 all'ora, noi non c'entriamo").
Tutto li'.
Italia: l'unico paese dove l'appaltatore di un servizio pubblico allo stato non viene controllato e non e' tenuto a erogare il servizio per cui viene pagato. :roll:


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MessaggioInviato: ven nov 03, 2006 9:18 am 
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Ok, ho letto le vostre interessanti osservazioni alla mia ipotesi. Allora poniamo che non esistano più i limiti:
Per ogni incidente ci vorrebbero anni di perizie e di controperizie, appelli e ricorsi per vedere se la condotta di guida era commisurata alle condizioni della strada che si stava percorrendo.
Perchè ha ragione octane quando dice che i limiti sono un modo che usa l'ente per scaricare la propria responsabilità, non solo con i 40 all'ora in presenza di buche, ma anche con i 70 su strade progettate alla cacchio di cane, che altrimenti avrebbero permesso velocità ben maggiori.
Ma vale anche il rovescio della medaglia: se ho un incidente stando nei limiti la mia posizione è molto più leggera che ad averlo guidando oltre i limiti, e parimenti, se mi arriva addosso un pirla che guida come un matto fregandosene del limiti ed adottando magari una condotta di guida non consona alle condizioni della strada, basta la velocità tenuta per stangarlo, senza bisogno di corsi e ricorsi della durata di anni intentati da questo soggetto per dimostrare che la sua velocità non era eccessiva ( come accadrebbe senza limiti).

Aggiungo una domanda a cui non ho mai trovato risposta: che voi sappiate è vero che in Germania, dove le autostrade in certi tratti ( pochi a dire il vero) sono senza limiti e vige il consigliato di 130 all'ora, in caso di incidente oltre quella velocità l'assicurazione non risponde? Voi ne sapete qualcosa?


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MessaggioInviato: ven nov 03, 2006 9:21 am 
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Non vorrei scoppiarti una bolla di sapone... ma le cause che coinvolgano i gestori durano GIA' anni, e non hai in sostanza alcuna speranza di vincere.
Il problema in questo caso non e' di strade, ma di legislazione.
In Germania dove non ci sono limiti se ti vai a stampare accertano perche' e poi determinano le colpe.
E ci impiegano qualche SETTIMANA o qualche MESE a completare il processo, non diversi ANNI.

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MessaggioInviato: ven nov 03, 2006 9:30 am 
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Si, in Germania. In Italia invece per una multa in divieto di sosta si finisce dal giudice di pace; pensa per un incidente con un morto o con un ferito con lesioni permanenti dove vai a finire.
E non è un evento raro, basta leggere il numero di morti e feriti gravi ogni anno in incidenti stradali; sarebbero tutti processi che andrebbero ad intasare ulteriormente i nostri tribunali, già noti per la velocità con cui svolgono il loro lavoro.

E' vero che è un problema esclusivamente di legislazione. Ma in una legislazione già da azzeccagarbugli, con un meccanismo di giustizia farraginoso, togliere il primo elemento certo su cui si fondavano le cause a mio avviso equivarrebbe a paralizzare i tribunali.


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MessaggioInviato: ven nov 03, 2006 11:16 am 
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Lasciamo la legge ai giuristi, ci occupiamo di macchine, qui ;)
La responsabilita' in caso di incidente viene sempre accertata in maniera dipendente dalla dinamica ;)

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